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Carta delle formazioni d'isola nell'area della Bertolla : progetto di social housing

Giuseppe Politi

Carta delle formazioni d'isola nell'area della Bertolla : progetto di social housing.

Rel. Antonia Pizzigoni, Giancarlo Motta, Marcella Graffione, Carolin Christin Stapenhorst. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2010

Abstract:

Scenari progettuali(CR) (CR) Lo studio di fattibilità fornisce un quadro generale finalizzato ad individuare risorse e potenzialità, attori ed interlocutori ed a collocarli all'interno di una dimensione progettuale che definisce le connessioni tra i singoli interventi, gli effetti e le ricadute. Lo studio quindi si presenta come un complesso di obiettivi e di azioni, proposti da diversi soggetti tra loro integrati, finalizzati a migliorare le condizioni fisico, infrastrutturali ed ambientali del territorio, suscettibile di essere ri-orientato in funzione degli approfondimenti che possono emergere tanto dalle indicazioni comunali, quanto dagli attori locali. Se in questa fase l'indirizzo è strategico, uno degli obiettivi da conseguire nella fase di realizzazione è una regia del processo di attuazione che indirizzi le progettualità. Lo studio di fattibilità costituisce uno strumento flessibile, che, sulla base delle attuali linee programmatiche, vuole utilizzare le progettualità presenti sul territorio come elementi dinamici per lo sviluppo locale ed essere strumento facilitatore dei processi. Gli Obiettivi dello Studio dì Fattibilità sono articolati do una duplice linea di indirizzo. Da un lato lo studio è rivolto ad uno scenario a breve e medio termine, nel quale collocare le azioni previste in relazione alle linee programmatiche del "Programma Casa: 10000 alloggi entro il 2012" della Regione Piemonte, con particolare riferimento a: - Incremento del patrimonio di edilizia residenziale sovvenzionata. Gli interventi previsti sono rivolti alla realizzazione di alloggi a canone sociale e a canone calmierato, attraverso nuova unità abitative da destinare a edilizia sovvenzionata, edilizia agevolata sperimentale e edilizia agevolata, In accordo con quanto previsto dal Programma per il primo biennio, lo Studio precisa un programma complessivo per l'acquisizione di aree e/o immobili da destinare alle funzioni sopra indicate, con l'obiettivo di definire uno scenario di progetti che possono essere suscettibili di via prioritaria nell'ammissione a contributo del biennio successivo. Per tali interventi si individua una possibile localizzazione nelle aree nominate dal PRQ della Città di Torino come a.t.s. (Aree di trasformazione per servizi) e Z.U.T (Zone urbane di trasformazione), per le quali sono già stati presentati progetti presso gli enti preposti alla loro valutazione e lo stato attuativo pare compatibile con l'attuazione del programma. - implementazione dei servizi pubblici e riqualificazione dello Spazio pubblico. Viene delineato un quadro organico di interventi in grado di affrontare lo sviluppo del quartiere, in base alla necessità di realizzare interventi indirizzati a rispondere, da un lato, al bisogno di aggregazione della cittadinanza, adulta, giovanile e adolescenziale e, dall'altro, alla carenza di aree verdi e di aree strutturate per il libero svago. Tale quadro potrà fornire Un Utile supporto all'amministrazione pubblica quale strumento che consente di orientare in maniera mirata le risorse disponibili (tanto quelle esistenti, quanto quelle potenziali, come ad esempio quelle provenienti da oneri di urbanizzazione di interventi privati ancora da attuare). Dall'altro è in grado di accogliere, nelle sue linee generali, gli indirizzi di sviluppo che fanno riferimento ad uno scenario a lungo termine. Si tratta di scelte strategiche di cui non è possibile prevedere ora i tempi di attuazione, ma di cui è necessario tenere conto nella prefigurazione di un quadro complessivo di interventi. All'interno di queste rientrano gli interventi relativi a ulteriore incremento del patrimonio di edilizia residenziale sovvenzionata. Comprendono gli interventi rivolti alla realizzazione di alloggi a canone sociale e a canone calmierato da localizzare nelle aree formate dal PRG della Città di Torino come A.T.S. (Aree di trasformazione per servizi) e Z.U.T (Zone urbane di trasformazione), per le quali l'attuazione non vede un possibile raggiungimento nel breve periodo. Poiché la efficacia di uno strumentò è legata anche alle funzionalità ed ai benefici che esso genera per i singoli partecipanti, può essere opportuno vedere lo studio di fattibilità come facilitatore dei processi per i soggetti Coinvolti dagli interventi previsti. Si potranno produrre condizioni di vantaggio in particolare per r attuazione delle A.T.S: -facilitazioni delle condizioni, sia in termini temporali sia procedurali nei rapporti con l'ente locale per gli adempimenti necessari alla realizzazione delle opere; -l'amministrazione si potrà fare promotore degli studi unitari d'ambito laddove la frammentarietà delle proprietà non permettesse ai soggetti proponenti l'attuazione degli interventi; -variazione e riconsiderazione delle perimetrazioni degli ambiti in funzione delle specificità locali; -variazione a parità di indice delle quantità di aree private da cedere, modificando il rapporto attuale che prevede la cessione dell' 80% della superficie territoriale, riducendolo al 65/60%;(CR) (CR) -individuazione (anche con variante di P.R.G.) di quote dì diritti edificatori che siano immediatamente a disposizione della città senza necessità di acquisire dai privati . Queste variazioni, che andranno valutate nelle sedi appropriate e in riferimento agli specifici casi, sono particolarmente rilevanti nel contesto edificato di Barca e Bertolla, caratterizzato, nelle aree di frangia, da un edificato di tipo rurale, a bassa densità e con altezze di 1 - 2 piani fuori terra, che contrasta con le previsioni proprie di alcune ampie À.T.S. La minore concentrazione edificatoria creerebbe maggiori possibilità di integrazione morfologica ed ambientale degli edifici di nuova edificazione. Così come la cessione di aree da destinare a verde pubblico nei nuovi interventi deve prediligere un criterio qualitativo, piuttosto che quantitativo, permettendo una più efficace gestione del patrimonio ambientale cittadino, in linea con quanto già evidenziato dal documento Indirizzi di politica urbanistica. Città di Torino, Assessorato all' Urbanistica (giugno 2008). Inoltre gli indirizzi dello Studio di Fattibilità si riferiscono ad altri due campi tematici; - Miglioramento dell'assetto infrastrutturale. La situazione di forte criticità dell'assetto infrastrutturale, che vede verificarsi qui un ingresso urbano ad alta intensità di traffico, porta con sé la necessità di un piano generale e organico sulla viabilità che, per esser efficace, comprenda un comparto più allargato dell'ambito dì riferimento dello Studio. In questo senso vengono assunte sullo sfondo, come traccia su cui sarà necessario un maggiore approfondimento, alcune linee di indirizzo già contenute nel PRG della Città di Torino e riproposte di recente dal documento Indirizzi di politica urbanistica, Città di Torino, Assessorato all'Urbanistica (giugno 2008). In particolare si tiene conto del progetto 4i costruzione di un'arteria stradale sul prolungamento di uno dei maggiori assi di connessione con la città, viale Agudio, oltre lo svincolo con Lungo Stura Lazio, per collega-re il traffico veloce alla Strada Statale 11 che proviene da Chivasso. In relaziono a questo, il quadro di riferimento tiene anche conto delle ipotesi di connessione ciclo-pedonale ed eventualmente viabilistica di tale arteria con l'asse di viale Puglia, al di là di Strada Settimo. Sviluppo del verde quale elemento connettivo. Lo sviluppo di un tessuto urbanizzato indifferente alle tracce morfologiche e paesistiche del territorio ha portato alla cancellazione dei palinsesti ideologici e agricoli e ha lasciato lacerti gli spazi verdi inglobati nelle aree residuali del costruito e privi di identità.(CR) In accordo con gli strumenti dì pianificazione a livello regionale e provinciale (quali ad esempio il Piano Paesistico della Regione Piemonte e il Piano Territoriale di Coordinamento Provincia di Torino), così come con le premesse del costruendo Piano del Verde del- la città di Torino, il presente Studio identifica uditi valorizzazione di tali spazi una risorsa strategica per definire una grande "rete di spazi verdi" connettivi in grado di qualificare e rafforzare l'identità del quartiere.

