polito.it
Politecnico di Torino (logo)

"I NUOVI LUOGHI" - Il San Luigi di Cambiano

Flavio Sella, Francesco Stante

"I NUOVI LUOGHI" - Il San Luigi di Cambiano.

Rel. Elena Tamagno, Luciano Favero, Mietek Olowski. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009

Abstract:

Il "San Luigi" e l'intorno

Il complesso edilizio in oggetto è raggiungibile da Torino agevolmente percorrendo l'autostrada in direzione Piacenza ed uscendo a Santena -Cambiano dopo il casello di Trofarello, successivamente si imbocca la strada provinciale SP29 ed attraversata la ferrovia si percorre ancora un centinaio di metri, si arriva nel centro del paese, da dove è possibile proseguire anche a piedi essendo situato a pochi minuti dal centro di Cambiano. Il paesaggio circostante è semi-pianeggiante dall'orizzonte aperto, l'impressione è quella di una campagna ordinata da terreni coltivati, giardini, case recuperate della tradizione e di nuova costruzione. Arrivati in Cambiano poi, ci si ritrova immersi in una caratteristica piccola realtà di origine medioevale e posteggiando la macchina in alcuni minuti si può raggiungere "l'oratorio San Luigi" lungo vicolo Colombaro.

1.1.2. La proprietà

I fabbricati oggetto della tesi costeggiano il vicolo Colombaro, sono caratterizzati dal tipico impianto a cascinale composto dall'edificio principale, esposto a Sud, ed un area antistante esposta in maniera ottimale, ariosa e aperta, rivolta a est-sud-ovest, esposizione che garantisce un perfetto e duraturo soleggiamento durante tutto l'arco della giornata sfruttando il percorso del sole. I caratteri architettonici sono facilmente distinguibili ed individuabili, organizzati secondo un impianto "classico" architettonicamente distinguibile in un corpo di fabbrica principale, uno secondario più basso ed una tettoia originariamente ad uso magazzino e deposito. L'intero complesso è caratterizzato dall'utilizzo del laterizio e del legno esempio costruttivo tipico dell'edilizia piemontese e più specificatamente della zona circostante.

Il terreno antistante si articola da est ad ovest, su livelli differenti e questo ha permesso fino ad ora la differenziazione nella gestione delle diverse attività

Il lotto, secondo gli ultimi aggiornamenti ed adeguamenti, sia strutturali che funzionali, è identificato catastalmente: Foglio 9: particella 11 - la cascina ed il giardino, particella 10 - il campo da calcio, particella 258 - magazzini o depositi.

1.1.3. La cascina

E' l'organo edilizio con i caratteri architettonici più marcati, situato sul lato nord del lotto rispetto al cortile che si sviluppa con forma geometricamente regolare. Un lato del lotto segue parallelamente lo sviluppo stradale di vicolo Colombaro.

L'accesso al cortile è garantito da diversi accessi da strada uno pedonale sul lato della cascina da vicolo Colombaro ed uno carrabile da via Guglielmo Borgarelli e da dal fondo del vicolo Colombaro.il percorso pedonale intomo al corpo di fabbrica principale permette agevolmente la fruizione degli spazi anche ai diversi livelli del terreno grazie ad una gradinata che segue l'andamento del terreno.Il disimpegno verticale invece è garantito da due blocchi scala, il primo interno, nato in origine con la cascina settecentesca, il secondo aggiunto recentemente secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza ed antincendio, nonché per garantire un utilizzo differenziato dei due corpi fabbrica. Le quattro facciate corpo di fabbrica e la tettoia sono caratterizzate da un ritmo facile e scandito che ne facilita il riconoscimento degli elementi comuni e tipici delle cascine piemontesi, anche se al corpo di origine settecentesca sono stati a più riprese apportate modifiche e superfetazioni facilmente distinguibili, secondo le necessità delle funzioni del luogo che successivamente si sono susseguite.

1.1.4. L'organizzazione interna

L'immobile si compone, a secondo del corpo di fabbrica, su due o tre piani fuori terra e di uno interrato in corrispondenza del corpo centrale disimpegnato dal blocco scala interno.

