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Villa Catena De Laurentiis a Poli. Memorie di una tenuta nell'Agro Romano, tra cinema, storia e paesaggio

Maria Grazia Longo, Regina Martinazzi

Villa Catena De Laurentiis a Poli. Memorie di una tenuta nell'Agro Romano, tra cinema, storia e paesaggio.

Rel. Carla Bartolozzi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2018

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Abstract:

Villa Catena a Poli, lontana solo pochi chilometri da Roma, si configura come un punto d'incontro tra la realtà urbana e quello straordinario itineriario storico-artistico che

caratterizza la campagna romana, impreziosita dalle più antiche dimore aristocratiche. La

Villa è circondata da un parco di circa 80 ettari, il cui bordo sorge su di un naturale basamento di roccia. Gli edifici più importanti del complesso sono la Villa Catena o

o "Palazzina", che rappresenta l'elemento caratterizzante di tutto l'insieme; il "Palazzo del Papa" detto anche Casino Torlonia o le case Gemelle, destinate a scuderie, rimesse per il fieno, abitazione per i guardiani del granaio e costruite pe preparare l'accesso al palazzo del pontefice. A questo insieme di edifici si associa il "Palazzo dei Cardinali" o "Casilina", staccato rispetto all'asse che unisce gli altri edifici e la chiesa di Santa Croce, mai terminata.

Giunta a noi in gran parte degradata dal tempo e dagli eventi, il complesso di Villa Catena rappresenta uno dei contenitori storici più significativi della campagna romana. Fu realizzata come villa extraurbana da Torquato Conti della famiglia Farnese verso la fine del 1500, come nelle consuetudini delle famiglie nobil idell'epoca. Con l'estinzione dei Conti, la Villa passò in eredità alla famiglia Sforza Cesarini. L'intera proprietà fu poi

venduta ai Torlonia e nel 1945 al produttore cinematografico Dino de Laurentiis e alla moglie e attrice Silvana Mangano, che la usarono come dimora, set cinematografico e salotto culturale. Oggi Villa Catena, in evidente stato di abbandono e degrado, è proprietà

della società Villa Catena S.r.l. che non pare interessata al recupero e alla valorizzazione del bene.

Il nostro progetto prevede una riorganizzazione complessiva del parco nel rispetto di ciò che Villa Catena fu e dei vincoli paesaggistici che il parco impone e mira alla

valorizzazione e alla riqualificazione dell'intera area come punto di raccordo tra il verde e il costruito. La riqualificazione del complesso ha previsto la sua suddivisione in tre macroaree: turistico-ricettiva, agricolo-didattica e cinematografica.

La strategia generale si è rivolta alla conservazione delle preesistenze, nel tentativo di accostare i nuovi interventi di progetto all'antico, senza provocare dissonanza di forma e materia, cercando di ripristinare ed esaltare le testimonianze storiche. Nello specifico ci siamo occupate di Villa Catena, assegnandole il ruolo principale di Villa Catena CineApartments, attorno alla quale orbitano tutte le altre attività del parco. L'intento è quello di sottolineare un periodo importante che ha caratterizzato Villa Catena, cioè quella sotto la proprietà di Dino De Laurentiis e Silvana Mangano. Per questo motivo gli ambienti

interni evocano quelli di una casa, dall'ampio salotto del piano terra, alle suite che mantengono le divisioni delle camere originali dei due proprietari.

L'intervento non si è limitato alla rivalutazione delle singole parti, ma alla valorizzazione e riqualificazione dell'intera a rea come punto di raccordo fra il verde ed il costruito: la villa ed il parco sono elementi indissolubili, determinanti dell'insieme. La nostra consapevolezza è che un grande potenziale è contenuto nella reinterpretazione di quei luoghi dimenticati, gangli vitali di una civiltà che può essere ancora vissuta.

L'obiettivo è quell odi avviare un "circolo virtuoso" in grado di arricchire l'offerta e promuovere la cultura affinché tutti possano godere della bellezza di questo angolo di Lazio, porre le condizioni per migliorare la fruibilità del sito, dare un contributo decisivo al miglioramento dell'ambiente, recuperando l'utilizzo di un patrimonio storico e architettonico che verrà valorizzato anche economicamente. In pratica, il recupero e la rivalutazione di villa e parco, entrambi di grande valore storico-culturale, ha previsto la restituzione agli

stessi del loro ruolo nevralgico in termini di aggregazione sociale, rinascita culturale, sviluppo economico e turistico.

Per ulteriori informazioni contattare:

Maria Grazia Longo, mariagrazia.longo@hotmail.com

Regina Martinazzi, regina.martinazzi@hotmail.it

Relatori: Carla Bartolozzi
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 102
Soggetti: A Architettura > AB Architettura degli interni
A Architettura > AC Arredamento
A Architettura > AH Edifici e attrezzature per l'abitazione
A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Ente in cotutela: Politechnika Warszawska (POLONIA)
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/8318
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