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Confronto di due tecniche di misura della precipitazione in Piemonte = Comparing two techniques for gauging precipitation in Piedmont

Mattia Rusco

Confronto di due tecniche di misura della precipitazione in Piemonte = Comparing two techniques for gauging precipitation in Piedmont.

Rel. Francesco Laio. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio, 2020

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Abstract:

La misura accurata della precipitazione è di fondamentale importanza per numerose applicazioni quali, ad esempio, la corretta gestione agricola e la mitigazione dei rischi naturali. La precipitazione, liquida o solida che sia, è un fenomeno caratterizzato da un'evoluzione rapida, per la quale risulta cruciale disporre di uno strumento di misura preciso e ad elevata risoluzione temporale. L’obiettivo di questo studio risiede nella valutazione della possibilità di sostituire ad un metodo di misura della precipitazione a terra un sistema di stima in remoto. Infatti, osservare materialmente il quantitativo di pioggia caduto al suolo permette di ottenere un’elevata accuratezza del dato, ma si tratta di un sistema soggetto all’impiego di centraline meteorologiche nella zona di interesse ed agli elevati costi di manutenzione delle stesse. Alcuni sistemi satellitari possiedono la capacità di misurare lo stesso fenomeno senza la necessità di installare alcuno strumento in campo: tra essi si trova la Global Precipitation Measurement (GPM), ovvero una costellazione di satelliti associata ad un algoritmo di analisi (Integrated Multi-satellitE Retrievals for GPM, o IMERG) in grado di fornire una stima di pioggia sulla superficie con una risoluzione spaziale di 0,1° ed un tempo minimo di acquisizione di 30 minuti. Nello studio sono stati utilizzati i dati di questa risorsa in contrapposizione a quelli provenienti una rete pluviometrica gestita da un’azienda privata sita a Torino (3A S.r.l.). L’analisi è stata svolta all’interno del territorio Piemontese: la sua orografia complessa fa dell’intera regione una zona in cui le condizioni ambientali variano considerevolmente in uno spazio ridotto. È stata eseguita una valutazione tecnica degli strumenti di misura più diffusi e successivamente è stato operato un confronto servendosi di differenti aggregazioni temporali (da 1 ora a 1 mese) al fine di valutare la capacità del sistema satellitare di cogliere la presenza e la quantità di acqua precipitata. Considerando gli anni dal 2013 al 2017, sono state prodotte diverse serie storiche per valutare la performance di IMERG, successivamente si è fatto ricorso ad indici categorici e statistici con relative mappe tematiche per apprezzare eventuali differenze spaziali di prestazione, permettendo di riscontrare, ad esempio, una blanda correlazione con l’elevazione del terreno. La comparazione dei dati misurati tramite centraline pluviometriche ed i dati provenienti da IMERG mostra come la stima in remoto possegga discrete potenzialità di valutazione della precipitazione, risultando capace di rilevare la precipitazione nel 70% dei casi, pur restando uno strumento con un’affidabilità non equiparabile a quella di una rete a terra, limitando le applicazioni di precisione ma consentendo l’utilizzo dei dati per analisi spaziali a livello regionale.

Relatori: Francesco Laio
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 125
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Per L'Ambiente E Il Territorio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-35 - INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Ente in cotutela: UNIVERSIDADE DE LISBOA - ISTITUTO SUPERIOR TECNICO (PORTOGALLO)
Aziende collaboratrici: 3A SRL
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/15145
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