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I musei ecclesistico religiosi: un nuovo allestimento per il Museo di vita contadina dell'800 al Colle Don Bosco

Monica Cavoto

I musei ecclesistico religiosi: un nuovo allestimento per il Museo di vita contadina dell'800 al Colle Don Bosco.

Rel. Valeria Minucciani. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2006

Abstract:

Il lavoro presenta il progetto del nuovo allestimento per il Museo di vita contadina dell'BOO al Colle Don Bosco. L'idea di iniziare questo studio è nata da una sensazione di disagio che ho provato durante una visita al museo; l'impressione che ho avuto è stata di trovarmi davanti ad una raccolta di oggetti che per una serie di motivi, trasmettevano ben poche sensazioni.

Il Museo contadino fa parte dei Musei Ecclesiastico Religiosi (scoperti di recente), più per il luogo in cui si trova, che per il valore spirituale degli oggetti. Per questo ho cercato di valorizzare di più questo aspetto attraverso una "selezione" degli oggetti cercando un nesso tra religione, lavoro e oggetto stesso.

Il percorso di studio si divide in tre fasi; la prima comprende la raccolta di informazioni riguardanti i Musei Ecclesiastico Religiosi in generale, citandone anche alcuni esempi. La seconda fase, più specifica, prevede uno studio del Museo di Vita Contadina dell'BOO al Colle Don Bosco, partendo col descrivere le caratteristiche geografiche del territorio in cui è inserito, per passare poi al "contenitore" museo cercando di cogliere gli aspetti critici analizzando la collezione esistente, cercando di trarre da essa le informazioni più significative al fine di progetto.

La terza fase è quella di progetto, che risulta essere differente dall'esistente non solo per le caratteristiche dell'allestimento, ma soprattutto per i concetti base su cui è incentrata la progettazione degli ambienti.

Si è cercato di mettere in primo piano l'importanza del lavoro sul terreno, la vita del popolo, fatta di i costumi, tradizioni e religiosità.

Il nuovo allestimento prevede un percorso articolato e obbligato con una sola possibilità di interrompere la visita.

Il percorso si compie attraverso dei pannelli, vetrine e piedistalli che accolgono gli oggetti e separano le singole sezioni. A seconda del tema questi assumono posizione, colore e luci differenti. Ad accogliere il visitatore una piccola zona di ingresso, sul Iato sinistro un pannello accoglie la figura di San Giovanni Bosco e ne riporta scritte alcune parole del suo pensiero.

Proseguendo la visita si incontra il primo settore di opere, a sua volta diviso in tre categorie; la prima ha come tema l'abbigliamento, il lavoro domestico riferito alla cucina e oggetti di fattura manuale. Il secondo settore ospita le quattro stagioni dell'anno, l'ambiente risulta più chiuso e maggiormente articolato. La prima stagione che si incontra è l'autunno; vengono descritte attraverso oggetti e immagini, l'aratura dei campi, la semina e la vendemmia. In questa stagione si

festeggiava la ricorrenza di tutti i Santi. la seconda stagione è l'inverno; una zona più chiusa rappresenta la stalla che era l'ambiente dove le famiglie si riunivano, per scaldarsi con gli animali, recitare le preghiere della sera, raccontare e ascoltare storie e leggende. In molte occasioni la donne filavano o rammendavano, gli uomini facevano lavori di riparazione dei loro attrezzi, confezionavano ceste e impagliavano sedie, i bambini ascoltavano i racconti dei grandi. la terza stagione è la primavera; sono rappresentati i lavori di potatura, eseguita per lo più da uomini esperti, e il bucato sull'aia. AI centro della sezione racchiuso da due pannelli la ricostruzione del Carnevale, caratterizzato da riti propiziatori, segnava il trapasso tra il vecchio e il nuovo anno agrario, simboleggiato nel contrasto tra inverno e primavera. La quarta e ultima stagione è l'estate;

l'ambiente è caratterizzato da un ampio spazio aperto dove gli oggetti esposti sono la scenografia dell'ambiente stesso. Si tratta per lo più macchinari agricoli che servivano per la lavorazione del grano e del granoturco.

Sui pannelli descritta in breve la rappresentazione della sagra di paese, nella quale si festeggiava con ricche processioni la Madonna. L'ultima sezione è quella fotografica; una zona meno impegnativa dove il visitatore può godere di una serie di immagini che rievocano i momenti della vita contadina.

