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Anmol, casa di accoglienza per bambine di strada a Navi Mumbai, Maharashtra, India : riqualificazione dell'edificio e progettazione di una facciata museo etnografico

Elisabetta Garelli, Agnese Marchetti, Erica Palmieri

Anmol, casa di accoglienza per bambine di strada a Navi Mumbai, Maharashtra, India : riqualificazione dell'edificio e progettazione di una facciata museo etnografico.

Rel. Orio De Paoli, Piergiorgio Tosoni. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, Corso di laurea specialistica in Architettura (Ambiente E Paesaggio), 2011

Abstract:

Un pomeriggio durante la nostra permanenza in India decidiamo di incontrare Sister Aruna al Caffè Leopold nel centro di Mumbai, a Colaba. Il suo contatto ci è stato lasciato da un'amica di famiglia che tempo fa ha adottato un bambino indiano, cresciuto a Mumbai e poi abbandonato dai genitori all'età di quattro anni. E' stato emozionante scoprire i luoghi in cui questo bimbo è cresciuto e conoscere le persone che si sono prese cura di lui dopo iI traumatico abbandono. Infatti da anni le suore salesiane di Mumbai fanno dell'assistenza ai più bisognosi la loro principale attività, spinte da una solidarietà senza pari.

Per la prima volta dal nostro arrivo in India, grazie a questo incontro, ci è sembrato di intravedere un briciolo di speranza e possibilità di riscatto per le migliaia di ragazzi che ogni giorno vengono privati dei loro diritti fondamentali, abbandonati a loro stessi, spesso venduti per poche Rupie al mercato della prostituzione.

In particolare le donne rappresentano il bersaglio preferenziale di profonde sofferenze e privazioni. Osservando la realtà dall'interno, si comprende come la condizione della donna in India dipenda in gran parte dalla mancanza di istruzione e, quindi, da una dilagante povertà materiale e culturale, terreno fertile per lo sviluppo di tabù, superstizioni, pregiudizi e ingiustizie. La scorretta interpretazione dei testi sacri delle religioni praticate contribuisce a relegare la donna in ambiti di sottomissione e di assenza di autonomia, sia nel contesto famigliare che sociale.

Da qualche anno le suore salesiane, capeggiate da Sister Aruna, gestiscono la casa di accoglienza per bambine di strada, "Anmol", hce si trova a Navi Mumbai, nuova città sorta a nord est di Mumbai.

Questo centro e stato realizzato grazie ai fondi donati dall'associazione italiana Onlus MilleSol impegnata nell'adozione distanza, nella raccolta di fondi per la creazione di strutture per l'accoglienza e programmi di sviluppo per l'economia locale.

La visita alla casa di Anmol insieme ad un portavoce dell'associazione MilleSoli ci ha fornito uno spunto ideale per lo sviluppo della nostra tesi. Infatti le suore ci hanno da subito esposto la loro volontà di apportare ampliamenti e modifiche alla struttura preesistente. L'idea di fare una progettazione che non fosse fine a stessa, ma che avesse una finalità concreta, ha stimolato ulteriormente la nostra voglia di riqualificare questo centro. Il progetto è stato indubbiamente influenzato dalla nostra esperienza personale e quindi dalle sensazioni che questa ci ha suscitato, oltre che da una critica analisi architettonica. L'aria che si respira in India è un' aria colma di tradizione, spiritualità, olezzo di spazzatura, misticismo, incenso, pioggia. Per non parlare dei colori, i sari, i bindi, i fiori, le spezie e i pappagalli. Ma l'India purtroppo non è solo questo.

