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COMMUNAL HUBS: towards a new symbiosis between domesticity and production. Sovrapposizione spazio abitativo - spazio lavorativo, nuovi modi di coabitare gli spazi di lavoro. Grattacielo Rai, Torino. = COMMUNAL HUBS: towards a new symbiosis between domesticity and production. Overlapping working and domestic spaces: new ways of cohabiting the workplaces

Antonio Sciannamblo

COMMUNAL HUBS: towards a new symbiosis between domesticity and production. Sovrapposizione spazio abitativo - spazio lavorativo, nuovi modi di coabitare gli spazi di lavoro. Grattacielo Rai, Torino. = COMMUNAL HUBS: towards a new symbiosis between domesticity and production. Overlapping working and domestic spaces: new ways of cohabiting the workplaces.

Rel. Subhash Mukerjee, Marianna Nigra. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

Attraverso la ricerca svolta durante l’attività di tesi, vi è l’intento di esaminare le recenti connessioni spaziali tra gli ambienti domestici e gli ambienti di lavoro, considerando le contemporanee condizioni socioeconomiche, politiche e tecnologiche che hanno influenzato queste due realtà e la vita dell’uomo. Negli ultimi decenni, gli spazi di produzione e gli spazi di riproduzione risultano convergere prepotentemente verso un unico linguaggio architettonico. Gli ambienti di lavoro risultano assumere sempre più determinate caratteristiche tipiche degli ambienti domestici, zone ludiche, aree di riposo, cucine condivisibili, entrano ora a far parte del panorama lavorativo. Da una società precedentemente impostata sullo stampo Fordista, la nuova forza lavoro richiede una totale rivoluzione di questi ambienti in favore di una nuova concezione flessibile e polivalente degli spazi di produzione. In Europa e nella maggior parte del mondo, l’incremento esponenziale dei lavoratori freelancer e l’avvento di nuove micro corporazioni, ha decretato il declino del classico assetto lavorativo basato sulla tradizionale organizzazione di 9 ore lavorative su 5 giorni settimanali. Le nuove forme del lavoro indipendente, trascendono dalla consueta separazione tra vita private e vita lavorativa; consequenzialmente gli uffici di oggi, risultano essere una riproduzione dell’ambiente domestico tramite l’inserimento di funzioni ed arredi tipici degli ambienti di vita privata. Questo cambiamento dei luoghi della produzione verso panorami domestici, coincide però con la precarizzazione del lavoro contemporaneo, che coinvolge gran parte dei giovani imprenditori. L’instabilità economica che pervade le dinamiche di mercato delle nuove generazioni, ha portato la crescita di nuove figure professionali come freelancers, smart workers, giovani creativi etc… i quali tendono a ricreare il proprio ufficio privato all’interno delle proprie abitazioni, elevando ancora una volta l’essenza della casa come luogo in cui la produzione avviene. Inizia a smaterializzarsi l’idea dell’ambiente domestico come un ecosistema isolato dalle dinamiche del mondo esterno e del lavoro, perdendo il suo significato comune di rifugio. La contemporanea supremazia del lavoro “immateriale” implica una nuova concezione del ruolo dello spazio domestico, che con l’avvento della città moderna, ritorna ad essere epicentro di una nuova forma di produzione. Ad oggi, quale dimensione assume il panorama domestico? Quale risulta essere la natura del lavoro contemporaneo? Quali sono i nuovi attori che entrano in gioco all’interno delle nuove dinamiche della produzione? Come può l’architettura anticipare le nuove forme di vita e di lavoro? La proposta progettuale qui analizzata, prende come caso studio il Grattacielo Rai a Torino. Ex palazzo per uffici totalmente dismesso, si pone al centro di una nuova analisi spaziale degli ambienti di lavoro che si plasmano a seconda delle nuove esigenze della vita contemporanea. Il progetto ha l’intento di dimostrare come, la classica tipologia del palazzo per uffici sia andando sempre più scomparendo, e pone i suoi obiettivi nel evidenziare come sia possibile una nuova rifunzionalizzazione di tali spazi dismessi, creando una nuova simbiosi tra ambienti di lavoro e ambienti domestici, proponendo una possibile soluzione futura per il mondo mutevole dell’abitare e della produzione.

Relatori: Subhash Mukerjee, Marianna Nigra
Anno accademico: 2019/20
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 104
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Pontificia Universidad Catolica de Chile (CILE)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/13075
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