Scalo di Porta Romana. Parametrizzazione e misurabilità transcalare del processo architettonico

Il lavoro di ricerca si manifesta innanzitutto come proposta metodologica capace di armonizzare concetti teorici e strumenti software, al fine di rendere la progettazione agilmente adattabile alle circostanze e agli avvenimenti con i quali è destinata a misurarsi. L’indagine sperimentale viene simulata nell’ambito della riqualificazione dello scalo di Porta Romana, in vista delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. L’approccio avviene a due differenti scale: una più ampia relativa al masterplan, l’altra circoscritta alla configurazione architettonica del villaggio olimpico. A partire dall’area di progetto, sono state indagate le componenti di negoziazione sociali e tecniche, cercando di comprendere e descrivere l’aspetto processuale della galassia di elementi che gravitano attorno e con l’architettura. Per analizzare la natura e la successione degli eventi, secondo la lezione metodologica appresa dal metodo scientifico, non basta la semplice osservazione, ma occorre realizzare e descrivere procedimenti di indagine e criteri metodologici efficaci. In questa ricerca si tenta dunque di elaborare un’ipotesi di strumento, visto come complesso sistema che integra aspetti umani ad automatismi, ipotizzato e testato in alcune delle sue parti nel corso della progettazione, cercando di produrre “sensate esperienze”, ovvero esperimenti disegnati ad hoc, e “necessarie dimostrazioni”, ovvero la possibilità di poter tradurre i risultati in termini matematici.