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Gli elementi minori del paesaggio: le recinzioni.

Andrea Insalata

Gli elementi minori del paesaggio: le recinzioni.

Rel. Pompeo Fabbri. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2009

Abstract:

Il presente lavoro tratta delle recinzioni come componenti del paesaggio. Tradizionalmente la recinzione viene considerata un elemento minore del paesaggio, probabilmente per la sua principale valutazione in termini di funzione. L'impostazione che abbiamo seguito in questo lavoro è invece quella che da grande rilievo, non solo agli aspetti funzionali della recinzione, ma anche agli aspetti visivi, che assumono grande rilievo nella composizione e percezione del paesaggio.

Si è ritenuta opportuna una premessa avente funzione di avvicinare il lettore alla problematica dell'inserimento della recinzione nel paesaggio attraverso riferimenti di attualità normativi e di crescente sensibilità connessi ai temi della salvaguardia e conservazione del paesaggio anche introdotti dalla Convenzione Europea sul Paesaggio.

Il lavoro è organizzato in due parti: una prima di analisi del manufatto attraverso la sua evoluzione nel tempo e come questa abbia determinato i suoi tratti specifici di interazione con l'ambiente naturale e con il paesaggio; una seconda che considera le relazioni di inserimento di questo manufatto all'interno dei principali tipi di paesaggio del nostro territorio (Regione Piemonte).

Il primo capitolo è dedicato alla rassegna delle principali motivazioni che stanno alla base della costruzione delle recinzioni, dalle motivazioni pratiche, legate alla necessità di proteggersi e di contenere, alle motivazioni di carattere psicologico (sentirsi sicuri, protetti) ed anche alle motivazioni di tipo simbolico dove la recinzione è un elemento-cerniera tra la proprietà privata e il restante tessuto urbano. Nel secondo capitolo, invece, ci occuperemo della storia delle recinzioni, condotta attraverso un'analisi dei principali materiali e tecniche costruttive usate per la loro realizzazione. Tratteremo quindi delle prime staccionate fatte di ramaglie e dei primi muretti a secco, per passare poi ai paragrafi dedicati ai muri in mattone e alle inferriate, per concludere con le recinzioni in legno lavorato. Nel capitolo seguente (cap. 3) verrà proposto un glossario di riferimento al fine di poter disporre nella trattazione successiva di univoci riferimenti terminologici per individuare le varie parti componenti la recinzione, utili anche per indicare in modo esaustivo i nuovi prodotti offerti dalla produzione attuale. Nel quarto capitolo si occupa specificamente della relazione tra manufatto-recinzione e il sistema normativo italiano. La recinzione, con particolare riferimento al quadro normativo piemontese, verrà poi analizzata sul versante della strumentazione urbanistica, elemento indispensabile per il controllo e la gestione del territorio, al fine di salvaguardarne i valori paesaggistici. In numerosi casi si parla di recinzione in modo generico. In ultimo ci è sembrato importante oltre al tradizionale distinguo connesso al materiale impiegato, individuare altre componenti e fattori che caratterizzano il manufatto nei processi di percezione dello stesso.

Nella seconda parte verrà preso in esame il rapporto esistente fra la recinzione e il suo inserimento nel paesaggio. Il problema non è infatti irrilevante, in quanto una recinzione, per sue caratteristiche, può determinare una variazione significativa nella configurazione di un paesaggio dato, modificandone il carattere originario. In questa seconda parte organizzata secondo due capitoli di cui il primo che mette in evidenza all'interno di un ambito territoriale specifico: quello del Parco del Po tratto torinese incidenza nelle trasformazioni del territorio delle istanza connesse alle recinzioni; il secondo in cui verranno presentati sei studi di caso riferibili alla provincia di Torino. Essi individuano sei principali contesti di paesaggio-tipo, ovvero di un paesaggio le cui caratteristiche compositive rientrano in una definizione condivisa come, ad esempio, il paesaggio dei campi chiusi. Nei sei casi analizzati le situazioni individuate presentano una loro integrità che ci legittima a proporre alcune "buone pratiche" di inserimento di recinzioni mirate alla salvaguardia dei valori scenici ancora presenti. Nel capitolo verranno quindi evidenziate alcune metodologie operative di inserimento di nuove recinzioni, aventi l'obiettivo di limitare il più possibile l'interferenza con il paesaggio originario.

