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Analisi degli incidenti NaTech causati dal fenomeno di fulminazione nell’industria di processo.

Carla Tufano

Analisi degli incidenti NaTech causati dal fenomeno di fulminazione nell’industria di processo.

Rel. Micaela Demichela. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili, 2023

Abstract:

Gli incidenti industriali che coinvolgono il rilascio di materiali pericolosi a seguito di eventi calamitosi vengono chiamati NaTech. La ricerca dedicata agli eventi NaTech si attua con la valutazione dei potenziali fattori di rischio e si concretizza nella proposta di azioni finalizzate al miglioramento della sicurezza nelle attività produttive, principalmente quelle a rischio di incidente rilevante. In letteratura si evince che l’innesco tra i più comuni degli incidenti NaTech sia la fulminazione. I fulmini possono interagire con le apparecchiature industriali sia tramite contatto diretto che indiretto, attraverso, ad esempio, il sistema di controllo e i circuiti elettrici. Nella maggior parte dei casi, semplici protezioni come messe a terra e parafulmini vengono implementati per ridurre questi rischi, ma spesso non sono sufficienti a mantenere l’integrità strutturale e il funzionamento dell’attrezzatura e delle apparecchiature industriali. Sebbene il pericolo dei fulmini sia ben noto, non si è ancora imparato molto dagli eventi precedenti per migliorare le procedure di gestione del rischio. L’Italia, per esempio, non possiede un database che cataloghi gli incidenti industriali e questo studio intende anche stimolare gli Enti privati e pubblici all’analisi di quanto è successo in passato per migliorare prevenzione e protezione degli impianti chimici e di processo e dell’industria in generale. In particolare, ai fini dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, questa tesi è volta all’analisi degli incidenti NaTech causati dai fulmini nell’industria di processo. Tramite la costruzione di un database dedicato, estrapolando 1368 documenti di eventi da 5 fonti pubbliche (NRC, ARIA, eMars, eNatech, CSB), si sono studiati gli incidenti causati dalla fulminazione: eliminando i dati non sempre verificati e dettagliati del database NRC, sono risultati più frequenti gli eventi che coinvolgono l’industria chimica e petrolchimica (48%). Si scopre altresì che le apparecchiature più vulnerabili siano i serbatoi (43%) e le attrezzature elettriche ed elettroniche (23%). Studiando le sostanze coinvolte, si è visto come l’incidente sia più probabile quando i materiali rilasciati post fulmine sono categorizzati infiammabili dal GHS (55%) ed è stato confermato che lo scenario più frequente sia l’incendio (61%). Quest’ultimo è seguito dallo scenario multiplo (27%) che non permette una facile previsione per via della sua complessità, dato che in esso si verificano più conseguenze contemporanee o consecutive. È stato costruito anche l’“albero degli eventi”, che permette il calcolo della frequenza e della probabilità tramite un modello evento-conseguenza: da questo si identificano i probabili accadimenti risultanti da un evento scatenante individuando anche l’origine del danno rispetto al tipo di impatto fulmine-apparecchiatura. Si è raggiunto, in conclusione, l’obiettivo di analizzare i documenti riferiti agli eventi passati e alle lezioni imparate dall’investigazione di questi, in modo da prepararsi per un possibile futuro incidente.

Relatori: Micaela Demichela
Anno accademico: 2022/23
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 86
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Chimica E Dei Processi Sostenibili
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-22 - INGEGNERIA CHIMICA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/26038
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