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Progettazione di moduli di uffici per fabbricati industriali : studio sull'inserimento di sistemi di illuminazione naturale

Federica Mitrangolo

Progettazione di moduli di uffici per fabbricati industriali : studio sull'inserimento di sistemi di illuminazione naturale.

Rel. Valerio Roberto Maria Lo Verso, Antonio Carlin. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010

Abstract:

Nelle società odierne il lavoro ha assunto nuovi significati rispetto a quelli che aveva in passato: non è più solo uno strumento per acquisire risorse materiali, ma anche un elemento che consente la realizzazione dell'individuo, attraverso l'espressione delle sue necessità e delle sue potenzialità.

Viene superata l'ottica esclusivamente strumentale con cui si guardava al lavoro

per porre, in primo piano, il benessere e la felicità dell'individuo.

L'azienda, dunque, inizia ad interessarsi del lavoratore come 'persona' dotata dei propri bisogni e per questo non si occupa più solo delle condizioni di salute fisica del lavoratore, ma anche del suo benessere mentale e sociale, e indaga quali elementi sono in grado d'influenzarlo.

La presenza di luce naturale in un ambiente di lavoro influisce sulla

soddisfazione, sulla prestazione e, quindi, anche sulla produttività dell'utente; un'adeguata illuminazione diurna ed una integrazione ottimale di luce naturale e artificiale possono inoltre contribuire in maniera significativa al risparmio energetico negli edifici.

Obiettivo di questa tesi era: progettare un modello di ufficio per la fabbrica,

che si integrasse con essa e la cui modellazione fosse fortemente influenzata

dalla componente luce naturale.

Punto di partenza per l'elaborazione del progetto è stata un'indagine a carattere storico-tipologico sui modelli di fabbriche e di uffici di ieri e di oggi,da cui è stato possibile desumere quali siano le componenti fondamentali che il fabbricato deve possedere: privacy, comfort, flessibilità e comunicazione. La rielaborazione di tutti questi elementi ha portato alla definizione di un modello funzionale di ufficio,che facilmente potesse essere aggregato al contesto fabbrica, attraverso delle "zone ponte". I due fabbricati risultano così collegati e separati al tempo stesso,considerate le necessità, talvolta incompatibili tra loro, dei due ambienti.

Definito il blocco,con l'ausilio dei software Ecotect, Radiance e Daysim,è

stato possibile stimare la quantità di luce naturale all'interno dei vari ambienti,mediante delle simulazioni di natura dinamica.

Le simulazioni riguardavano le località di Torino,Roma e Palermo e,

calcolavano la quantità di luce naturale entrante,durante tutto l'arco

dell'anno.

Dal risultato di ogni simulazione,è stato possibile comprendere quali

modifiche apportare al modulo,relativamente ad ampiezza della superficie

finestrata e fattore di trasmissione luminosa della componente vetro.

La presenza di fenomeni di abbagliamento e discomfort è stata tenuta sotto

controllo.

Definiti e stimati i vari modelli, si è giunti, con soddisfazione, alla creazione di un prototipo efficiente e si è valutata la possibilità di un'aggregazione verticale.

Relatori: Valerio Roberto Maria Lo Verso, Antonio Carlin
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AK Edifici e attrezzature per l'industria
A Architettura > AO Progettazione
S Scienze e Scienze Applicate > SJ Illuminotecnica
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/2128
Capitoli:

Introduzione 1 LUOGHI DI LAVORO

1. L'ufficio e l'industria: evoluzione nello spazio ed organizzazione

del lavoro

1.1 Ricerca di un'architettura per l'industria

1.2 II modello spaziale della fabbrica

1.3 Evoluzione nell'organizzazione del lavoro

1.4 Trasposizione dello spazio industriale negli edifici per uffici

1.5 Gli elementi di progetto dell'edificio per uffici moderno

2 Il concetto di ufficio

2.1 Modelli di uffici di ieri e di domani

2.1.1 II monastero

2.1.2 La reggia

2.1.3 II palazzo rinascimentale

2.1.4 La tenda

2.1.5 II paesaggio

2.1.6 II villaggio

ILLUMINAZIONE NATURALE

Introduzione

3.Vedere e percepire

3.1 Che cos'è la luce?

3.2 Dualismo onda-corpuscolo

3.3 Fisiologia dell'occhio umano

3.4 La luce naturale

3.5 La propagazione della luce

3.5.1 Riflessione

3.5.1.1 Riflessione speculare

3.5.1.2 Riflessione diffusa

3.5.1.3 Riflessione mista

3.5.2 Trasmissione

3.5.3 Rifrazione

3.5.4 Assorbimento

3.6 Grandezze fotometriche

3.6.1 Flusso luminoso

3.6.2 Intensità luminosa

3.6.3 Illuminamento

3.6.4 Luminanza

3.7 L'adattamento

3.8 Psicologia della vista

3.8.1 Contorno

3.8.2 Forma

3.8.3 Luminosità

3.8.4 Adattamento alla luminanza

3.8.5 Spazialità

3.8.6 Struttura della parete

3.8.7 Cono luminoso

3.8.8 Percepire i colori

3.8.9Prospettiva

3.8.10 Grandezza

3.9 Percezione delle forme

3.9.1 Forma chiusa

3.9.2 Vicinanza

3.9.3 Simmetria

3.9.4 Omogeneità

4. Progettare con la luce

4.1 La luce nella storia dell'architettura

4.2 Illuminazione naturale (Daylighting)

4.2.1 Riferimenti normativi

4.2.2 Penetrazione della luce naturale all'interno degli edifici

4.2.2.1 Sidelightìng_ illuminazione laterale

4.2.2.2 Toplighting_ illuminazione zenitale

4.2.2.3 Corelighting_ illuminazione dall'interno

4.2.2.4 Sistemi ottici

4.2.2.5 Schermature esterne fisse

4.2.2.6 Schermature esterne mobili

4.2.2.7 Schermature interne

4.2.2.8 Schermature naturali

4.2.2.9 Altre tipologie di schermi

4.2.3 Parametri di controllo del progettista e indicazioni progettuali

4.2.3.1 Metodi di valutazione della luce naturale negli ambienti

Conclusioni

APPENDICE RIFERIMENTI PROGETTUALI

PROPOSTA PROGETTUALE

Bibliografia:

Manca

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