AI termine della sezione sono posizionate delle postazioni interattive, date a disposizione dell'utente per chiarimenti e approfondimenti sull'intera collezione. Sull'ultima ala dei pannelli una breve introduzione descrittiva del successivo percorso di visita, riguarda i piani superiori con la ricostruzione di alcuni ambienti di una tipica casa contadina. Gli ambienti risultano invariati rispetto ai precedenti.

Relatori: Valeria Minucciani
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/853
Capitoli:

INTRODUZIONE

CAPITOLO 1: MUSEI ECCLESIASTICI

1.1 Considerazioni generali

1.2 L'etnografia

CAPITOLO 2: ALCUNI ESEMPI DI MUSEI ECCLESIASTICI

2.1 Museo storico Valdese, Torre Pellice

2.2 Il Museo d'Arte e Storia antica ebraica, Casale Monferrato

2.3 Il Museo arti e mestieri di un tempo, Cisterna

CAPITOLO 3: INQUADRAMENTO TERRITORIALE

3.1 Castelnuovo d'Asti

3.2. Storia di Castelnuovo

3.2 Il Colle Don Bosco

CAPITOLO 4: IL MUSEO DI VITA CONTADINA DELL''800 AL COLLE

DON BOSCO

4.1 La cultura contadina

4.2 La festa in campagna

4.3 Storia del Museo

4.4 Iniziative del Museo

4.5 La collezione

4.6 L'organizzazione interna

CAPITOLO 5: IL PROGETTO

5.1 Finalità del progetto

5.2 La nuova collezione

5.3 Il percorso di visita

CAPITOLO 6: GLI ELEMENTI DI ARREDO

6.1 Il pannello

6.2 La pavimentazione

6.3 L'illuminazione

Bibliografia:

TESTI:

V. MINUCCIANI, Musei fra immanenza etrascendenza, Edizioni Lybra Immagine, Milano, 2005.

M .C. RUGGIERI TRICOLI, I Fantasmi e le cose, Edizioni Lybra Immagine, Milano 2000.

M.C. RUGGIERI TRICOLI, M.D. VACIRCA, L'idea di museo. Archetipi della comunicazione museale nel mondo antico, Edizioni Lybra Immagine, Milano.

M. MAGGI, Ecomusei. Guida europea, Allemandi, Torino, 2002.

A. ASSERENTE, Ecomusei e paesaggi: esperienze, progetti e ricerche per la cultura materiale, a cura di Alessandro Massarente e Chiara Ronchetta, Lybra Immagine, Milano, 2004.

G. GIANNASSO, Storie 'd me nona, patrocinio Comune di Castelnuovo, 1995.

N. CERRATO , Don Bosco e il suo mondo, collana spirito e vita, LAS, Roma, 1994.

G.L. BRAVO, Feste, masche, contadini. Racconto storico-etnografico sul basso Piemonte, Carocci Editore, 2005.

G.L. BRAVO, I musei del mondo contadino in Piemonte. Torino, Regione Piemonte, 1978.

P. GRIMALDI, I musei contadini: una memoria per i beni culturali, L'Arciere, Cuneo, 1992.

P. SCHEUERMEIER, II lavoro dei contadini, vol.1,2, Longanesi & C, Milano, 1956.

C. S. BERTUGLIA, [I museo tra reale e virtuale, Editori Riuniti, Roma, 1999.

P. C. PELLEGRINI, Allestimenti museali, Federico Motta Editore, Milano, 2003.

M. FALSITTA, Allestimenti, eventi, fiere, mostre, Federico Motta Editore, Milano, 2003.

A. FORTI, Orientamenti di museografia, Firenze Pontecorboli, 1998.

C. PRETE, Aperto al pubblico, Edifirenze, Firenze, 1998.

TESI DI LAUREA:

A. FARDIN, A.TRAMBOTTO, Un progetto per le terre d'acqua: la stazione idrometrica di Santhià, Rel. Valeria Minucciani, Corro Ombretta Bertolo, Dicembre 2004.

R.OTTAVIANO, M. RIZZO, Museo etnografico in alta Langa, Rel. Valeria Minucciani, Marzo 2005.

SITI INTERNET:

http://www.A.M.E.I.it

http://www.mastroiannidesign.it/index.htm

http://www.colledonbosco.it/italiano/home.htm

http://www.valsesiascuole.it/crosior/1_vercellese/campagne_700.htm

http://www.mutac.org/italiano/museo/aratura.html

http://www.racine.ra.it/russi/vitacontadina.htm

http://musei-it.net

http://ilmonferrato.info/bs/cstndb/cstndbl.htm

http://www. wikipedia .org

http://www.effebiemmesrl.it

http://www.granitifiandre.it

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