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Gestione dei crediti Non Performing Loans, impatti organizzativi, gestionali e regolamentari

Filippo Antonio Greco

Gestione dei crediti Non Performing Loans, impatti organizzativi, gestionali e regolamentari.

Rel. Franco Varetto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, 2021

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Abstract:

La crisi del 2008 ha portato in auge un problema non irrilevante per tutte le banche europee: i crediti deteriorati (Non Performing Loans), ovvero tutte quelle obbligazioni creditizie per le quali non sono percorribili le procedure di recupero. La BCE e l’EBA sono prontamente intervenute con delle nuove linee guida uniformi per tutto il continente, allo scopo di individuare e gestire più facilmente eventuali criticità all’interno dei bilanci bancari oberati di NPL. Personalmente ho preso atto di tale questione in questi ultimi 9 mesi della mia vita, in cui ho prestato servizio presso l’area collection di un’importante banca, nell’ufficio che valuta strategie di recupero per le posizioni con insoluti. Una posizione è classificata tra quelle in default se presenta degli insoluti che superano i 90 giorni o se la banca ritiene che il debitore non sia in grado di ripianare il debito. È dunque valida la seguente classificazione: Sofferenze: crediti relativi a soggetti in stato di default Esposizioni Scadute: crediti che presentano ritardi nei pagamenti da più di 90 giorni. Inadempienze Probabili (UTP): esposizioni per le quali la banca ritiene improbabile che il cliente possa adempiere senza l’intervento della banca. Un’innovazione sul campo degli NPL rappresenta sicuramente l’introduzione della figura dei Forborne, ovvero quella tipologia di credito per la quale la banca viste le evidenti difficoltà del cliente prevede il rilascio di determinate concessioni come il rifinanziamento o la cancellazione di una parte del debito. Ad un anno di distanza dall’introduzione delle linee guida, l’EBA ha promosso uno studio ulteriore, detto ASSET QUALITY REVIEW, che non solo stima in modo più preciso l’effettiva presenza degli NPL nei bilanci bancari, ma introduce un solo criterio di classificazione degli stessi, agevolando il suo lavoro rispetto al passato, quando venivano applicati individualmente dei vari criteri di classificazione degli NPL stessi. Risulta quindi più semplice l’individuazione delle criticità in merito alla presenza di crediti deteriorati. Dai dati risulta chiara la differenza tra il Sud ed il Nord Europa. Il primo presenta un’elevata percentuale di NPL; il secondo invece ha risentito meno della recessione, presentando delle percentuali di crediti deteriorati molto basse. 5 anni dopo viene presentato un ulteriore studio, con lo scopo di verificare se l’armonizzazione delle definizioni e delle procedure in merito abbia realmente portato dei progressi, relativo agli asset bancari. I dati mostrano un miglioramento soprattutto nei paesi con precedenti ed evidenti difficoltà, come Italia e Grecia, che registrano delle diminuzioni di volumi di NPL di oltre il 50% rispetto a quanto rilevato nel 2014. In questa prima esperienza lavorativa ho potuto seguire l’iter di vendita di un portafoglio, che prevede la collaborazione di tutte le aree relative al ciclo vita di un credito. Il tutto poi confluisce nell’area CBU dove viene definito il portafoglio. Spetta alla banca decidere, non solo in base al prezzo, a chi destinare e quindi vendere il portafoglio stesso. L’attuale situazione pandemica ha però innescato una crisi sanitaria ed economica. Molti prestiti, in bonis fino a marzo 2020, sono entrati nello stato di default, riaggravando la situazione degli attivi bancari. Risulta quindi opportuno un nuovo intervento delle autorità competenti attraverso azioni di sostegno economico e non solo nei confronti di tutti i paesi colpiti da tale crisi

Relatori: Franco Varetto
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 100
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-31 - INGEGNERIA GESTIONALE
Aziende collaboratrici: Santander Consumer Bank SpA
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/19359
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