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Scenari di trasformazione per corso Marche a Torino

Deianira Maria Napoli

Scenari di trasformazione per corso Marche a Torino.

Rel. Massimo Crotti, Anna Moretti, Marco Bassani, Giovanni Ferrero. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale), 2007

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il lavoro di ricerca all'interno del quale si colloca questa tesi di laurea ruota intorno alla definizione dell'asse viario di Corso Marche bretella nord-sud per la città di Torino - tema attualmente tornato all'attenzione dell'opinione pubblica, soprattutto in relazione all'ipotesi di progetto TAV. Il tema della definizione di un asse infrastrutturale con direttrice nordsud per Torino e per la sua intera area metropolitana, infatti, non è nuovo nella storia recente delle trasformazioni locali.

La definizione del nuovo assetto di Corso Marche - inteso non solo come via di scorrimento per treni e auto ma come nuova occasione per ridisegnare una parte della periferia ovest - ha assunto, recentemente, un carattere di assoluta centralità nel panorama del dibattito tecnico-politico di Regione Piemonte e Provincia di Torino.

La rilevanza di tale progetto è passata dapprima attraverso la firma del Protocollo d'Intesa - 18 luglio 2005 - primo atto della procedura che dovrebbe condurre alla realizzazione dell'opera, e, successivamente, attraverso l'assegnazione alla Gregotti Associati dell'incarico per lo studio di un piano di riorganizzazione urbanistica della periferia compresa tra Torino, Collegno, Grugliasco e Venaria. Il punto di partenza dello sviluppo del nostro lavoro di tesi è rappresentato proprio dal Protocollo d'Intesa e dalla presa di coscienza del trovarsi ad assistere alle prime mosse di un rilevante progetto di ridisegno urbanistico ed insediativo di un ampio corridoio territoriale. Nell'importanza e nella valenza strategica di tale tema risiede, però, anche la sua complessità e la difficoltà oggettiva di comprendere appieno le dinamiche che innescano e sostengono un processo di tale portata. Il progressivo avvicinamento al tema ci ha permesso di evidenziare le criticità ed i principali ostacoli che hanno impedito lo sviluppo progettuale e la concretizzazione del disegno pianificatorio del Corso Marche, pur appresentando un'iniziativa di assoluto interesse. La previsione del nuovo asse stradale isale, infatti, già al Piano Regolatore Generale del 1959 del Comune di Torino ed è sempre tata in seguito confermata. Inoltre, già nel corso dei primi studi per il piano regolatore dei primi anni'80 la città identificava l'asse di Corso Marche come asta di riequilibrio etropolitano per le funzioni terziario-produttive di livello superiore. Ad oggi il corridoio di Corso Marche rappresenta un progetto indispensabile per l'esigenza di realizzare anche un nuovo raccordo erroviario, al fine di assicurare alla nuova linea A.C. un livello di servizio soddisfacente. In particolare, il Protocollo d'Intesa si propone l'obiettivo di attuare un complesso di opere pubbliche nel campo della mobilità ed un progetto di ridisegno territoriale, con la possibilità di ricevere la spinta decisiva proprio dalla nuova esigenza ferroviaria ed attuabile attraverso l'insediamento di nuove attività. L'asse infrastrutturale assumerebbe, nell'accordo stipulato tra la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, i Comuni di Torino, Collegno, Grugliasco e Venaria Reale, il carattere di tratto autostradale, con valenza di corda di collegamento dell'arco tangenziale esistente. «L'opera e finalizzata: alla riduzione della lunghezza dell'itinerario da percorrersi da parte di chi, provenendo dall'esterno, intenda aggirare la conurbazione torinese; alla distribuzione dei consistenti volumi di traffico veicolare da/per la zona ovest della città dell'area metropolitana, tramite uno o due svincoli opportunamente collocati rispetto ai umerosi assi stradali con andamento ortogonale est-ovest che incrociano il corridoio stesso; ad accrescere la capacità della rete stradale al servizio del Polo Logistico di Torino sud.

L'intervento ha dunque lo scopo di ridurre Ia distanze tra la tangenziale nord e quella sud, diminuendo la pressione del traffico su entrambe nelle loro parti più esterne e congestionate (realizzando, in pratica, per esse la quinta e la sesta corsia, essendo I'apertura della quarta gia nei programmi).»

