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Il restauro del Podere Pignatelli di Villafranca Piemonte per un parco fluviale e un ecomuseo.

Marco Benedetto

Il restauro del Podere Pignatelli di Villafranca Piemonte per un parco fluviale e un ecomuseo.

Rel. Maria Adriana Giusti. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2008

Abstract:

INTRODUZIONE

L'idea di un ecomuseo e di un orto botanico. Il "Podere Pignatelli" è una cascina modello, sede dell'omonimo ente morale, che dal 1879 contribuisce allo sviluppo dell'agricoltura attraverso i campi sperimentali, la scuola per contadini, la divulgazione e gli incontri con gli agricoltori. Sono nate in questa azienda alcune importanti varietà di cereali e alcuni ibridi di pioppo, tra cui il 214 attualmente ancora il più utilizzato in tutto il nord d'Italia.

La sua importante eredità storica, dopo un periodo di crisi economica e di attività connessa alla scuola di agraria, ormai trasferita in altra sede, deve essere raccolta e portata verso un futuro che sempre più si allontana dalla tradizione di questi luoghi.

Occasione per realizzare tutto ciò è il bando di concorso dal titolo: "Realizzazione di un fabbricato espositivo da destinarsi ad ecomuseo delle tradizioni e realtà rurali locali con recupero degli immobili esistenti, sistemazione del percorso fluviale lungo l'asta del Po da Villafranca Piemonte all'Istituto Pignatelli con particolare attenzione alla realizzazione di un percorso botanico guidato per non vedenti." Indetto il 23 giugno 2000 dallo stesso Istituto Pignatelli.

La finalità è di disporre di valido materiale progettuale per lo sviluppo e la valorizzazione di parte del territorio e dei fabbricati da ridefinire sotto l'aspetto estetico e funzionale, favorendo l'utilizzazione del patrimonio ambientale per una riqualificazione turistica ed ecologica dell'area. Altri bandi di concorso, pubblicati nel secolo scorso su carta stampata ed oggi su internet, continuano ad essere indetti per ricercare il "Presidente dell'Istituto", la cui nomina, secondo gli artt. 3 e 4 dello statuto Organico del Podere Pignatelli approvato con D.M. 10/04/1899, spetta al Regio Governo oggi Giunta regionale. La linea di continuità suggerisce per la sua destinazione un uso molto simile a quella che è l'identità storica e filologica: la sperimentazione, la didattica e il coinvolgimento della popolazione, utilizzando nuove tecnologie, nuovi metodi d'insegnamento e, perché no, sistemi moderni per attirare l'interesse, soprattutto dei più giovani, ormai sempre più distanti dalle radici della terra e dalla tradizione. Ripercorrere la memoria può servire a comprendere le difficoltà incontrate ed i passi fatti, conquista dopo conquista, per giungere ad una realtà agricola che oggi è percepita come un dato di fatto e che pare essere sempre stata così. Recente è l'interessamento delle associazioni degli agricoltori, la Coldiretti, l'Unione agricoltori, la Cooperativa agricola di Vigone, il Consorzio agrario provinciale, il Capac5 (la più importante cooperativa cerealicola della provincia), che nel dicembre 2007 si sono riunite in un vertice per gettare le basi ad una poderosa svolta per riportare in questa sede sperimentazione e ricerca nel settore del mais e delle biomasse a fine energetico.

Gli scenari sono aperti e molteplici. Si parla di spostare al Pignatelli tutte le sperimentazioni già in atto sul territorio nel settore della produzione e resa del mais e nella certificazione del seme di mais da parte dell'Ense6, istituto nazionale che sperimenta e certifica tutti i semi venduti in Italia. Un'altra prospettiva è quella di avviare la sperimentazione del sorgo zuccherino per la produzione di bioetanolo, con relativa distilleria ed infine, non poteva mancare l'aspetto più legato alla cittadinanza con la proposta di ospitare il Museo dell'agricoltura della Provincia di Torino, per richiamare la valenza didattica del luogo. Questo interessamento, nonché il pieno appoggio dei sindacati agricoli, potrebbe veramente sbloccare la situazione di "limbo" del Pignatelli, dando anche la possibilità di attingere alle risorse necessarie reperibili dai fondi regionali.

