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La Certosa di Montebenedetto: conoscenza e conservazione

Simone Sacchi

La Certosa di Montebenedetto: conoscenza e conservazione.

Rel. Maria Ida Cametti. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2007

Abstract:

La Certosa di Montebenedetto è situata in Val di Susa nel territorio del Comune di Villarfocchiardo a quota 1220 m. Essa ospito i monaci certosini dalla fondazione alla fine del XII sec. fino al 1498, anno in cui l'abbandonarono per recarsi nelle celle già esistenti a Banda e poi spostarsi definitivamente a Collegno.

A Montebenedetto troviamo anche una grangia (antica cascina gestita dai monaci), la correria (monastero dei conversi).

Nel 1457 ci fu una disastrosa alluvione che distrusse interamente il Cellario e la Segheria della correria mentre della chiesa rimangono solo più due muri fortemente inc1inati.

La stessa alluvione distrusse completamente il cellario della Certosa Maggiore, che correva lungo i due lati del chiostro maggiore più prossimi al torrente, e il refettorio dove i monaci oltre che mangiare potevano concedersi qualche parola, spezzando il silenzio obbligatorio della settimana. Lo stesso straripamento distrusse anche la parte a SUD della chiesa e cioè la sala capitolare (di cui si vedono ancora le tracce dell'ammorsamento sul muro della chiesa) e l'ambiente vicino.

Gli altri edifici componenti l' agglomerato superiore sono la casa del Priore, unica abitazione con parti decorative come la finestra con bifora, che chiude il cortile di fronte alla chiesa verso SUD e la manica ad OVEST fortemente stratificata durante i secoli.

In questa manica, verso NORD, si leggono ancora oggi molto bene i segni delle due arcate del portico dell'antico ingresso poi murate per inserire nel volume una volta a botte. Proseguendo in questa manica troviamo il dormitorio dei conversi con volte a vela a pianta quadrata ed un ambiente destinato al ricovero attrezzi aperto caratterizzato da due grandi arcate a tutta altezza.

I1 complesso sorge su un terreno di derivazione glaciale: e molto incoerente e disomogeneo con versati franosi, con conseguenti cedimenti nel terreno che sono la principale causa dei dissesti nelle murature: 10 si legge chiaramente grazie all'andamento delle lesioni presenti.

Dopo un attento rilievo dei vari edifici che compongono il monastero, si e proceduto ad una mappatura delle lesioni accompagnata dalla lettura del degrado del materiale.

In base ai risultati delle analisi dello stato di fatto si sono fatte le ipotesi di consolidamento. Poiché il problema più importante e risultato quello dei cedimenti fondali dovuti alle caratteristiche franose del terreno di fondazione, l'intervento principale ipotizzato e stato quello di un consolidamento della stessa mediante l'uso di micropali.

Relatori: Maria Ida Cametti
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AS Storia dell'Architettura
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/975
Capitoli:

cap. 1 Inquadramento geologico e territoriale

1.1 Il territorio

1.2 Il sito della Certosa

1.3 La Certosa

cap. 2 La Valle di Susa

2.1 Cenni storici della Valle di Susa

2.2 L'arrivo dei certosini

2.3 Le regole dell'ordine

2.4 Composizione dei monasteri

2.5 Organizzazione economica delle certose

2.6 L'architettura delle certose

2.6.1 La casa alta

2.6.2 La chiesa

2.6.3 I chiostri

2.6.4 Le celle dei monaci

2.6.5 La sala capitolare

2.6.6 La sacrestia

2.6.7 La biblioteca e l'archivio

2.6.8 I1 dormitorio dei conversi

2.6.9 I1 Refettorio e la Cucina

2.6.10 La Casa Bassa o Correria

cap. 3 La certosa di Montebenedetto: nascita, vita e morte.

3.1 Documenti d' archivio

3.1.1 La fondazione

3.2 L' economia

3.2.1 L'economia del monastero di Montebenedetto

3.2.2 Le grange.

3.3 Controversie con gli ordini monastici vicini e le comunità montane

3.4 La gestione del monastero certosino

3.5 La trascrizione dei testi sacri e la cultura

3.6 I cambiamenti nella gestione e nel rapporto col vicinato nei secoli XIV - XV

3.7 La decadenza e l'abbandono della certosa

cap. 4 Aspetti architettonici della certosa.

4.1 Stratificazione storica

4.1.1 Segni sulla chiesa

4.1.2 Il refettorio

4.1.3 Identificazione dell' edificio addossato alla chiesa

4.1.4 Il Dormitorium e antico ingresso

4.1.5 La casa del priore

4.1.6 Tavole di sintesi

4.2. Descrizione del complesso

4.2.1 La chiesa

4.2.2 Il cellario

4.2.3 La manica OVEST

4.2.4 La casa del priore

4.2.5 I locali sul lato destro della chiesa.

cap. 5 Analisi dello stato di fatto per una ipotesi di consolidamento.

5.1 Stato attuale deg1i edifici

5.1.1 La Corriera

5.1.2 La chiesa

5.1.3 Il cellario e i1 grande chiostro

5.1.4 L' edificio addossato alla chiesa e i1 refettorio

5.1.5 La casa del priore

5.1.6 La manica OVEST

cap. 6 Rilievo.