In tal senso, questa tesi intende proporre una soluzione alternativa rispetto alla natura di rattere autostradale contemplata nel Protocollo d'Intesa, le cui motivazioni verranno in seguito esposte. Parallelamente al segmento autostradale è prevista inoltre la realizzazione di un viale urbano, presumibilmente sovrapposto ad esso e raccordato col sistema stradale esistente, con l'obiettivo di costituire il supporto ai nuovi insediamenti e di ricucire il tessuto urbano attraversato, attualmente piuttosto frammentato ed incoerente. Il progetto si pone, dunque, l'obiettivo principale di aprire nuove prospettive di sviluppo per l'intera area metropolitana torinese, nel rispetto dell'elevata valenza ambientale delle aree agricole periurbane esistenti. Tale strategia richiede una progettazione urbanistico-territoriale di alto livello, in grado di individuare un insieme di funzioni insediabili secondo un disegno di organizzazione spaziale, anche finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico e alla salvaguardia dei valori ambientali. Il Protocollo d'Intesa rimanda la definizione del disegno delle tre opere (il raccordo ferroviario, il tratto autostradale, il viale urbano) ad una fase successiva di sviluppo della progettazione, pur fornendo indicazioni sulla necessità che le citate opere debbano risultare oggetto di uno studio unitario e di una esecuzione concertata. Attualmente, il tema della progettazione di strade in ambito urbano non è, in generale, correttamente risolto in quanto affrontato esclusivamente da un punto di vista architettonico; d'altra parte, la progettazione di strade urbane o extraurbane ad alta capacità di traffico viene frequentemente affrontata come un problema di natura esclusivamente ingegneristica. Questa tesi propone un approccio innovativo nei confronti della progettazione stradale, coerente con la normativa stradale da una parte sotto la guida del prof.Bassani e attenta alle problematiche di carattere urbanistico legate all'inserimento di un nuovo asse infrastrutturale in un contesto urbano con il prezioso supporto del prof.Crotti, del prof.Ferrero, della prof. Moretti. Il 2° Piano Strategico afferma che il «progetto di Corso Marche assume potenzialmente i caratteri della grande intelaiatura territoriale e costituisce l'occasione per il ripensamento complessivo delle funzioni e delle relazioni tra i corridoi, i poli e le reti nell'area, in modo da associare agli obiettivi infrastrutturali riflessioni circa le forme di sviluppo edilizio e gli scenari urbani progettando quindi non un'asta, ma una trama integrata di insediamento, infrastrutture e paesaggio».

L'obiettivo è quello di fornire una soluzione infrastrutturale innovativa, unita alla rappresentazione di alcuni possibili scenari di trasformazione delle aree coinvolte nel progetto. Tutte le proposte progettuali si situano, dunque, all'interno di un complesso lavoro di esplorazione territoriale, volta a individuare le potenzialità delle aree interessate. Le scelte adottate non intendono assumere chiaramente - il ruolo di soluzioni oggettivamente valide, quanto piuttosto quello di possibili scenari di trasformazione del territorio studiato.

Relatori: Massimo Crotti, Anna Moretti, Marco Bassani, Giovanni Ferrero
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AN Opere di ingegneria civile, trasporti, comunicazioni
A Architettura > AO Progettazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Progettazione Urbana E Territoriale)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: I Facoltà di Architettura - Politecnico di Torino, Dip. di Architettura e Pianificazione - Politecnico di Milano
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1004
Capitoli:

INTRODUZIONE

_INTRODUZIONE_obiettivi della ricerca

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

_CORSO MARCHE_il territorio come infrastruttura di contesto

_LA VIABILITA' TORINESE_cenni storici

_ GLI STRUMENTI URBANISTICI_breve analisi

IL PROGETTO INFRASTRUTTURALE approfondimento crtitico-teorico:

LO SPAZIO APERTO_definizioni, caratteri, materiali

LO SPAZIO APERTO definizioni, caratteri, materiali

L'ARCHITETTURA DELLO SPAZIO APERTO

_DAL PROGETTO DI SUOLO AL PROGETTO DI PAESAGGIO

_QUALITA URBANA

_MATERIALI SEMPLICI, MATERIALI COMPLESSI

I MATERIALI DELLO SPAZIO APERTO

_STRADE, PIAZZE, PARCHEGGI casi studio

_Gran Via de les corts catalanes

_Barcelona_Arriola&Fiol

_Exchange Square_Manchester

_Martha Schwartz

_Parcheggio per un edificio residenziale

_Berlino

_TOPOTEK1

_PARCHI, GIARDINI, AREE VERDI casi studio

_Parque central de Nou Barris

_Barcelona

_Arriola&Fiol

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