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Il paesaggio del Finalese: studio sulle zone rurali dell'entroterra ligure: il bacino idrografico del torrente Sciusa

Manuela Oberto

Il paesaggio del Finalese: studio sulle zone rurali dell'entroterra ligure: il bacino idrografico del torrente Sciusa.

Rel. Pompeo Fabbri. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2008

Abstract:

La Liguria e una regione caratterizzata da due componenti geografiche fondamentali: la montagna ed il mare'

II mare rappresenta, negli anni 60', '1;0 e '80, il fattore principale dello sviluppo economico - turistico. La valenza atomica assunta dalla fascia costiera porta;

le amministrazioni locali a considerare l'area litoranea come un'entità a sa stante, priva di legami con I'entroterra collinare e montano, trascurando che, in termini di risorse e stabilita, l'esistenza stessa del sistema rivierasco e strettamente connessa con il territorio retrostante.

Sovraffollamento e cementificazione delle zone costiere, in alcuni centri, raggiungono livelli non più sostenibili, mentre per converso, le zone più interne si spopolano rapidamente e, perdendo importanza nel contesto regionale, scontano emarginazione e sottosviluppo.

Negli ultimi decenni, il turismo ligure di tipo balneare non riesce a reggere il confronto con altre realtà presenti sui mercato, dove sono protagonisti i paesi esotici o altre aree del Mediterraneo ormai capaci di proposte altamente concorrenziali.

Con "aumento vertiginoso della mobilita la Liguria non e più vista come I'oasi climatica mite d'elezione per gli abitanti dell'Europa centrale e settentrionale. Così il segmento turistico qualitativamente ed economicamente più desiderabile viene progressivamente soppiantato da un turismo cultural mente sterile, molto superficiale, poco propenso alla spesa in loco dal pendolarismo delle famiglie legato al fenomeno deleterio della proliferazione di seconde e terze case, disabitate per gran parte dell'anno.

Le zone di fondo valle retro costiere di contatto coi centri urbani più privilegiate dal punta di vista pedo-climatico ed altimetrico subiscono una notevole pressione da parte di insediamenti non connessi all'agricoltura, spesso frutto di interventi edilizi speculativi legati alle attività industriali, commerciali, residenziali e turistiche.

Esemplificativo, al riguardo, il mutamento della tipologia di soggiorno, fino agli anni Settanta rappresentato da un turismo balneare di tipo familiare con soggiorni motto lunghi (spesso coincidenti con l�intera pausa estiva delle attività scolastiche) ed oggi sempre più limitato ai fine settimana come rapido tego verso il mare degli abitanti che popolano le grandi città padane e piemontesi.

A partire dagli anni '90, alla luce delle frequenti calamita naturali, come le alluvioni che, si susseguono con tempi di ritorno sempre ph) ridotti, non si pub più trascurare la funzione ecologica protettiva e stabilizzante del patrimonio forestale eco I'azione di presidio idrogeologico svolta dalle ormai sempre meno numerose comunità che popolano i borghi; rurali delle zone economicamente più svantaggiate. Sulla spinta delle iniziative internazionali per lo sviluppo sostenibile, la pianificazione territoriale si orienta ad assumere come obiettivo

prioritario il riequilibrio dell'assetto regionale, da attuarsi anche e soprattutto attraverso la rivalutazione dell'entroterra. Le zone interne rappresentano un polmone territoriale d'elevato valore ambientale, naturalistico, storico, paesaggistico, nonché un enorme potenziale culturale che va riconsiderato.

Possibili vie d'uscita e fonti di sviluppo (anche sotto lo stimolo degli obiettivi comunitari) s'intravedono in un recupero delle zone rurali quale perno per un possibile settore trainante dell'offerta turistica futura, in accordo con una gestione programmata delle risorse territoriali.

Relatori: Pompeo Fabbri
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GF Italia
U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1179
Capitoli:

CAPITOLO 1 - INVOLUZIONE DEGLI SPAZI RURALI

1.1 Origini del problema

1.1.1 Zone collinari e montane

1.2 II caso della Liguria: le disparita fra aree costiere ed interne

1.2.1 Origini, evoluzione e sfruttamento delle risorse forestali

1.2.2 II delicato equilibrio del territorio antropizzato nel XIX secolo

1.2.3 Degenerazione del habitat umana nel XX secolo

1.3 Inversioni di tendenza alle soglie del terzo millennio

1.3.1 Approfondimenti

1.3.1.1 Lo sviluppo sostenibile

1.3.1.2 L'evoluzione del concetto di tutela del paesaggio e pianificazione territoriale regionale

1.3.1.3 I Piani regionali di sviluppo rurale

CAPITOLO 2 - IL PAESAGGIO: METODOLOGIE D'INDAGINE

2.1 L'Ecologia del paesaggio

2.1.1 Origini e sviluppo teorico

2.1.2 Principi teorici generali

2.2 L'analisi fisiografica

2.2.1 II rilievo fisiografico

2.2.2 Categorie di descrittori fisiografici

2.3 II modello ecologico

2.3.1 struttura ecologica del sistema

2.3.2 Organizzazione gerarchica

2.3.3 Evoluzione e meta stabilità

2.3A Indici di controllo

2.3.4.1 Biopotenzialità territoriale: BTC

2.3.4..2 Dimensioni e forma delle macchie

2.3.4.3 Sviluppo delle fasce ecotonali

2.3.4.4 Diversità e ricchezza biologica

2.3.4..5 Eterogeneità e frammentazione

2.3.4.6 Indice di percolazione

CAPITOLO 3 - IL FINALESE

3.1 II comprensorio della Comunità Montana del Pollice

3.1.1 Aspetti climatici e morfologici

3.1.2 Storia dell'occupazione umana

3.1.2.1 Antiche vie di comunicazione

3.1.3 Struttura socio-economica e demografica - anni '90

3.1.3.1 Modello insediativo

3.1.3.2 Dinamica demografica

3.1.3.3 Struttura sociale

3.1.3.4 Struttura economica

CAPITOLO 4 - APPLICAZIONE DEL METODO: IL BACINO IDROGRAFICO DEL TORRENTE SCIUSA

4.1 Definizione e descrizione dell'ambito di studio

4.1.1 Inquadramento e confini

4.1.2 Caratteristiche fisiografiche.al1998

4.1.2.1 Individuazione dei tipi di paesaggio

4.2 Ricostruzioni storiche

4.2.1 Uso del suolo e Vegetazione da parcellare catastale napoleonico del 1815

4.2.2 Uso del suolo e Vegetazione da cartografia IGM del 1879

4.3 Trasformazioni del paesaggio: le tre soglie storiche a confronto

4.3.1 Calcolo dell� analisi critica degli indici di controllo

4.3.1.1 Evoluzione dal 1815a11998: BTCe indice strutturare

4.3.1.2 Diagnosi ambientale e tendenza evolutiva in assenza di interventi

4.4 strumenti di pianificazione vigenti

4A.1 Indirizzi generali e regimi normativi locali del Piano Territoriale di

Coordinamento Paesistico della Regione Liguria

A.2 Indicazioni del Piano Territoriale di Coordinamento della provincia di Savona

4A.3 Mosaico degli Strumenti Urbanistici Generali: comuni di Finale,Orco Feglino e Vezzi Portio

CAPITOLO 5 - PRO POST A DI PIANO PER IL RIASSETTO ECOLOGICO DEL TERRITORIO

5.1 Descrizione degli obiettivi

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