Caratterizzazione meccanica di provini naturali e degradati di marmo. = Mechanical characterization of natural and degraded marble specimens.

Le proprietà fisiche e meccaniche delle pietre da costruzione possono variare a causa dei diversi meccanismi di degrado generati da variazioni termiche e dagli agenti chimici. Il problema dell’aggressione ambientale causato da piogge acide e gradienti termici sulle rocce di marmo è un aspetto importante da tenere in considerazione per la progettazione delle facciate degli edifici, poiché può causare inflessione, microfessure e spalling. Inoltre, è necessaria un'accurata comprensione dei danni indotti per il restauro e la conservazione dei monumenti storici. Mentre gli stress termici sono stati ampiamente studiati negli ultimi anni, l'effetto combinato degli agenti atmosferici termici e chimici (inteso come l'azione combinata di acqua piovana e inquinanti atmosferici) è ancora poco compreso. In questa tesi, sono stati eseguiti test non distruttivi (velocità degli impulsi ultrasonici e analisi DIC) e distruttivi (test di flessione) su lastre di marmo di Carrara in condizioni naturali e dopo il trattamento termico (con temperature rispettivamente di 50 e 90 ° C) e termochimici . I trattamenti termochimici sono stati eseguiti immergendo i campioni in una soluzione contenente acido solforico, in concentrazione 10-6 mol / l, con pH = 5 per simulare il comportamento della pioggia acida, a temperature costanti, per una settimana. Durante il test di flessione, condotto in controllo di deformazione, a cui è stato accoppiato un trasduttore di spostamento induttivo, sono stati acquisiti fotogrammi con intervallo temporale fisso. In generale, per ciascun meccanismo di alterazione, è stata osservata una progressiva degradazione delle proprietà fisiche e meccaniche dei campioni di marmo. In particolare, un marcato calo della resistenza a trazione, riflesso da un'ampia variazione della velocità dell'onda P e S, è stato riscontrato in campioni trattati chimicamente alla temperatura target pari a 90 ° C. I risultati ottenuti dall’analisi DIC, confrontati con i dati ottenuti dal trasduttore di spostamento, hanno consentito di stabilire che la tecnica, per questa litolgia, non genera misure affidabili.