6.1 Metodologia del rilievo geometrico

6.1.1 Rilievo geometrico planimetria

6.1.2 Rilievo geometrico pianta piano terra

6.1.3 Rilievo geometrico pianta piano primo

6.1.4 Rilievo geometrico pianta dei tetti

6.1.5 Rilievo geometrico sezioni AA BB

6.1.6 Rilievo geometrico sezioni CC DD

6.1.7 Rilievo geometrico sezioni EE FF

6.1.8 Rilievo geometrico sezioni GG HH

6.1.9 Rilievo geometrico prospetti SUD e OVEST

6.1.10 Rilievo geometrico prospetti NORD e ES

6.1.11 Rilievo geometrico prospetti interni verso EST e OVEST

6.2 Metodo1ogia del rilievo dei dissesti e del degrado

6.2.1 Rilievo dei dissesti e del degrado planimetria

6.2.2 Rilievo dei dissesti e del degrado pianta piano terra

6.2.3 Rilievo dei dissesti e del degrado pianta piano primo

6.2.4 Rilievo dei dissesti e del degrado pianta dei tetti

6.2.5 Rilievo dei dissesti e del degrado sezioni AA BB

6.2.6 Rilievo dei dissesti e del degrado sezioni CC DD

6.2.7 Rilievo dei dissesti e del degrado sezioni EE FF

6.2.8 Rilievo dei dissesti e del degrado sezioni GG HH

6.2.9 Rilievo dei dissesti e del degrado prospetti SUD e OVEST

6.2.10 Rilievo dei dissesti e del degrado prospetti NORD e EST

6.2.11 Rilievo dei dissesti e del degrado prospetti interni verso EST e OVEST

cap. 7 Analisi statica.

7.1 Ri1ievo geometrico

7.2 Sezione di verifica l in assenza di carichi variabili (neve)

7.2.1 Verifica statica della capriata.

7.2.2 Analisi dei carichi del solaio sotto la capriata (utile per i1 calcolo della risultante sulle fondazioni)

7.2.3 Statica deg1i archi: verifica della volta al piano terra.

7.2.4 Verifica della muratura: caso senza carichi accidentali

7.2.5 Verifica statica della capriata: caso con carichi

7.2.6 Verifica della muratura

7.3 Considerazioni sulle azioni sismiche

7.4 Sezione di verifica l

7.4.1 Verifica statica della copertura: con carichi variabili (neve)

7.4.2 Verifica della muratura

7.4.3 Verifica statica della copertura

7.4.4 Verifica della muratura

cap. 8 Ipotesi di consolidamento.

8.1 Le fondazioni

8.1.1 Consolidamento delle fondazioni

8.1.2 Consolidamento dei muri

8.1.3 Consolidamento dei solai

8.1.4 Consolidamento delle travi del tetto

cap. 9 Allegati normativi.

9.1 Ordinanza ministeriale 3274

9.2 Testo unico sulle costruzioni: parti riguardanti sisma, carico neve e muratura

Bibliografia:

AUTORI VARI, Guida alla Certosa di Monte Benedetto e al parco dell�Orsiera-Rocciavré, ed. CDA, Torino 1995.

FEDERICA TURCO & MICHELA FAVRO Certosini in Val di Susa: strutture conventuali

ed economiche da Losa ad Avigliana, XII-XVII secolo, Tesi di laurea, Rel. Claudia Bonardi, Torino 1998/99.

CARLO VALDAMERI Il computo del tempo, in http://www.duepassinelmistero.com

GRUPPO CARTUSIA Comune di Villarfocchiardo, Torino in http://www.geocities.com/cartusia/S 8 001 sito 1.html

SILVIA CHIABERTO (a cura di) Certose di montagna Certose di pianura contesti territoriali e sviluppo monastico, atti del convegno del 13/16 luglio 2000, ed. Melli, Villarfocchiardo, 2000

ANDREA CATTANEO Certosa di Montebenedetto storia di lavori, ed. A.Tavan & R.Pierantoni, Avigliana (TO) 1996.

GIUSEPPE CIGNI Il consolidamento murario Tecniche di intervento, Edizioni Kappa, Roma 1978.

S. DI PASQUALE - C. MESSINA - L. P AOLINI - B. FURIOZZI Costruzioni 2, Ed. Le Monnier, Firenze 2002.

LUCA D' ACCI Sul principio dei lavori virtuali, Ed. Celid, Torino 2002.

GIUSEPPE TOSTI Salviamo il salvabile, Ed. Celid, Saluzzo 1997.

ALBERTO CARPINTERI Scienza delle costruzioni Vol.I, Ed. Pitagora, Bologna 1995.

ALBERTO CARPINTERI Scienza delle costruzioni Vol.II, Ed. Pitagora, Bologna 1993.

NORMATIVE

Testo Unico" norme tecniche per le costruzioni" del 30 marzo 2005

Mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale Con riferimento a ordinanza PCM del

28 aprile 2006 n.35l9

Circolare ministeriale 4 luglio 1996 n. 156 "Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi" di cui al decreto ministeriale 16 gennaio 1996"

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