Camminando per le strade di Mumbai è impossibile non notare l'abbondante presenza di rifiuti, composti per la maggior parte di plastica. L'impatto delle due sensazioni miscelate ci ha spronate a voler trovare una soluzione che potesse da un lato inneggiare all'India, donando così una forte identità all'abitazione, dall'altro promuovere l'importante messaggio del riciclo. E' nata cosi la facciata a museo etnografico. L'analisi dell'architettura tradizionale indiana, approfondita durante i sopralluoghi effettuati con l'architetto Bijoi Jain dello Studio Mumbai, ci ha dato lo spunto per II progetto in facciata. Questo consiste nella riproposizione di uno degli elementi fondamentali della casa tradizionale: la veranda, filtro tra interno ed esterno, rivisitata in chiave moderna. Abbiamo trovato fondamentale rifarci all'archetipo tradizionale per donare un' identità autoctona all'abitazione e per sviare da una progettazione-design completamente slegata ai luoghi tanto in voga ai giorni nostri. La tradizione architettonica indiana ci ha fornito un altro spunto: l'importanza dell'acqua. Si inizia a costruire solamente se, scavando, si trova una falda acquifera. Anche nel nostro progetto abbiamo voluto dare risalto a questo pozzo come sinonimo di vita, inserendolo al centro della casa, dove si trova la 'courtyard'. Si tratta del cortile interno, luogo intimo lontano dal caos cittadino, situato nel cuore dell'abitazione, come vuole la tradizione legata al Vastu. Questo detta l'orientamento di buon auspicio degli edifici in relazione ai punti cardinali, alle colline, all'acqua corrente, ma anche al posizionamento dei vari impianti. Se da un lato non abbiamo dimenticato la tradizione, dall'altro rinnovazione, che negli ultimi anni ha preso sempre più piede in India, è emersa con l'utilizzo del materiale adoperato per i pannelli inseriti nei due prospetti, come negli interni: I' ecoresina. Si tratta di un materiale ecosostenibile; nel nostro caso la ditta produttrice è la 3form, i cui prodotti contengono materiale riciclato, materiali rinnovabili, pochi composti organici volatili e nessun PVC. Esiste un'altra ragione che ci ha spinto a preferire questo materiale e questa azienda rispetto ad altre. Infatti la 3form non solo opera in India ed ha un'importante sede a Mumbai per tenere i contatti commerciali, ma cosa ancora più importante opera direttamente sul territorio indiano.

In particolare le teche nascono dalla necessità di racchiude all'interno di un'intercapedine tra due elementi degli oggetti riciclati di vano genere, oggetti che appartengono e che rappresentano le bambine; allo stesso tempo rappresenteranno un forte messaggio di riuso di materiali di scarto.

Ma soprattutto questi oggetti rappresentano una metafora della rinascita di queste giovani ragazze strappate alle violenze che finalmente possono sperare in un futuro migliore.

Relatori: Orio De Paoli, Piergiorgio Tosoni
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
R Restauro > RB Restauro Artistico
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura, Corso di laurea specialistica in Architettura (Ambiente E Paesaggio)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2176
Capitoli:

