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Ville des Victoires sur le champ de bataille de Marengo. Città ideale e mito napoleonico agli inizi del XIX secolo = Ville des Victoires sur le champ de bataille de Marengo. Utopic city and napoleonic myth in the early XIX century

Chiara Bovone

Ville des Victoires sur le champ de bataille de Marengo. Città ideale e mito napoleonico agli inizi del XIX secolo = Ville des Victoires sur le champ de bataille de Marengo. Utopic city and napoleonic myth in the early XIX century.

Rel. Annalisa Dameri. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2019

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Abstract:

Dopo il 14 giugno 1800, Alessandria passa sotto il dominio napoleonico acquistando un ruolo di rilievo strategico all’interno dell’Italia settentrionale. I primi anni di dominazione dimostrano un diffuso sentimento di incertezza verso le sorti della città: è indispensabile che Alessandria venga potenziata militarmente per assolvere ai suoi compiti di baluardo a difesa della Francia, ma la presenza di civili al suo interno intralcia i piani del Genio. Il progetto della Ville des Victoires sur le champ de bataille de Marengo, proposta da Jean Rivaud, commissaire des guerres, ai ministeri napoleonici rappresenta una valida alternativa alla difficile scelta che si trova a dover operare il governo francese. Il progetto del commissaire è caratterizzato dai temi di maggior rilievo dell’architettura settecentesca, frutto della riflessione illuminista sulle criticità urbane che affliggono le principali capitali europee. I principi espressi nel progetto sono ulteriormente arricchiti da simbologie e valori cari al regime napoleonico di cui Rivaud è un fervente sostenitore. La Ville des Victoires non rappresenta un unicum nel suo genere: la pianificazione, o la riedificazione, di nuclei urbani durante il regime napoleonico è una pratica comune, anche se non pienamente appoggiata dalla filosofia dell’embelissement e dell’ampliamento delle città spronata dalle istituzioni francesi. Accostabili al caso di Marengo vi sono altre città su territorio francese e italiano: Napoléonville (Pontivy), Napoléon-Vendée (La Roche-sur-Yon), la Nouvelle Napoléon (la Spezia), e la Ville Neuve (Ancona) costituiscono ulteriori testimonianze sulle esigenze di controllo e organizzazione del territorio, alla base della pianificazione di progetti così ambiziosi. Nonostante il progetto di Rivaud non sia stato approvato dalle istituzioni, la Ville des Victoires compare soventemente nella storiografia alessandrina secondo versioni differenti su luoghi e personaggi: la città diventa un elemento sfuggente e talvolta confuso all’interno delle cronache alessandrine, spesso sovrapposto alla fondazione della Pyramide de Marengo, monumento dedicato allo scontro del 14 giugno 1800. Sebbene non siano pervenute rappresentazioni di questa città immaginaria, il culto della battaglia di Marengo viene esaltato e permane all’interno della piana alessandrina anche oltre la fine della dominazione napoleonica: Giovanni Antonio Delavo inaugura nel 1847 una villa-museo dedicata alla vittoria di Napoleone. Un affresco sulla facciata dell’edificio ricorda ai visitatori l’ambizioso progetto di Jean Rivaud.

Relatori: Annalisa Dameri
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 234
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13410
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