Piano interrato:

Il piano interrato, attualmente è utilizzato a cantina, non dispone di una ventilazione adeguata per poter sfruttare gli stessi locali per utilizzi diversi da quelli attuali, a meno di opere di adeguamento e risanamento degli ambienti. L'illuminazione è esclusivamente artificiale ed inadeguata. Attualmente, anche a causa della poca salubrità degli ambienti, è scarsamente utilizzato se non come deposito di materiali che non vengono più utilizzati dall'oratorio e dismessi. Inoltre si notano evidenti tracce di umidità di risalita per capillarità ed infiltrazioni dalle murature controterra, oltre che la pavimentazione è inadeguata a qualsiasi utilizzo in quanto costituita da un semplice battuto di terra.

Relatori: Elena Tamagno, Luciano Favero, Mietek Olowski
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AI Edifici e attrezzature per l'agricoltura
A Architettura > AD Bioarchitettura
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1727
Capitoli:

1. IL SITO

1.1. LO STATO DEI LUOGHI

1.2. Il rilievo

1.3. Rilievo celerimetrico

1.4. Rilievo fotografico del luogo

2. IL SITO DAL XIX AL XX SEC

2.1. Mappa Napoleonica

2.2. Mappa Rabbini

2.3. Mappa Catastale

3. IL SITO DAL 1985 AL 1994

3.1. CONCESSIONE presentata il 02-12-1985 n° 3073

3.2. CONCESSIONE presentata il 02-02-1987 n° 2202/199

3.3. CONCESSIONE PRESENTATA IL 19-07-1989 N° 3089

3.4. CONCESSIONE PRESENTATA IL 12-01-1990 N' 3791

3.5. CONCESSIONE presentata il 17-10-1994 n° 122/94

4. IL CONTESTO

5. LA NORMATIVA COMUNALE

6. RELAZIONE DI PROGETTO

7. RIFERIMENTI NORMATIVI

8. PROPOSTA DI PROGETTO

9. BIBLIOGRAFIA RAGIONATA

10. ALLEGATI:

10.1. CENNI SULSOLARE FOTOVOLTAICO

10.2.CENNI SUL SOLARE TERMICO

10.3. CENNI SULLA GEOTERMIA

11. BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

Arnaboldi, Mario Antonio Complessi sportivi Milano Jaka Book 1999

Bartolucci, Emanuele Progettare la piscina: pianificazione, tipologia ....... Alinea Editrice

Bellino, Silvana . "Impianti sportivi : norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio" Rimini: Mappioli ,Copyr.1997

R. Capanni e B. Del Marco Architettura e tecnica degli impianti sportivi

Atlante delle strutture UTET

David Lioyd Jones Presentazione Tadao Ando

Atlante di bioarchitettura UTET

Zevi Luca . " nuovissimo manuale dell'architetto I Roma: MANCOSU, C 2005

Chiessa F., Abitazioni a misura di sole, Edigraf, Torino, 1991.

ENA D., MAGRINI A., Tecnologie solari attive e passive. Pannelli fotovoltaici e pplicazioni integrate in edilizia, EPC libri, Roma, 2002.

NEUFERT E., Enciclopedia pratica per progettare e costruire, Hoepli, Milano, 1988.

P. Frankl et al., Photovoltaic Systems, Part III., 1 Final Report of the EU-Project ECIIPSE (Environmental and Ecological life Cycle Inventories for present and future Power Systems in Europe), 2004.

European Commission, THERMIE, Market Study on PV Applications in Buildings in the South Europe, 1998.

Euoropean Commission, Directorate J - Energy, A Vision for Photovoltaic Technology, 2005.

F. Groppi,C. Zuccaro, Impianti fotovoltaici a norme CEI, Editoriale Delfino, Milano, 2007.

ENEL, L'energia fotovoltaica 1992.

F. Groppi, il fotovoltaico per tutti, Editoriale Delfino, Milano, 2007.

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)