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La Clessidra : un nuovo parco urbano sul passante ferroviario di Torino

Luciana Soares

La Clessidra : un nuovo parco urbano sul passante ferroviario di Torino.

Rel. Marco Devecchi. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio, 2016

Abstract:

PREMESSA

Il verde urbano è uno degli elementi più necessari per il benessere dell’uomo e costituisce una grande risorsa per la riqualificazione della città della città. Le città, negli ultimi cinquant’anni, sono state sottoposte ad una notevole espansione urbanistica e, in rapporto, gli spazi verdi previsti da destinare a vegetazione sono rimasti spesso nelle previsioni, cedendo il passo ad uno sviluppo abitativo sfrenato ed approssimativo, con la conseguenziale ridotta attenzione per la qualità della vita. I segni più evidenti sono: congestione urbana, inquinamento atmosferico ed acustico, aree verdi come spazi di risulta non progettati. In questo modo si vengono a creare paesaggi privi di armonia e di equilibrio che possono influire negativamente sul nostro comportamento sociale e benessere psicofisico.

Da qualche tempo, per via di una crescente sensibilità, in sede di sviluppi e nuove progettazioni strutturali ed infrastrutturali, si pone molta attenzione alle problematiche connesse alle tematiche ed agli impatti ambientali. Si parla molto di forestazione urbana, che consiste nella riqualificazione di spazi urbani, ove dare origine a delle piccole oasi verdi e, quando ciò è possibile, ad un sistema interconnesso di aree naturali: non necessariamente realizzazione di parchi, ma spazi verdi fruibili, che servono a garantire degli ecosistemi collegati alla rete ecologica del territorio.

Non dimentichiamo che la città è un ecosistema dinamico ed eterogeneo, un particolare habitat che consente la sopravvivenza della biodiversità. Si è dato vita, in molte città, ad importanti esperienze di riqualificazione di ambiti urbani con il recupero di spazi degradati, dove sono stati realizzati dei canali verdi o parchi, indispensabili a favorire il ricambio dell’aria.

Non si deve sottovalutare l’importanza che riveste il verde urbano: è un fattore indispensabile in misura decisiva. Le aree verdi, alberature stradali, spazi aperti in generale, costituiscono un elemento fondamentale e garantista della qualità della vita nelle città. Le piante con le loro foglie, infatti, sono capaci di catturare ed assorbire le polveri sottili, filtrandole naturalmente, funzionando come delle vere e proprie “aspirapolveri”.

Le cinture verdi, come le siepi o aiuole spartitraffico, proteggono la popolazione dalla maggior parte delle emissioni nocive. E’ ovvio che come qualsiasi aspirapolvere non va sovraccaricata, poiché l’accumulo di sostanze nocive può danneggiare le funzioni vitali delle piante e impedire il processo di fotosintesi e di ricambio di ossigeno, pertanto, il problema bisogna cercare sempre di risolverlo alla fonte, con il contenimento di emissioni.

La vegetazione negli spazi urbani, oltre alla produzione di ossigeno ed alla riduzione dei livelli di rumore, svolge la funzione di regolazione del microclima: infatti gli alberi creano ombra, favoriscono la ventilazione d’estate e proteggono dai venti in inverno. Anche un semplice prato è utile a ridurre il calore nelle giornate molto calde, poiché assorbe le radiazioni solari.

Una corretta progettazione e giusta manutenzione del verde contribuisce ad innalzare il valore estetico-ornamentale delle città, oltre alla funzione sociale con spazi ricreativi ed educativi, percorsi paesaggistico-naturali, passeggiate, sport e quant’altro: rappresenta un’occasione educativa ed istruttiva, un contatto immediato con la natura e, soprattutto, benessere e qualità della vita in città.

Il progetto analizzato in questo lavoro ha lo scopo di migliorare le relazione spaziali e funzionali del sistema urbanizzato ed è un progetto focalizzato sul recupero di una porzione di città definita “La Clessidra” da trasformare in nuovi luoghi destinati alla mobilità e alla relazione.

L’ambito di intervento ha trattato la copertura del passante ferroviario, portando alla luce problemi più complessi che, invece, non si sono presentati per la configurazione della Spina Centrale che è stata immediatamente percepita come rinnovato asseto urbano. Il progetto pubblico presentato per l’area di studio era stato accompagnato nel suo percorso dall’appellativo “Clessidra” che scaturiva dalla suggestione che i partecipanti a tale studio avevano ricevuto dall’analisi percettiva dello spazio, cosi come si presentava. L'idea che scaturisce dal seguente progetto di tesi tende a ricucire il tessuto connettivo verde, tipico del sistema metropolitano torinese e a creare connessioni che vanno oltre un'area verde percepita, ad oggi, come mero spazio di risulta.

