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L'architettura sostenibile nel sud-ovest degli Stati Uniti

Andrea Giaccone

L'architettura sostenibile nel sud-ovest degli Stati Uniti.

Rel. Massimo Foti, Irene Caltabiano. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2006

Abstract:

La tesi è suddivisa in tre parti principali. La prima è di inquadramento per ciò che concerne la progettazione bioclimatica e il clima caldo secco; qui vengono presi in considerazioni e descritti alcuni tipi di classificazione dei climi, in particolare quella del Koppen, per poi passare a descrivere in modo più puntuale il clima caldo secco con la distribuzione delle aree del mondo che rientrano in questo contesto climatico.

Gli ultimi capitoli della prima parte analizzano le problematiche che interessano la progettazione nell'ambito del clima caldo secco; un paragrafo è dedicato alle architetture tradizionali, dove si mettono in evidenza le risposte che, in zone diverse del globo, con caratteristiche climatiche simili, i popoli hanno dato per risolvere il problema della casa. Vengono poi sottolineate le differenze che emergono come possibilità di intervento e come aspettativa di confort in paesi diversi, a seconda che si tratti di paesi ricchi oppure di paesi poveri.

La considerazione finale riguarda comunque la validità trasversale di opportuni accorgimenti e di tecnologie passive per il controllo del calore, soluzioni che possono essere utilizzate sia in paesi dove il budget a disposizione per il costruire è elevato, sia in paesi in via di sviluppo.

La seconda parte prende in considerazione in modo più dettagliato lo stato dell'Arizona; i

primi paragrafi descrivono le caratteristiche climatiche dello stato e trattano alcuni cenni

storici di inquadramento.

Gli altri paragrafi si riferiscono ai giorni nostri e forniscono una panoramica della situazione

economica, politica e del trend demografico.

Proprio il trend demografico di forte crescita, se da un lato rappresenta un sintomo di

dinamismo economico, dall'altro rappresenta una minaccia all'ecosistema desertico,

partendo da questa considerazione vengono analizzate le problematiche legate allo sprawl

urbano e i vari pericoli per l'ecosistema quali lo sfruttamento intensivo dei suoli, la perdita

della biodiversità e l'utilizzo eccessivo delle risorse idriche.

La terza e ultima parte entra nel merito dell'architettura sostenibile in Arizona.

In questa parte sono state prese in considerazione l'architettura tradizionale dei popoli

amerindi dall'epoca precolombiana ai giorni nostri per poi analizzare la sostenibìlità

nell'epoca attuale.

Per ciò che concerne la sostenibilità ai giorni nostri sono stati studiati diversi esempi e

suddivisi in base alla scala dell'intervento.

Un capitolo tratta progetti e piani in materia di sostenibilità a scala urbana, prendendo in

considerazione e valutando esempi che analizzano la problematica del sostenibile a livello

globale di quartiere, di villaggio o, come nel caso del programma di edilizia sostenibile di

Scottsdale, che mirano al coinvolgimento della cittadinanza e dei progettisti tramite

incentivi per promuovere e diffondere un modo di edificare compatibile con l'ecosistema.

L'altro capitolo analizza invece l'analisi prestazionale e tecnologica del singolo edificio,

con esempi, quindi, dove l'attenzione è rivolta in modo più specifico alle performance

dell'unità abitativa dal punto di vista del consumo energetico, del consumo di risorse, delle

caratteristiche dei materiali costruttivi.

Alcuni esempi trattati in questa parte sono decisamente all'avanguardia come l'abitazione

all'idrogeno appena terminata nel territorio di Scottsdale e la Zero Energy Home nel

territorio di Tucson.

Tutti però hanno in comune pur con differenze anche molto marcate un approccio

progettuale centrato non sulla massimizzazione del volume edificato ma sull'attenzione al

contesto ambientale e sull'uso consapevole delle risorse.

Le considerazioni finali mirano ad effettuare un analisi critica degli esempi studiati e degli

approcci in materia di architettura sostenibile.

Particolare attenzione è dedicata alla molteplicità di attori coinvolti nei vari programmi e

alla complessità delle interazioni tra i diversi soggetti che ne derivano.

Si prendono quindi in considerazione gli esempi più significativi studiati, sia a scala urbana

che del singolo edificio e ne vengono analizzati i punti di forza e gli eventuali elementi di

debolezza.

Relatori: Massimo Foti, Irene Caltabiano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Numero di pagine: 200
Parole chiave: architettura solare - Stati Uniti - sostenibilità
Soggetti: T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: NON SPECIFICATO
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/497
Capitoli:

La tesi è suddivisa in tre parti principali. La prima è di inquadramento per ciò che concerne la progettazione bioclimatica e il clima caldo secco; qui vengono presi in considerazioni e descritti alcuni tipi di classificazione dei climi, in particolare quella del Koppen, per poi passare a descrivere in modo più puntuale il clima caldo secco con la distribuzione delle aree del mondo che rientrano in questo contesto climatico.

