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Ripensare la soglia. Studio di facciate nell’ambito del recupero e ampliamento di un ex edificio industriale a Torino = Rethinking the threshold. Facade study as part of restoration and expansion of a former industrial building in Turin

Emanuela Anna Coretti, Stefania Visceglia

Ripensare la soglia. Studio di facciate nell’ambito del recupero e ampliamento di un ex edificio industriale a Torino = Rethinking the threshold. Facade study as part of restoration and expansion of a former industrial building in Turin.

Rel. Roberta Ingaramo, Valentina Serra, Elena Badino. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2022

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Abstract:

Il progetto di tesi nasce a partire dallo studio del tema della soglia e di come questo sia stato affrontato in architettura nel corso del tempo. Nelle sue configurazioni la soglia può assumere diverse accezioni e nei primi capitoli viene sviscerato il suo significato e simbolico e architettonico. In letteratura il termine soglia è sempre stato legato al concetto di confine o di spazio interstiziale, spesso anche considerato come luogo di scarto; in questo elaborato la ricerca guarda al tema con un’interpretazione che, partendo dal tema dello scarto, giunge a definire la soglia più come elemento unificatore, poiché viene sfruttato a pieno il suo concetto di spazio residuale. Il progetto nasce dal recupero e ampliamento di un ex edificio industriale, nel quartiere Aurora a Torino, di cui si è voluto conservare il suo valore storico mantenendo invariata la facciata originale e intervenendo sulla nuova costruzione. L’edificio di progetto è rivolto da un lato lungo un corso trafficato e a scorrimento veloce, dall’altro verso l’interno cortile del lotto di cui ne è parte. Pertanto, il manufatto costituisce una delimitazione di due ambiti con vocazioni differenti, dove l’idea dell’esterno e interno si fonde nella progettazione dell’ex edificio industriale, facendo dello stesso uno spazio soglia. Il modo in cui l’edificio gioca il ruolo di "limes" si traduce nella configurazione di due facciate totalmente dissimili. Se da una parte la facciata nord viene trattata con strategie architettoniche mirate al comfort acustico, quella rivolta verso sud riveste un ruolo di connessione diretta verso uno spazio più intimo. L’obiettivo è quello di coniugare, in un unico elemento architettonico – che è l’edificio - due contesti opposti per esasperare il valore della soglia nell’edificio stesso. Attraverso un ordine gerarchico sono emersi tre diversi livelli, per i quali il concetto di soglia è stato sviluppato diversamente. In primis, l’edificio; in secondo luogo, le due facciate; infine, gli arretramenti a nord e gli aggetti a sud. Questi ultimi sono spazi intermedi che fungono da filtro fra privato e pubblico e con tre diverse forme fanno sì che l’ambiente interno non finisca nel punto in cui vi è la vera propria soglia architettonica, ma si espanda al di fuori con un’estensione dello spazio abitabile.

Relatori: Roberta Ingaramo, Valentina Serra, Elena Badino
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 101
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21871
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