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Ospedalizzazione domiciliare. Il BIM come strumento polivalente di mediazione dal rilievo architettonico all'applicazione progettuale = Home hospitalization. B.I.M. as a multipurpose mediation tool from architectural survey to design application.

Mattia Bonelli

Ospedalizzazione domiciliare. Il BIM come strumento polivalente di mediazione dal rilievo architettonico all'applicazione progettuale = Home hospitalization. B.I.M. as a multipurpose mediation tool from architectural survey to design application.

Rel. Anna Osello, Antonia Teresa Spano'. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2019

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Abstract:

Oggi, più che mai, non è più possibile sottrarsi alla responsabilità di progettare, programmare e verificare servizi sostitutivi al tradizionale ricovero ospedaliero per la cura del paziente in condizione di fragilità. Fra le strutture adibite all’assistenza del paziente, che necessita di cure a lungo termine, alcune sono realtà consolidate; altre, come l’assistenza domiciliare, non sono ancora state sviluppate e preparate a sufficienza per garantire forme di assistenza continuative. Gli ospedali attuali sono pensati per le grandi “quantità”, solitamente sono ubicati in edifici di grande portata, ma dai quali si generano interventi rigidi, lenti, non finalizzati ai veri bisogni del paziente. Ne derivano gravi difficoltà per il paziente e per la sua famiglia, che sentendosi abbandonati ed incerti, fanno ricorso all’ospedalizzazione impropria come luogo di rassicurazione e protezione, pesando sull’intero processo organizzativo sanitario. L’enorme peso derivante dall’incremento della popolazione anziana, la progressiva riduzione della durata dei ricoveri ospedalieri e l’aumento dei ricoveri diurni definiti “day-hospital”, uniti allo sviluppo di una sensibilità più attenta agli aspetti qualitativi dell’assistenza ed alla necessità di razionalizzare e contenere la spesa sanitaria, hanno spinto, soprattutto negli ultimi anni, ad un radicale cambiamento delle strategie sanitarie, ponendo particolare attenzione allo sviluppo ed al rilancio dei progetti di cure a domicilio. Osservando il Piano Sanitario Nazionale del ‘98 e lo Schema di Piano Sanitario del 2002 si può già evincere la spinta verso tale mutamento, sottolineando l’importanza di un approccio sociale alla salute che valorizzi gli interventi domiciliari e territoriali al pari di quelli ospedalieri. Ciò potrà funzionare solo se verranno gestite efficacemente le risorse disponibili senza gravare sulla spesa sanitaria, se si riscontrerà una riduzione dei ricoveri non necessari, e se verrà predisposta una più adeguata personalizzazione dell’assistenza. Ciò porterà dunque anche ad un migliore funzionamento degli ospedali stessi, destinati ad assumere il ruolo di strutture dispensatrici solo di cure intensive e di prestazioni ad elevata complessità. Partendo da queste premesse e prendendo come riferimento il territorio regionale piemontese, si rende necessario avviare una profonda rielaborazione culturale ed organizzativa con lo sviluppo di una serie di interventi in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti, cercando di migliorarne la qualità della degenza. La tesi da me proposta vuole infatti analizzare ed applicare questi concetti ad un caso studio concreto nella periferia di Torino e confrontarlo con altre realtà simili, come ad esempio strutture di ricovero private, al fine di verificare in che modo l’architettura e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali possano muoversi in favore dell’ assistenza ai malati affetti da patologie trattabili a domicilio, mantenendoli il più possibile a casa loro, favorendo il recupero delle capacità motorie e supportando i loro familiari attraverso presidi medici ed ausili digitali utili a rendere meno gravoso il carico dell’assistenza. Un’ ulteriore obbiettivo di questa tesi è quello di sviluppare e identificare le giuste strategie da adottare nella restituzione della nuvola di punti e nella progettazione all’interno di strutture sanitarie storiche, tramite l’utilizzo di programmi B.I.M. Nello specifico verrà utilizzato il software Revit.

Relatori: Anna Osello, Antonia Teresa Spano'
Anno accademico: 2018/19
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 180
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/10092
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