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Strategie di valorizzazione dei luoghi di culto : il caso della chiesa del San Domenico di Alba

Alessandra Mita

Strategie di valorizzazione dei luoghi di culto : il caso della chiesa del San Domenico di Alba.

Rel. Simona Canepa, Francesco Novelli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2017

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Abstract:

INTRODUZIONE

Spesso si sente parlare di “riqualificazione dell’esistente” come svolta per un rilancio dell'economia. In seguito alla costruzione selvaggia degli ultimi anni la necessità di costruire ex novo sta lasciando il posto ad una nuova sensibilità architettonica che miri a rivalutare gli spazi esistenti.

Il patrimonio immobiliare italiano presenta innumerevoli beni con alto valore storico ed artistico che, a causa dell’attuale periodo di crisi, non hanno ricevuto le attenzioni necessarie per una conservazione ottimale, e che, in molti casi, sono stati chiusi ed abbandonati.

Cascine e ville storiche dimenticate, industrie ed edifici commerciali in disuso, chiese, stazioni, scuole e caserme fantasma fanno ormai parte dell’immaginario comune associato a periferie e non solo. Ciascuno di questi spazi, in base alla propria morfologia, alla propria storia e ad altri numerosi parametri, richiede diversi metodi di intervento e di riuso; lo studio approfondito della storia è il primo passo per capire come agire, solo in seguito si potrà proporre una “diagnosi”, come scriveva Leon Battista Alberti nel trattato De re aedificatoria del 1472, in cui paragonava il medico al restauratore e l’uomo alla fabbrica. Egli spiegava che l’efficacia dei rimedi dipende per la maggior parte dalla conoscenza che si ha della malattia e invitava in primo luogo a guarire dal malessere fìsico, quindi ad intervenire sull’assetto architettonico, in modo che non vi fossero problemi strutturali, in seguito sollecitava a prendersi cura della spiritualità del paziente, perciò a dare all’architettura un’anima, una funzione appropriata e singolare.

L’edificio si può considerare risanato solo se corpo e spirito sono tornati ad essere perfettamente funzionanti e coerenti tra loro. Questo tema torna ad essere di fondamentale importanza ai giorni nostri in cui la riqualificazione dell’esistente investe energie tanto nelle tecnologie di restauro, quanto nella ricerca di una funzione facilmente adattabile alla fabbrica.

Ogni tipologia richiede una certa conoscenza storica e una sensibilità attuativa tuttavia la difficoltà aumenta quando si deve intervenire sulle chiese il cui riuso causa spesso polemiche e diversi casi vengono additati come oggetto di scandalo; la visione di tali manufatti è molto disomogenea e sicuramente i cambiamenti demografici e culturali della nostra società hanno determinato problematiche dirette sugli enti religiosi che in pochi anni sono stati vittime di contrazioni, aggregazioni e calo di sostegno finanziario assumendo un atteggiamento decisamente protettivo.

Thomas Coomans, architetto e storico dell’architettura, riflette proprio su questo tema e nel libro “Reuse of sacred places, perspectives for a long tradition” scrive:

The question of reuse of sacred places and of sacred buildings not only concerns material maintenance, function and ownership, but has a symbolic and ideological dimension that evolved during the centuries, according to status, identity and image, perception and consciousness of history.

Il paragrafo, tradotto liberamente, spiega che l’interrogarsi sul riutilizzo di luoghi sacri o di edifici sacri non riguarda solo il materiale per la manutenzione, il cambio di funzione o il passaggio di proprietà, ma ha una dimensione simbolica ed ideologica che si è trasformata e si è evoluta nel corso dei secoli, in base allo stato, all’identità e all’immagine che la fabbrica rappresenta e alla percezione e alla conoscenza che l’uomo ha della storia.

Tale quesito torna di fondamentale importanza ai giorni nostri dato che stiamo attraversando un periodo di profondo cambiamento sociale e religioso; numerose sono le chiese che non vengono più utilizzate e gli effetti ricadono anche sull’assetto della città che presenta nel PRG spazi privi di destinazione.

Nella società che viviamo, guidata più dall’individualismo che dal senso di collettività e da una ricerca del sacro in luoghi privati ed intimi piuttosto che in edifici pubblici, si percepisce ancora la chiesa con distacco e soggezione o si sta assumendo un nuovo linguaggio che aprirà ad una visione più oggettiva del manufatto, spostando l’attenzione sulla consistenza materica dell’edificio piuttosto che alla sacralità contenuta?