Il lavoro si è basato su una sistematica esperienza di ricerca sul campo, cui si è affiancata una riflessione sul sistema di norme che regolano le trasformazione del territorio, con particolare riferimento al Testo Unico delle leggi in materia urbanistica (DM 380/01) e al Testo Unico in materia di beni di interesse paesaggistico (Codice Urbani, DLGS 490/99) nonché, a livello assai più locale, al Piano d'Area del sistema delle aree protette della fascia del Po. Le fonti bibliografiche di principale interesse di questo lavoro sul campo hanno riguardato gli studi sulle tipologie di paesaggio e sugli elementi che ne definiscono la figurabilità, nonché gli studi dei valori scenici e semantici del paesaggio.

Relatori: Pompeo Fabbri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GI Tradizioni popolari
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1713
Capitoli:

INTRODUZIONE

PREMESSA: I TERMINI DEL PROBLEMA

PARTE I: COMPONENTI E FATTORI

CAP.l ORIGINI DELLA RECINZIONE

1.1 Origini e cause della recinzione

1.2 Aspetti funzionali

1.3 Aspetti psicologici

1.4 Aspetti simbolici

CAP.2 FORME DELLE RECINZIONI STORICHE

2.1 Note sull'evoluzione tipologica

2.2 Le prime staccionate ed i primi muretti a secco

2.3 I muri in mattoni

2.4 Le inferriate

2.5 Le recinzioni in legno

2.6 Recinzioni come infrastrutturazione visiva del paesaggio: i muri lungo le strade

2.7 Un esempio storico di regolamentazione: "I provvedimenti edili dei Savoia"

CAP.3 IL MANUFATTO ATTUALE

3.1 Glossario di riferimento

3.2 Panoramica sulla produzione moderna

CAP.4 LA SITUAZIONE NORMATIVA ITALIANA

4.1 Il rapporto con il sistema normativo italiano

4.2 La rigidezza del Codice Civile e gli strumenti urbanistici

4.3 Il caso del Piano d'area del Parco del Po tratto torinese

CAP.5 CARATTERI INTRINSECI ED ESTRINSECI

5.1 Rapporto tra forme e materiali

5.2 Durevolezza/permanenza

5.3 Caratteristiche percettive

PARTE II: RECINZIONE E PAESAGGIO

CAP.l IL PESO DELLE RECINZIONI NELLE DINAMICHE DI TRASFORMAZIONE DEL

TERRITORIO

1 Termini quantitativi del problema, indagine statistica su un campione territoriale: il caso del Parco del Po torinese

CAP.2 RAPPORTO TRA TIPO DI RECINZIONE E PAESAGGIO

2.1 L'impatto visivo della recinzione come relazione tra estensione e trasparenza

2.2 Guida all'inserimento nelle principali tipologie di paesaggio

2.2.1 Paesaggio a campi chiusi

2.2.2 Paesaggio a mosaico, in particolare della collina torinese

2.2.3 Paesaggio agropastorale di fondo valle

2.2.4 Paesaggio a prati arborati

.2.5 Paesaggio a seminativi a rotazione

2.2.6 Una situazione di paesaggio storico: il paesaggio della centuriazione

2.3 Protocollo di presentazione della documentazione a corredo di una istanza realizzativa per nuova recinzione

2.4 Elementi specifici di mitigazione: la siepe come esempio di operatività

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

APPENDICI

Bibliografia:

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Codici

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Leggi

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TAR Emilia Romagna Sez. Il, 6.3.02, n. 425;

TAR Toscana Sez:lll, 12/3/02 n. 481;

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Sistema delle rappresentazioni grafiche dell'Istituto geografico Militare italiano

Piano di Territoriale di Coordinamento Provincia di Torino Il PTCP è stato adottato con

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Regolamento Edilizio Comune di Avigliana, art. 52 sulle recinzioni

Reg. Edilizio di Settimo T.se

Reg. Edilizio Acqui Terme

Reg. Edilizio Torino

Reg. Edilizio Cuneo

Reg. Edilizio Vinoso

Reg. Edilizio Cuorgné

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