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DA RIFIUTO A RISORSA: REIMPIEGO DI UN RIFIUTO COME MATERIA PRIMA SECONDARIA PER LA PRODUZIONE DI UN BLOCCO DI FANGO DI SEGAGIONE E COCCIOPESTO ALCALI-ATTIVATO, UTILE ALLA REALIZZAZIONE DI CHIUSURE VERTICALI OPACHE. = FROM REJECTION TO RESOURCE: REUSE OF WASTE AS A SECONDARY RAW MATERIAL FOR THE PRODUCTION OF A BLOCK OF ALKALI-ACTIVATED “FANGO DI SEGAGIONE” AND “COCCIOPESTO”, USEFUL FOR THE CREATION OF OPAQUE VERTICAL CLOSING ELEMENTS.

Sara Mancuso

DA RIFIUTO A RISORSA: REIMPIEGO DI UN RIFIUTO COME MATERIA PRIMA SECONDARIA PER LA PRODUZIONE DI UN BLOCCO DI FANGO DI SEGAGIONE E COCCIOPESTO ALCALI-ATTIVATO, UTILE ALLA REALIZZAZIONE DI CHIUSURE VERTICALI OPACHE. = FROM REJECTION TO RESOURCE: REUSE OF WASTE AS A SECONDARY RAW MATERIAL FOR THE PRODUCTION OF A BLOCK OF ALKALI-ACTIVATED “FANGO DI SEGAGIONE” AND “COCCIOPESTO”, USEFUL FOR THE CREATION OF OPAQUE VERTICAL CLOSING ELEMENTS.

Rel. Jean Marc Christian Tulliani, Marco Zerbinatti. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2019

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Abstract:

Il 2019 è stato un anno contraddistinto dalle parole sostenibilità, reimpiego, riciclo, e tante altre keywords che si sono propagate grazie al recente impegno diffusosi verso i confronti dei problemi legati all’ ambiente, all’ inquinamento e al surriscaldamento globale. Il pianeta Terra ha iniziato a dimostrare la sua sofferenza e limitatezza dovuta a un cattivo atteggiamento e informazione posseduta dall’ uomo, e ciò ha spinto molte persone, in modi e settori diversi ad interessarsi al tema della sostenibilità. In questo studio condotto ho voluto porre l’interesse nei confronti dei materiali utilizzati in architettura. La notevole curiosità suscitata dal corso di scienze dei materiali ha motivato questa sfida dove anzi di dedicarmi alla sola selezione di un prodotto presente in commercio utile alla realizzazione di un progetto, ho voluto toccare con mano la sua creazione cercando di non perdere la traiettoria sostenibile che mi ero preposta di perseguire. La finalità di questa tesi è stata quella di pensare ad un rifiuto in modo in modo sostenibile, andando a ritrovarne un nuovo impiego per quei prodotti destinati alla discarica una volta finito il loro ciclo di vita. Un’economia circolare atta a ridurre gli sprechi, in cui siamo partiti proprio dall’ identificazione di un sottoprodotto caratterizzante l’economia nazionale italiana, la produzione di pietre, dalla cui lavorazione viene generato e conseguentemente scartato un fango, denominato per l’appunto fango di segagione. Questo materiale, in passato veniva probabilmente scartato lungo i percorsi fluviali adiacenti alle cave di estrazione, e successivamente in seguito alle conoscenze e allo sviluppo è stato catalogato in quanto rifiuto speciale non pericoloso. Da qui la sfida a realizzare un materiale sostituibile agli attuali prodotti venduti in campo edile, la volontà di concepirlo nella sua interezza e nelle fasi caratterizzanti il processo di realizzazione andando ad avvicinarmi a materie non propriamente affini alle mie attitudini per conoscerle e unirle alle mie skills, ultimando lo studio con l’esecuzione fisica del materiale e anche la progettazione della sua futura destinazione d’uso. L’iter di questa tesi cerca di non distaccarsi mai dall’approccio sostenibile, partendo dalle azioni svolte in laboratorio al fine di creare un materiale alcali-attivato, destinato alla realizzazione di elementi di chiusura verticale opachi, ovvero atto alla realizzazione di facciate, per sopperire da un lato a materiali attualmente utilizzati come il cemento e il cls la cui energia incorporata e emissione di CO2 connessa alla loro produzione in quantità così grandi a livello mondiale, ha dei valori troppo alti e negativi per cui la figura del progettista è eticamente e a livello normativo obbligata, a prendere presa di coscienza e di posizione. D’altro canto, vi è anche un atteggiamento sostenibile nella ricerca di materiali ausiliari di supporto allo studio aventi le medesime caratteristiche. Ad esempio, essendo solamente il fango, non in grado di raggiungere nella miscela dei risultati a livello meccanico necessari al suo utilizzo finale, è stato miscelato a vari materiali di confronto prendendo come soluzione finale quella che mostrava meno criticità e processi meno energivori e dannosi per l’ambiente. Il blocco finale realizzato, partendo da un riferimento normato e utilizzato come un laterizio specifico presente in commercio vede il reimpiego di fango di segagione e cocciopesto.

Relatori: Jean Marc Christian Tulliani, Marco Zerbinatti
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 83
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13265
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