Relatori: Maria Adriana Giusti
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AP Rilievo architettonico
R Restauro > RD Tecniche del restauro
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1326
Capitoli:

INDICE

INTRODUZIONE: L'idea di un ecomuseo e di un orto botanico

CAP 1 INQUADRAMENTO STORICO

1.1 La riforma agraria in Italia tra 1800 e 1900

1.2 Il paesaggio agrario del 1900

CAP 2 IL PODERE PIGNATELLI

2.1 Il Pignatelli, un "Podere Modello " e la sua

importanza per le campagne piemontesi di

primo `900

2.2 La scuola di agraria: istituzione e gestione

2.3 Da cascina a scuola efficiente: trasformazione del

podere e del territorio circostante

CAP 3 PRIME IPOTESI DI VALORIZZAZIONE

3.1 Reti di ecomusei nella provincia di Torino e nel

territorio piemontese

3.2 Analisi comparativa dei progetti premiati

3.3 L'idea vincente per il "nuovo corso storico"

CAP 4 ANALISI DELLO STATO DI FATTO

4.1 La conformazione attuale dell'edificio

4.2 Analisi dei materiali, dei degradi e proposte di

intervento

4.2.1 Mattonetti

4.2.2 Selciato

4.2.3 Pietra di Luserna

4.2.4 Calce di Casale

4.2.5 Le malte e intonaci a base di calce di Casale

4.2.6 L'arice d'America

4.2.7 Specie Nord Americane

4.2.8 Rovere (quercus petrae)

4.2.9 Il cemento Portland

Analisi dei degradi (schede)

4.3 Il difficile rapporto con il fiume Po: sistemazione

delle sponde

CAP 5 LINEE GUIDA PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE

5.1 Compatibilità delle nuove funzioni e restauri dell'edificio

5.2 Sistemazioni dei percorsi esterni e fruibilità da parte delle persone con diversa abilità

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

- 1961, E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza Bari

- 1962, M. Pagella, L'evoluzione economica delle colline dell Astigiano, Feltrinelli, Milano

- 1976, M. Gutelman, Struttura e riforme nell'agricoltura, Mazzotta, Milano

- 1976, S. Jacini, I risultati dell'Inchiesta agraria. Relazione pubblicata negli Atti della Giunta per la Inchiesta agraria 1884, Einaudi, Torino.

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- 1980, A.A.V.V., Stato e agricoltura in Italia, 1945-1970, Editori Riuniti.

- 1981, P. Marocco, Podere Pignatelli Villafranca Piemonte -dalle origini ad oggi-, Documentazione Storica Amministrativa, a cura di Paolo Marocco, Scuola Grafica Salesiana, Torino.

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- 1984, V. Rapetti, Uomini, colline e vigneti in Piemonte da metà Ottocento agli Anni Trenta, Edizioni dell'Orso, Alessandria.

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Archivi

Archivio storico dell'Istituto "Podere Pignatelli" Fraz. Madonna degli Orti, Villafranca Piemonte.

- 1858 �1862, Tratto da "Vertenza ripari fiume Po. Con planimetria"

- 1879, "Progetto per ripari alla sponda sinistra de/fiume Po rimpetto agli stabili del Podere Pignatelli in Territorio di Villafranca Piemonte."

- 1914, 8 luglio, "Lavori di adattamento dei fabbricati attuali. Costruzione di nuovi locali civili, rustici e tettoie.

- 1921, 7 agosto, "Stalla per bovini � Concimaia e deposito paglia"

- 1924, 29 ottobre, "Contratto � Costruzione Silos per foraggio"

- 1927,17 gennaio, "Scrittura privata per costruzione di Silos per foraggio"

- 1930,14 settembre, "Scrittura di contratto a trattativa privata per costruzione portico avanti stalla"

- 1949,19 febbraio, "Pozzo di irrigazione"

- 1954,19 novembre, "Verbale di collaudo e liquidazione dei lavori eseguiti per arginatura."

- 1957,11 marzo, "Sistemazione concimaie"

- 1963, 2 ottobre, "Progetto per livellamento fienile e sua trasformazione in pollaio"

- 1970, Febbraio, "Sistemazione scuderia"

- 1977, 22 luglio, "Disposizione elevatore carico silos"

Riferimenti legislativi

Circolare n. 117 del 6 aprile 1972, Ministero della Pubblica Istruzione , Carta del restauro

D.M. 14 giugno 1989, n. 236, Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche(G. U., Suppl. ordinario n.145 del 23 giugno 1989)

Legge Regionale 17 aprile 1990, n. 28, Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po (G.U. - 3a Serie Speciale Regioni n. 40 del 13-10-1990)

Legge Regionale 14 marzo 1995, n. 31 Istituzione di Ecomusei del Piemonte,(G.U. - 3a Serie Speciale Regioni n. 39 del 30-09-1995)

D.P.R. 503/1996 Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici

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