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Il Borgonuovo di Carlo Alberto : lettura e rappresentazione del processo di formazione e di trasformazione del tessuto e del tipo edilizio.

Alessandro Tutolo

Il Borgonuovo di Carlo Alberto : lettura e rappresentazione del processo di formazione e di trasformazione del tessuto e del tipo edilizio.

Rel. Gianni Robba. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009

Abstract:

Resterebbe assai sorpreso chi, visitando Torino, si attendesse di trovarvi un formicaio di fabbriche e di case squallide e anonime, cielo plumbeo e sguardi tristi e malinconici. Torino "romana", lineare, ordinata, Torino militare e bellicosa, circondata da una corona di montagne, ha riscattato il suo cliché, ed è annoverata fra le città più armoniose del mondo.

Torino è stata chiamata "la piccola Parigi" per le sue vie, le sue piazze, i caffè storici e i tanti monumenti: subito dopo il tramonto, la città viene abbracciata da una luce soffusa proveniente dai lampioni, che creano un'atmosfera ovattata unica e incantevole. L'incanto di Torino, straordinaria testimonianza di un "passato Reale", si svela passeggiando per la città. Accanto a monumenti indimenticabili, capolavori di grandi architetti, scopriamo i nuovi spazi espositivi, i nuovi linguaggi artistici e culturali di una Torino contemporanea. La città di Torino è un patrimonio esclusivo di storia, musei, tradizioni. Punto di contatto tra modernità e neoclassicismo, è una zona in particolare; il Borgonuovo che rappresenta il nocciolo intorno a cui si passa da un'architettura di stile, con grande attenzione al dettaglio e al richiamo formalmente corretto e rispettosamente interpretato al concetto di serializzazione.

Si può qui osservare una urbanistica di stile unitario fra Neoclassico ed Eclettico, costituita da abitazioni di prestigio che si susseguono quasi senza soluzione di continuità lungo il reticolo di rettilinee e severe vie, intervallato da slarghi, piazze e giardini.

Il Borgo Nuovo, realizzazione ottocentesca, costituì il quarto ampliamento di Torino del XVII Secolo (adiacente a quello della Città di Po) e venne posto in essere nel periodo successivo alla Restaurazione (1814). La creazione del Borgo Nuovo fu la naturale conseguenza delle profonde alterazioni della fisionomia di Torino, attuate in epoca napoleonica con l'abbattimento di mura e bastioni. Fu anche il risultato di una attenta pianificazione urbana attuata fra il 1825 ed il 1864 (ma con completamenti ancora in corso a fine secolo) necessaria ad assorbire la pressione di Una popolazione in crescita ma destinata soprattutto ai ceti medio borghesi e con alcune zone in cui prevalentemente si installò un certo numero di famiglie nobili o agiate, di commercianti e di alti funzionari statali. Entrati nel Borgo Nuovo vero e proprio da Via Don Massimo, è apparso evidente, nella sona del Giardino Cavour e dell'Aiuola Balbo, come l'orientamento dei giardini, sghembo rispetto al reticolo di vie adiacenti, sia il risultato dell'abbattimento - dal 1801 e sin oltre il 1814 - delle mura e bastioni, dello spianamento di rilevati di terra e riempimento di fossati delle antiche fortificazioni di Torino, Entrati in Via della Rocca da nord, e percorsala sino in Via Giolitti, si sono ammirate le case dell'astronomo Plana, la bella Palazzina Brunati con bugnato e lesene joniche , il Palazzo Thaon di ReveI (ex Ministero degli Esteri a metà 800 ed Oggi Istituto Statale della Moda), il Palazzo Claretta e la antonelliana Casa Ponzio Vaglia, classici esempi di edilizia "da pigione", con forte elevazione fuori terra e fitta trama di finestre.

Relatori: Gianni Robba
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UN Storia dell'Urbanistica
?? STN Storia ??
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1746
Capitoli:

