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Sperimentazione di strumenti e metodi per l'Integrative Design = Experimentation of tools and methods for Integrative Design

Luca Costantino

Sperimentazione di strumenti e metodi per l'Integrative Design = Experimentation of tools and methods for Integrative Design.

Rel. Enrico Fabrizio, Marco Filippi, Elisa Sirombo, Rachele Michinelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2018

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Abstract:

Il rapido processo di evoluzione tecnologica odierna, unito alla necessità di coordinare le molteplici componenti che caratterizzano il progetto all'interno delle sue diverse fasi e all'esigenza di contenere i costi, in termini sia economici che di impatto ambientale, comporta la necessità di individuare processi di collaborazione, all'interno della progettazione, più efficienti che si traducano in una maggiore velocità d’esecuzione delle opere oltre che in una qualità incrementata.L’ambiente antropizzato contemporaneo viene troppo spesso realizzato in opposizione ai cicli delle risorse naturali, causando squilibri ambientali che rendono via via più fragili le interazioni con i sistemi ambientali. In questo ambito si ritiene particolarmente colpevole la produzione edilizia la quale è, a diversi livelli, largamente partecipe di queste condizioni di squilibrio, a partire dalla materia prima, per giungere alla gestione e demolizione del manufatto edilizio ed il relativo smaltimento. Da questo assunto prende corpo la presente ricerca, attraverso la quale si tenta di analizzare una nuova metodologia operativa. La cultura operativa dell’lntegrative Design Process, la cui teoria si è sviluppata negli Stati Uniti a partire dagli anni '90, si e diffusa negli ultimi vent'anni in tutto il mondo. Essa si basa sulla considerazione dell'intero progetto come un organismo, pertanto analizzato nel suo insieme fin dalle fasi preliminari ed accompagnato fino alla realizzazione finale.Nell’IDP la tematica energetica e quella del benessere degli occupanti sono considerati aspetti da trattare nell'ambito progettuale già in fase di partenza, al fine di ispirare le principali decisioni progettuali e fornire dei continui feedback al gruppo di lavoro. Un progetto energicamente efficiente deve infatti, necessariamente, prendere in considerazione numerosi elementi, a partire dal clima del luogo in cui si collocherà l’edificio, dalla sua compattezza e dall'esposizione alla radiazione solare ed ai venti, fattori che inevitabilmente condizioneranno i valori dei futuri consumi.In questo elaborato si cerca di comprendere come alcuni degli strumenti messi a disposizione dall'evoluzione tecnologica possano effettivamente semplificare questa cooperazione, dimostrando come l'ambito architettonico e fisico tecnico possano intraprendere strade parallele per giungere a fini prestabiliti in fase di impostazione.A posteriori del risultato ottenuto, si è valutato come l'attendibilità del metodo, applicato ad un caso di progetto di spazi coworking collocati all'interno di una pre-esistenza, potesse fornire risultati concreti anche in termini di certificazioni energetiche, quale è il protocollo LEED v4 ID+C.

Relatori: Enrico Fabrizio, Marco Filippi, Elisa Sirombo, Rachele Michinelli
Anno accademico: 2017/18
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 145
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/7916
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