Come apprendere a valorizzare e trasformare questi spazi mantenendo il rispetto di ciò che rappresentavano per la popolazione? Può essere il cambio di funzione un modo per valorizzarla?

Queste sono alcune delle domande che accompagneranno le riflessioni dei prossimi capitoli.

L’obiettivo di questa tesi è realizzare un’analisi della situazione attuale nel territorio delle Langhe, in Piemonte, elencando vari casi studio di riuso di chiese non più dedicate al culto ed in seguito confrontarli con casi studio internazionali evidenziando il differente approccio nei confronti dell’antico.

Inoltre verrà esposto un progetto di valorizzazione di una chiesa della provincia di Cuneo, il San Domenico di Alba, ricercando la migliore funzione da attribuire all’edificio in modo che risulti di interesse per la città e allo stesso tempo rispettosa dell'architettura.

Una parte della tesi sarà dedicata a raccontare un allestimento temporaneo realizzato all'interno della stessa chiesa progettato da un esperto del campo, l'architetto Danilo Manassero, che mi ha dato la possibilità di seguire direttamente ogni passo del progetto, dagli schizzi primordiali, alla direzione ai lavori ed infine all'inaugurazione.

Relatori: Simona Canepa, Francesco Novelli
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 93
Soggetti: A Architettura > AE Edifici e attrezzature per il culto
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/6344
Capitoli:

INTRODUZIONE

IL RIUSO DEI LUOGHI SACRI

Il valore della chiesa oggi

A chi vendere la chiesa?

Confronto sul riuso dei luoghi di culto in Italia e all'estero

CASO STUDIO

La chiesa di San Domenico di Alba

Tullio Pericoli - Le Colline Davanti

Casi di riuso di chiese nelle Langhe

Indagine sui bisogni della città di Alba

Il museo come progetto di valorizzazione

Gli spazi per l'arte contemporanea

Arte contemporanea nei luoghi di culto

IL PROGETTO

Incontro con la curatrice Liliana De Matteis

Descrizione del progetto

CONCLUSIONI

APPENDICE

RICERCA STORICA SUL SAN DOMENICO DI ALBA

BIOGRAFIA DI PINOT GALLIZIO

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

T. Coomans, H. De Dijn, J. De Maeyer,R. Heynickx & B. Verschafel, eds. “Loci Sacri, Understanding sacred places” 2012

Giancarlo Santi, Carla Bartolozzi, Isabella Bolgiani, Paolo Tomatis, Giusi Andreina Perniola, Daniela Ferrerò, Alessandra Ferrighi, Federico Fazio, Simona Gatto, Emanuele Romeo, Alessia Bianco, Snezana Vecanski, Snezana Jeji, Giovanni Leoncini, Carmine Iuozzo, Claudio Mazzanti, Carlos Alberto Cacciavillani, Lidia Padricelli, Carla Zito, Valeria Minucciani, Giuseppe Damone, Rita Valenti, Sebastiano Giuliano, Riccardo Rudiero, Rita Capurro,Francesco Novelli, Demetrios Athanasoulis, Leonidas Koutsoumpos, Maria Vasilopoulou, Nikolaos Siomkos, Maria Carolina Campone, Saverio Carillo, Francesco Augelli, Susanna Bortolotto, Maria Mimmo, Lucio Speca, Ferdinando Zanzottera, Massimiliano Valdinoci, Fabio Saggioro, Manuela Mattone, Zoràn Vukoszàvlyev, Cristina Coscia, Elena Fregonara, “patrimonio architettonico religioso. Nuove funzioni e processi di strasformazione”, a cura di Carla Bartolozzi, Gangemi, Architettura, urbanistica, ambiente, 2017.

Architettura per l'archeologia. Museografia e allestimento. Luca Basso Peressut, P. Federico Caliari, curatore: C. Martinelli, Prospettive Edizioni, 2014

Carlo Scarpa, L’arte di esporre, Philippe Duboy Arcoprint edizioni, 2016

Emanuele Romeo “Instaurare, reficere, renovare. Tutela, conservazione, restauro e riuso prima delle codificazioni ottocentesche”, 2007

Marco Vaudetti, Simona Canepa, Stefania Musso, “Esporre allestire vendere. Exhibit e retail design” Editore Wolters Kluwer Italia, 2014

“Installazioni museali permanenti” Goppion, 2013

Didi Huberman, “Il gioco delle evidenze”. La dialettica dello sguardo nell’arte contemporanea” 1992, trad. it., Roma 2008, p. 102.