Relatori: Antonia Pizzigoni, Giancarlo Motta, Marcella Graffione, Carolin Christin Stapenhorst
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1897
Capitoli:

Indice(CR) 1. Introduzione(CR) 1.1 Scenari progettuali(CR) (CR) 2. Quadro conoscitivo(CR) 2.1 L'area di progetto(CR) 2.2 Analisi storica(CR) 2.3 Analisi urbanistica a livello sovra-comunale(CR) 2.4 Analisi urbanistica a livello comunale(CR) 2.5 Analisi ambientale(CR) 2.6 Analisi idrogeologica(CR) 2.7 Analisi sul traffico(CR) 2.8 Analisi demografica - sociologica(CR) (CR) 3. La griglia(CR) 3.1 Descrizione della griglia(CR) 3.2 II progetto nella griglia(CR) (CR) 4. Le carte(CR) 4.1 Le carte tematiche e le "carte delle regole'(CR) 4.1 Le carte delle acque(CR) 4.3 Le carte delle strade(CR) 4.4 Le carte del verde(CR) 4.5 Le carte della struttura geomorfologica(CR) (CR) 5.1 riferimenti(CR) 5.1 La memoria della griglia(CR) 5.2 Edifici d'acqua(CR) 5.3 Gli elementi della casa e il loro ruolo urbano(CR) 5.4 La memoria dell'architettura nella costruzione della casa(CR) (CR) 6. Il progetto(CR) 6.1 Il progetto d'insieme(CR) 6.2 Indicazioni riguardanti la normativa di piano(CR) 6.3 Il polo didattico(CR) 6.4 Le residenze sociali(CR) (CR) 7. Saggio di Ricerca II(CR) 7.1 Tre metodi dì indagine(CR) 7.2 Multidisciplinarità(CR) 7.3 Il progetto naturale(CR) (CR) 8. Le tavole(CR) 8.1 Carte di base(CR) 8.2 Carta tematica(CR) 8.3 Carta delle regole(CR) 8.4 Masterplan(CR) 8.5 La griglia: polo didattico(CR) 8.6 Piante polo didattico(CR) 8.7 Sezioni polo didattico(CR) 8.8 La griglia: residenze (CR) 8.9 Piante residenza (CR) 8.10 Sezioni residenze(CR) (CR) 9. Conclusioni(CR) (CR) 10. Bibliografia(CR) 10.1 Sitografia(CR) (CR) 11.Ringraziamenti

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