Relatori: Marco Devecchi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UC Giardini
U Urbanistica > UF Parchi
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Progettazione Di Giardini, Parchi E Paesaggio
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5921
Capitoli:

PREMESSA

INDICE

CAPITOLO 1 IL TRACCIATO DEL RINNOVO URBANO

1.1 II PASSANTE FERROVIARIO

1.2 LA SPINA CENTRALE

1.3 II PIANO REGOLATORE DI TORINO 1995 E LE SUE SUCCESSIVE VARIANTI

1.3.1 Gli strumenti per la trasformazione

1.4 DOPO IL PRG, LE POLITICHE URBANISTICHE DELLA CITTÀ

CAPITOLO 2 ANALISI MICROURBANA

2.1 II QUADRIVIO ZAPPATA E IL QUARTIERE CROCETTA

2.2 INQUADRAMENTO DELL’AREA DI INTERVENTO

2.3 II RAPPORTO CON TERRITORIO

2.4 LE LINEE GUIDA PER LA RIQUALIFICAZIONE

2.5 LA PROPOSTA PER IL NUOVO PARCO URBANO

CAPITOLO 3 METAPROGETTAZIONE

3.1 FASE PRELIMINARI

3.2 ANALISI DEL SITO

3.2.1 Inquadramento territoriale

3.2.2 Inquadramento climatico

3.2.3 Stato di fatto

3.3 CRITICITÀ DEL SITO

3.4 ANALISI DEL UTENZA

3.4.1 Individuazione degli utenti dell’area

3.4.2 Ipotesi di attività previste nel sito

3.5 POTENZIALITÀ DEL SITO

3.6 INDIVIDUAZIONE DELLE AREE IDONEE ALLE DIVERSE ATTIVITÀ

3.7 GLI OBIETTIVI

CAPITOLO 4 IL PROGETTO

4.1 DEFINIZIONE SCHEMA CONCETTUALE DEL PROGETTO

4.2 II PROGETTO

4.3 LA SCELTA DELLA VEGETAZIONE

4.4 LA SCELTA DEI MATERIALI

CONSIDERAZIONI FINALI

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

INDICE DELLE FIGURE

INDICE DELLE TAVOLE DI PROGETTO

A.1 TAVOLA DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED URBANISTICO

A.2 TAVOLA DELLO STATO DI FATTO

A.3 TAVOLA DELLA PROPOSTA / CONCEPT

A.4 TAVOLA DELL’IPOTESE PROGETTUALE

A.5 TAVOLA DELLA VEGETAZIONE

ALLEGATI

B.1 SCHEDE TECNICHE BOTANICHE

Bibliografia:

BENNARDI Giuseppe, PANTALEO Michele, 1994, Il nodo ferroviario di Torino, Le opere costruite e in costruzione, in “le strade”. N.1302, maggio 1994.

CITTA DI TORINO, 1989, Assessorato all’Urbanistica, Piano Regolatore Generale di Torino, Deliberazione Programmatica Relazione Tecnica, Dicembre 1989.

CITTA DI TORINO, 1989, Assessorato all’Urbanistica, Piano Regolatore Generale di Torino, Ambiente urbano, tessuto edilizio e architettura nella zona centrale di Torino, Aprile 1994.

CITTA DI TORINO, 1989, Assessorato all’Urbanistica, Piano Regolatore Generale di Torino, Progetti per il P.R.G, Dicembre 1994.

CITTA DI TORINO, 1998, Indirizzi programmatici per la revisione delle indicazioni del P.R.G relative alla Spina Centrale, Deliberazione approvata dal Consiglio Comunale il 19 ottobre 1998.

CITTA DI TORINO, 2006, Provvedimento di variazione al P.R.G. ai sensi dell’art. 17, comma 8, della L.R. n. 56/1977, relativo all’area del “Quadrivio Zappata” - Nuovo Parco Urbano tra Largo Orbassano e Corso Filippo Turati, Deliberazione del Consiglio Comunale 27 febbraio 2006.

CITTA DI TORINO, 2008, Adozione degli “indirizzi di politica urbanistica”, Deliberazione dalla Giunta Comunale il 10 giugno 2008.

COMOLI MANDRACCI Vera, 1983, "Torino", nella collana "Le città nella storia d'Italia", Laterza, Roma- Bari

PALMUCCI, 1984, Paesaggio rurale, canali e proto industriali: sulle tracce dell’ archeologia del lavoro, in Politecnico di Torino - Beni culturali ambientali del Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino.

SACCOMANNI Silvia, 1998, Sul piano regolatore di Torino. Urbanistica Informazione, n.160.

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SACCOMANNI Silvia, 2001, Torino: le aree industriali dismesse fra strategie di sviluppo e trasformazione immobiliare, in DANSERO Egidio, GIAIMO Carolina, SPAZIANTE Agata, (a cura di), Se i vuoti si riempiono, aree industriali dismesse: temi e ricerche. Alinea Editrice, Firenze.

SIGNORETTI Ilario, 1994, Un sistema integrato treno-città, in “le strade”. N.1302, maggio 1994.

BELLOMO Antonella, 1997, Tesi di Laurea "Il verde urbano come strumento di controllo ambientale degli spazi antropizzati", relatore: Prof. Gianni Scudo, 1997 Politecnico di Milano.

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