Il greening come strategia per supportare l’adattamento al cambiamento climatico. Una proposta progettuale urbana per gli spazi aperti privati di Torino. = Greening as a support strategy for climate change adaptation. An urban project proposal for private outdoor spaces in Turin.

Il cambiamento climatico è uno dei temi più discussi a livello globale nell’ultimo decennio ed ha portato le organizzazioni internazionali e sovranazionali e i Paesi che ne fanno parte a prendere decisioni, stipulare accordi e redigere documenti, prodotti in seguito a incontri e dibattiti, volti ad attenuare gli impatti sulle popolazioni e sui sistemi insediativi e infrastrutturali, nel minor tempo possibile. Dunque, l’adattamento al cambiamento climatico e tutto ciò che ne consegue è certamente una delle più imminenti e prioritarie questioni che riguardano i contesti urbani. Tutte le città, intese come entità spaziali in cui vi è un’elevata concentrazione di popolazione, sono direttamente intaccate dalle ricadute in termini di eventi imprevisti ed estremi e, a tal proposito, viene spesso richiamato il verde e il ruolo che questo svolge nell’ormai labile equilibrio della struttura ambientale, ecologica e climatica delle città, minacciata dall’urbanizzazione. La presente tesi è volta ad ampliare le prospettive riguardo lo spazio di intervento e la funzione della vegetazione in ambito urbano, elemento costitutivo della strategia di greening, individuandone i dispositivi di applicazione forniti da indirizzi e linee guida internazionali, comunitarie, nazionali e locali sul tema, per utilizzarle come quadro teorico di riferimento per il lavoro successivo. L’interesse e la sollecitazione verso l’utilizzo dell’urban greening nelle politiche locali, che seguirà nei capitoli, scaturiscono dalla ricerca di progetti “verdi” svolta durante l’attività di tirocinio presso l’ente di ricerca tedesco ILS – Institut für Landes- und Stadtentwicklungsforschung. L’integrazione della ricerca svolta in tale occasione fornisce un contributo metodologico e bibliografico nel definire quali siano le azioni di inverdimento più diffuse ed efficaci, classificandole mediante criteri precedentemente testati e adatti a descriverne gli esiti nell’ottica della replicabilità. L’approfondimento che segue su Torino, contesto in cui nasce la tesi, è un’occasione per studiare il rapporto tra ambiente costruito e spazi verdi e le politiche adottate nel corso del tempo, fino a quelle più recenti che trattano le infrastrutture verdi e la resilienza climatica. Sia dalla prima parte della tesi, riguardante il quadro di pianificazione a diversi livelli, sia dalla seconda parte, che tratta il contesto specifico torinese, ciò che viene evidenziato è la mancanza di un riferimento e di considerazione circa la rilevanza della risorsa costituita dagli spazi aperti privati. Infatti, questi spazi, nonostante siano una componente attualmente minoritaria all’interno del tessuto urbano, possono contribuire sensibilmente alla costruzione di una rete verde per l’adattamento climatico della città di Torino, guidato dalla strategia di greening. Il focus viene posto, quindi, sul fare del verde privato un’alternativa di inverdimento urbano. Il metodo di sviluppo della vegetazione sugli spazi pertinenziali viene costruito mediante una campionatura basata su alcuni nuovi parametri calcolati alla quale corrispondono azioni differenziate di intervento sulle superfici attualmente libere degli isolati, che si propone di integrare agli strumenti strategici e normativi locali per una reale attuazione della strategia.