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Quanto è grande una casa? Un patrimonio incagliato e flessibile: lo "studio" come modello abitativo per la città contemporanea = How big is a house? A stranded and flexible heritage: the "studio" as a contemporary model of living

Riccardo Ronzani

Quanto è grande una casa? Un patrimonio incagliato e flessibile: lo "studio" come modello abitativo per la città contemporanea = How big is a house? A stranded and flexible heritage: the "studio" as a contemporary model of living.

Rel. Matteo Robiglio, Laura Galluzzo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2019

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Abstract:

La tesi di laurea indaga sulla dimensione minima della casa in Italia e, più in generale, all’interno del contesto Europeo. La ricerca si interroga sul tema dell’abitare contemporaneo: in una realtà nella quale società e cultura sono in rapido cambiamento, come può rispondere la casa alle necessità e alle problematiche odierne? Quale potrebbe essere oggi una definizione di casa che adeguatamente risponda al nuovo modo di abitare? E infine, quanto può essere grande oggi una casa, e quanto spazio può occupare all'interno delle metropoli del XXI secolo? La casa non è intesa quale architettura neutrale, non corrisponde al mero accostamento automatico di ambienti standardizzati nel corso della storia. L’attuale crisi dell’alloggio che caratterizza le città contemporanee sta portando alla necessità di case “di passaggio”, luoghi vissuti in modo temporaneo, luoghi dinamici e flessibili: il nomadismo caratterizza l’abitare contemporaneo, quando al contrario la casa ha simboleggiato la sicurezza della stabilità per secoli interi. Questo epocale cambiamento è stato accompagnato solo raramente dai necessari adeguamenti normativi. La tesi si interroga perciò sull'attualità dei regolamenti edilizi, e tenta di comprendere quali cambiamenti la normativa potrebbe accogliere per permettere la diffusione di nuovi modelli abitativi per una società in cerca di nuovi equilibri. Un parametro che assume fondamentale importanza nel tentativo di riformulare la casa è la sua dimensione. Vista la temporaneità con la quale la casa viene vissuta e la sempre maggiore diffusione del fenomeno casa-albergo (utilizzo della casa prevalentemente per dormire, mentre si mangia e si vive la giornata all'interno di altri spazi della città) nella società contemporanea, l'alloggio minimo potrebbe divenire un'opportunità quantomai attrattiva e attuale. Case di dimensioni minime si potrebbero adeguare alle necessità di studenti o giovani in genere, i quali non necessitano di grandi spazi, non desiderano spazi domestici impegnativi da ordinare o pulire, e che sono sempre più spesso in cerca di affitti minori pur non volendo rinunciare a vivere vicino alle zone centrali della città. Se in passato però, il concetto di "existentzminimum" formulato nei primi decenni del Novecento tentava di rispondere adeguatamente alle necessità contemporanee, oggi è necessario approfondire il tema per cercare di individuare nuove strategie. Questo, perché le necessità dell’uomo sono in continuo cambiamento rispetto al passato, come è in continuo cambiamento il rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio pubblico urbano. Attraverso le fasi di scenario e di progetto si desidera proporre nuovi modi di abitare adeguati alle necessità contemporanee attraverso l’inserimento di alloggi dagli spazi minimi all'interno del patrimonio costruito delle città. In questo modo, la tesi mira a dimostrare come gli scenari urbani contemporanei contengano al loro interno un patrimonio esistente e diffuso che, qualora trattato con interventi flessibili, sarebbe capace di generare al proprio interno nuove unità abitative evitando ulteriore consumo di suolo.

Relatori: Matteo Robiglio, Laura Galluzzo
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 378
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Ecole d'Architecture de Paris Belleville (FRANCIA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13275
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