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Maculopatia: studio delle proprietà biofisiche del sistema oftalmico per la progettazione di un nuovo sistema riabilitativo = Maculopathy: study of the biophysical properties of the ophthalmic system for the design of a new rehabilitation system

Alma De Luca

Maculopatia: studio delle proprietà biofisiche del sistema oftalmico per la progettazione di un nuovo sistema riabilitativo = Maculopathy: study of the biophysical properties of the ophthalmic system for the design of a new rehabilitation system.

Rel. Umberto Lucia, Maria Rosa Astori, Antonio Ponzetto. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, 2020

Abstract:

Attualmente a livello mondiale ben 285 milioni di persone manifestano disabilità visive, di cui 17 milioni sono persone affette da maculopatia degenerativa legate all'età. Oltre a questa patologia, la maculopatia miopica, la distrofia maculare giovanile, la malattia di Best e altri tipi di maculopatie causate da interventi chirurgici o da altre patologie concomitanti (ad esempio il diabete) concorrono ad aumentare il numero di disabili visivi, comportando perdita della visione centrale, distorsione delle immagini e, nei casi più gravi, cecità. Si tratta comunque di lesioni irreversibili e che possono essere trattate solo attraverso farmaci, per rallentarne la degenerazione, e attraverso esercizi riabilitativi con lo scopo di stimolare a sufficienza le cellule retiniche funzionanti così da sopperire al malfunzionamento di quelle patologiche. L’obiettivo di questa tesi consiste quindi nella realizzazione di un Software atto alla riabilitazione visiva che, a partire da immagini diagnostiche ricavate tramite il Microperimetro Nidek MP-1®, riconosce le zone retiniche compromesse (scotomi) e proietta un impulso luminoso lampeggiante, su sfondo nero, in corrispondenza dei bordi di tale regione. In questo modo, si prevede la riduzione dell’aerea scotomica e il recupero parziale della visione centrale. Il colore dello stimolo flickerante, di forma circolare (un pallino), è stato scelto in base a studi effettuati sulla letteratura presente e sull'analisi delle lunghezze d’onda a cui le cellule retiniche risultano essere maggiormente sensibili e reattive. Sfruttando perciò la capacità adattiva del sistema nervoso a stimoli indotti dall'esterno, si favorisce la riorganizzazione delle cellule nervose, e quindi di quelle retiniche, del soggetto patologico con un conseguente miglioramento della visione.

Relatori: Umberto Lucia, Maria Rosa Astori, Antonio Ponzetto
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 95
Informazioni aggiuntive: Tesi secretata. Fulltext non presente
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Ingegneria Biomedica
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-21 - INGEGNERIA BIOMEDICA
Aziende collaboratrici: AZIENDA OSPEDAL.SS.ANTONIO BIAGIO ARRIGO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13807
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