Introduzione

Capitolo I

1.0 Cenni storici su Torino

1.1 Periodo romano e medievale

1.2 Periodo barocco

1.3 Ottocento

Capitolo II

2.0 Analisi della scena urbana dal '600 all'800

2.1 Caratteri tipologici del periodo neoclassico in Borgonuovo

2.1.1 Analisi dei lotti e delle cellule costituenti i fabbricati

2.1.2 Analisi d'insieme

2.1.3 Palazzine Ottocentesche

2.2 Le vie del Borgonuovo

Capitolo III

3.0 II Borgonuovo

3.01 Isola 07: San Lattanzio

3.02 Isola 08: Sant'Ascanio

3.03 Isola 09: Sant'Ippolito

3.04 Isola 10: Santi Augusto ed Effisio

3.05 Isola 11: Sant'Erasmo

3.06 Isola 12: San Onofrio

3.07 Isola 13: San Ilario

3.08 Isola 14: San Firmino

3.09 Isola 15: San Stanislao

3.10 Isola 16: San Placido

3.11 Isola 17: San Pacifico

Capitolo IV

4.0 Dimensione dei lotti su fronte strada

4.1 Dimensione delle cellule

4.1.1 Fronti tricellulari con dimensioni tra 14 e 18 metri

4.1.2 Fronti tricellulari con spazio di risulta e dimensioni tra 19 e 22 metri

4.1.3 Fronti pluricellulari con dimensioni tra 23 e 29 metri

4.1.4 Fronti pluricellulari con dimensioni tra 30 e 39 metri

Capitolo V

5.0 Prospetto dei palazzi nobiliari da reddito

5.1 Principali schemi di impaginazione di facciata

5.1.1 La stratificazione

5.1.2 Simmetrìa di facciata e partizioni verticali

5.1.3 Impaginazione delle aperture

5.2 L'apparato decorativo della facciata

5.2.1 II portale

5.2.2 Le cornici marcapiano e marcadavanzale

5.2.3 Le finestre

5.2.4 Le lesene

5.2.5 II cornicione

5.3 II Colore

5.3.1 documenti sul colore (1801-1847)

Allegati

1.0 Discendenza Sabauda

2.0 Ordini classici

3.0 Legislazioni e regolamentazioni edilizie torinesi

4.0 Glossario dei termini correnti in edilizia nel XVIII-XIX secolo in Piemonte

5.0 Riferimenti archivistici

6.0 Le origini e l'evoluzione del Consiglio Superiore dei lavori pubblici

7.0 Tavole cronologiche delle costruzioni in Borgo Nuovo.

8.0 Date significative.

Bibliografia

Bibliografia:

Vera Comoli Mandraci, Torino,1985

Giuseppe Torricella,Torino e le sue vie,1971

Mercedes Bresso, Piano territoriale di coordinamento,1999

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Giuseppe Luciano, Annali associazione culturale Morelli,2003

Camillo Boggio, Lo sviluppo edilizio di Torino,1918

Magnaghi Tosoni,La città smentita,1989

Gianfranco Gritella,Rivoli, genesi di una residenza sabauda,1986

Filippo de Pieri,II controllo improbabile,2004

Consiglio Superiore Lavori Pubblici,http://www.cslp.it/cslp,2009

Herry A. Millon,I trionfi del Barocco, architettura in Europa 1600-1 750 ,1999

Vera Comoli Mandraci, Progetti, piani culturali, urbanistica tra Rivoluzione d impero,1985

Ferdinando Gabotto,Storia di Torino,1914

R. De Fusco,Il codice dell'architettura. Antologia di trattaisti, 1965

Mario Passanti,Architettura in Piemonte da Emanuele Filiberto all'unità d'Italia,1965

Carlo Merlini, Palazzi e curiosità storiche torinesi,1965

ISTITUTO DI ARCHITETTURA TECNICA DEL POLITECNICO DI TORINO,Forma urbana ed architettura nella Torino Barocca. Dalle premesse classiche alle conclusioni neoclassiche,1968

Vera Comoli Mandraci, Piergiorgio Tosoni, La città ineguale: tipologie microurbane nel centro storico di Torino,1978

Gianfranco Caniggia,Lettura dell'edilizia di base,1979

Vera Comoli Mandraci,Vittorio Defabiani, Paola Paschetto, Costanza Roggero Bardelli, Materiali per una storia urbanistica di Torino,

Luigi Firpo,Immagini dalla collezione Simeom,1983

ASSESSORATO PER LA CASA DELLA CITTA' DI TORINO,II rinnovamento urbano attraverso il recupero edilizio,1984

Anna Maria Parodi,Gianni Robba,Maria Linda Falcidieno ,Immagini ed interpretazione del Rilievo,1990

Giovanni Maria Lupo,Cartografia di Torino 1572-1954,1989

AAVV,Il riconoscimento di classi tipologiche nel nucleo edilizio centrale di Torino,1985

Rinaldo Comba,Rosanna Roccia,Torino tra Medioevo e rinascimento, dai catasti al paesaggio urbano e rurale,1993

Giorgio Simoncini,L'uso dello spazio privato nell'età dell' illuminismo,1995

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Luciano Muzzarini,Portoni a Torino,1996

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