W. Benjiamin, “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” 2000.

BIBLIOGRAFIA SULLA CHIESA DI SAN DOMENICO:

G.G. Ferria, “La chiesa di S. Domenico di Alba” in “Atti della Società degli Ingegneri e degli Industriali di Torino”, Torino, 1886

C. C. L. Giordano, “Il bel San Domenico di Alba”, Torino, Tipografia Giuseppe Anfossi, 1914

Alberto Crosetto, Egle Micheletto, Indagine archeologica nella chiesa di S. Domenico di Alba. Brevi note sui risultati dello scavo (anni 1981 e 1983) in “Alba Pompeia, Rivista semestrale di studi storici, artistici e naturalistici per Alba e territori connessi”. Nuova serie, Anno V, Fascicolo I, I semestre 1984, pp. 59- 110

Antonio Buccolo, “Alba, chiesa di San Domenico, Alba, Famija Albeisa, 2001

Walter Accigliaro, Boffa Gianni, Molino Baldassarre, “Repertorio storico delle parrocchie e delle parrocchiali nella Diocesi di Alba”, Diocesi di Alba, 2001

BIBLIOGRAFIA SU PINOT GALLIZIO:

Mirella Bandini, “Pinot Gallizio 1955-1964 - Alba del Piemonte.” Editore Alle- mandi & C. Ott. - nov. 1984

Comisso F., Roberto M. T. “Pinot Gallizio. Catalogo generale delle opere 1953- 1964. Edizione illustrata. Edizioni Mazzotta collana Biblioteca d'arte, 2001

Comisso F., Roberto M. T. “Pinot Gallizio. Il laboratorio della scrittura” Edizioni Charta, 2005

TESI DI LAUREA:

“Edifici “abbandonati”: luoghi possibili per fare un’esperienza, culturale, estetica e sociale Può l’arte ritornare all’esperienza?” Relatore: Prof.ssa Roberta Dreon Primo correlatore: Prof. Zagato Lauso Laureanda: Sara Raquel Mason. 2013/2014

“Houses of God... or not?! Approaches to the Adaptive Reuse of Churches in Germany and the United States”. Rebecca Lueg, May 2011

“II San Domenico di Alba: Analisi dei modelli architettonici, delle tecniche costruttive e prospettive di restauro” Giulia Renata Morra, Roberta Francesca Oddi

Analisi e Rilievo di antiche chiese e confraternite in Asti e conseguente risposta a loro rifunzionalizzazione E. Colagrossi, C. Sproviero. Relatore: Giuseppe Orlandi

Spazi per l'arte contemporanea e scenografie per la pace al SERMING, Danilo Manassero, Relatore: Marco Vaudetti

SEMINARI:

Arte contemporanea, citta e ambiente. Nuove strategie di valorizzazione. Cristana Campanini

ARTICOLI:

Stefanie Knauss e Davide Zordan “L’aura nomade” Riflessioni sull’incontro con l’opera d’arte a partire da Walter Benjamin

Flavia Radice, “Reuse of deconsecrated churches. The case of Pavia”, Politecnico di Torino

Luigi Snozzi, “L’architettura deve fare resistenza contro la società”

Antonio Tibaldi, “Le nostre Tor”, Famija Albeisa, Editore Luigi Cabutto, Stampa L'artigiana, numeri dal 1981-2017

SITOGRAFIA:

http://itempligreci.blogspot.it/20ii/i2/il-santuario-di-demetra-ad-eleusi.html

https://books.google.it/books?id=KkJRrzeYfowC&pg=PAQ08dpg=PAQ0&dq=vitruvÌ0+eleusi+tempÌQ+demetra&source=bl&ots=awWIoHcVsU&sig=sMH-XmMlSqglaq-HiAo8YoT62Sg&hl=it&sa=X&ved=oahUKEwjEidGhkvbSAhWBxxQKHVoBmoQ6AEILjAD#v=onepage&q=vitruvio%2oeleusi%2Qtempio%2odemetra&f=false

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