ABSTRACT

1. INTRODUZIONE: L'ESPERIENZA IN INDIA

1.1. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

2. INQUADRAMENTO GENERALE

2.1. GEOGRAFIA

2.2. CLIMA

2.3. STORIA

2.4 LETTERATURA

2.5. RELIGIONE

2.6. POLITICA

2.7. SOCIETÀ

2.8. ECONOMIA

3. MUMBAI E NAVI MUMBAI

3.1.MUMBAI

3.2. NAVI MUMBAI

3.3. L'URBANISTICA A MUMBAI E NAVI MUMBAI

4. FOCUS ON

4.1. LA CONDIZIONE DELLA DONNA IN INDIA

4.1.1. LA VEDOVA

4.1.2. L'INFANTICIDIO FEMMINILE

4.1.3. L'ABORTO (IVG)

4-1.4. LO SQUILIBRIO DEMOGRAFICO

4.1.5. LA DONNA E IL MATRIMONIO

4.1.6. IL MATRIMONIO OGGI

4.1.7. LE RELAZIONI FAMILIARI

4.1.8. LA DOTE

4.1.9. LE VIOLENZE SESSUALI E LA PROSTITUZIONE

4.2. I RIFIUTI

4.3 LA PLASTICA

4.3.1 RICICLO E RIUSO

4.4 LE RESINE

4.4.1 IL MATERIALE DA UTILIZZARE NEL PROGETTO: ECORESINA

5. L'AIUTO ALLE DONNE

5.1. ASSOCIAZIONI ONLUS E CENTRI DI ACCOGLIENZA

5.2. L'ASSOCIAZIONE MILLESOLI,PROGETTO ANMOL

6. IL PROGETTO: APPROCCIO ALLA PROBLEMATICA INDIANA

L' ARCHITETTURA IN INDIA, TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

6.1. LA TRADIZIONE

6.1.1. TIPOLOGIE

6.1.2. STILI

6.1.3. MATERIALI E TECNICHE DI COSTRUZIONE

6.1.4. LE CASE TRADIZIONALI NEL MAHARASHTRA

6.1.5 ANALISI CRITICA

6.2. L'INNOVAZIONE

6.3. L'ESPERIENZA PRESSO IL MUMBAI STUDIO: UN'ARCHITETTURA TRA TRADIZIONE E

INNOVAZIONE

7. LA PROGETTAZIONE NEI PAESI TROPICALI

8. IL NUOVO PROGETTO PER LA CASA DI ACCOGLIENZA

8.1. ANALISI DEL SITO

8.2. SPUNTI PROGETTUALI E CONCEPT

8.3. TECNICHE E MATERIALI

8.4. ALLEGATI

9. POSSIBILITÀ' DI APPLICAZIONE IN ITALIA E NEL RESTO DEL MONDO

10. CONSIDERAZIONI FINALI

11. RIDUZIONE TAVOLE DI PROGETTO

12. BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

libri

AYESHA TALEYARKHAN, Bombay: balconies & verandahs the space beyond, crossover media & design, Bombay,2002

CHARLES CORREA, housing & urbanization, urban design research institute, Bombay, 1999

S. SLESIN, S. CLIFF, Indian Style, Clarkson N. Potter, inc./Publishers, New York,

ALFREDO NEGRO, JEAN-MARC TULLIANI, LAURA MONTANARO, Scienza e tecnologia dei materiali, Celid, 2001

ILARYCOOPER, BARRY DAWSON, fraditionalBuildings of India, Thames and Hudson Ltd, London, 1998

NUCCIA MARITANO COMOGLIO, Raccomandazioni per l'impostazione del progetto bioclimatico di edifici a basso costo in climi tropicali. Il metodo Mahoney

PAOLA GALETTI, Uomini e case nel Medioevo tra Occidente e Oriente Editori Laterza, 2004

MARY ELLEN MARK, Fa/k/and Road: Prostitutes of Bombay, Alfred A. Knopf, New York, 1981

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Culture locali e trasferimento tecnologico, a cura di Franco Rizzano e Francesca Franco.

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Riviste

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PABLO TRINCIA, articolo sull' India in LA STAMPA, 24/12/2007

tesi

Tesi di Francesco Strocchio, relatore Michele Sonino 'Newtrans/i social camp ' un processo di progezzazione informale a Dharavi, Mumbai

Tesi di Ignazio Caruso, necessità e potenzialità del riuso in uno slum indiano, relatrice Nuccia Maritano Comogiio.

Robecchi, Diego STRATEGIE DI INTERVENTO IN AMBITI MARGINALI DEGRADATI DEL AREA METROPOLITANA DI BUENOS AIRES El programa de Urbamzacion de Villa Macie). Rei. Comisso, Francesca and Comogiio Maritano, Nuccia. Politecnico di Torino, 2. Facoltà di Architettura, Corso di Laurea in Architettura (progettazione urbana e territoriale) , 2009

ROBECCHI DIEGO, strategie dì intervento in ambiti marginali degradati del area metropolitana di buenos aires el programa de urbamzacion de villa macie! relatori. Comisso Francesca e Comogiio Maritano, Nuccia. Politecnico di Tonno, 2. Facoltà di Architettura, Corso dì Laurea in Architettura (progettazione urbana e territoriale), 2009

ROMANZI

GREGORY DAVID ROBERTS, Shantaram, Neri Pozzi Editore,

Vicenza, 2005

LAPIERRE, DOMINIQUE, La città della gioia, Oscar Mondadori,

Milano, 1996

AMITAVGOSH, le linee d'ombra, Einaudi, Tonno, 1996

Sitografia:

www.my.opera.com

www.sbloggando.it/ego-sostenibile/go-green/eco-

house/palmyra-house/

www.renewalcarpettiles.com

www.3form.com

www.businesspeople.it

www.myluxury.it

www.architetturaecosostenibile.it

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