Gli ultimi capitoli della prima parte analizzano le problematiche che interessano la progettazione nell'ambito del clima caldo secco; un paragrafo è dedicato alle architetture tradizionali, dove si mettono in evidenza le risposte che, in zone diverse del globo, con caratteristiche climatiche simili, i popoli hanno dato per risolvere il problema della casa. Vengono poi sottolineate le differenze che emergono come possibilità di intervento e come aspettativa di confort in paesi diversi, a seconda che si tratti di paesi ricchi oppure di paesi poveri.

La considerazione finale riguarda comunque la validità trasversale di opportuni accorgimenti e di tecnologie passive per il controllo del calore, soluzioni che possono essere utilizzate sia in paesi dove il budget a disposizione per il costruire è elevato, sia in paesi in via di sviluppo.

La seconda parte prende in considerazione in modo più dettagliato lo stato dell'Arizona; i

primi paragrafi descrivono le caratteristiche climatiche dello stato e trattano alcuni cenni

storici di inquadramento.

Gli altri paragrafi si riferiscono ai giorni nostri e forniscono una panoramica della situazione

economica, politica e del trend demografico.

Proprio il trend demografico di forte crescita, se da un lato rappresenta un sintomo di

dinamismo economico, dall'altro rappresenta una minaccia all'ecosistema desertico,

partendo da questa considerazione vengono analizzate le problematiche legate allo sprawl

urbano e i vari pericoli per l'ecosistema quali lo sfruttamento intensivo dei suoli, la perdita

della biodiversità e l'utilizzo eccessivo delle risorse idriche.

La terza e ultima parte entra nel merito dell'architettura sostenibile in Arizona.

In questa parte sono state prese in considerazione l'architettura tradizionale dei popoli

amerindi dall'epoca precolombiana ai giorni nostri per poi analizzare la sostenibìlità

nell'epoca attuale.

Per ciò che concerne la sostenibilità ai giorni nostri sono stati studiati diversi esempi e

suddivisi in base alla scala dell'intervento.

Un capitolo tratta progetti e piani in materia di sostenibilità a scala urbana, prendendo in

considerazione e valutando esempi che analizzano la problematica del sostenibile a livello

globale di quartiere, di villaggio o, come nel caso del programma di edilizia sostenibile di

Scottsdale, che mirano al coinvolgimento della cittadinanza e dei progettisti tramite

incentivi per promuovere e diffondere un modo di edificare compatibile con l'ecosistema.

L'altro capitolo analizza invece l'analisi prestazionale e tecnologica del singolo edificio,

con esempi, quindi, dove l'attenzione è rivolta in modo più specifico alle performance

dell'unità abitativa dal punto di vista del consumo energetico, del consumo di risorse, delle

caratteristiche dei materiali costruttivi.

Alcuni esempi trattati in questa parte sono decisamente all'avanguardia come l'abitazione

all'idrogeno appena terminata nel territorio di Scottsdale e la Zero Energy Home nel

territorio di Tucson.

Tutti però hanno in comune pur con differenze anche molto marcate un approccio

progettuale centrato non sulla massimizzazione del volume edificato ma sull'attenzione al

contesto ambientale e sull'uso consapevole delle risorse.

Le considerazioni finali mirano ad effettuare un analisi critica degli esempi studiati e degli

approcci in materia di architettura sostenibile.

Particolare attenzione è dedicata alla molteplicità di attori coinvolti nei vari programmi e

alla complessità delle interazioni tra i diversi soggetti che ne derivano.

Si prendono quindi in considerazione gli esempi più significativi studiati, sia a scala urbana

che del singolo edificio e ne vengono analizzati i punti di forza e gli eventuali elementi di

debolezza.

Bibliografia:

Libri;

AA.VV., Atlante Geografico, De Agostini, 1996

AA.VV., Atlante Universale, La Stampa

AlIen E., Come Funzionano gli edifici, Dedalo,1992

Colli L., Bioedilizia, dal progetto alla realizzazione, Demetra, 1995

Donalisio L.,Ricca O., Tecnologie e Bioarchitettura, Facoltà di Architettura del Politecnico

di Torino

Grosso M, Il Raffrescamento passivo degli edifici, Maggioli, 1996 Krynski C, Contemporary Native American architecture, Oxford, 1996 Lanza A, Lo Sviluppo Sostenibile, Il Mulino, 1999 Nabokonov P.,Easton R., Native American Architecture, Oxford, 1989 Olgyay V., Progettare con il clima, Muzio Oliver P.,Haidon P., Dwelling, Londra, 2003

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Riviste:

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-http://hostings.diplomacy.edu/baldi/stefano/relhdi.htm

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- www.taupleia.org/storia.htm

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� www.toolbase. org/zeroenergyhome/zeh_results.html -http://pubs.usgs.gov/fs/2005/3081/

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- www.arizona.edu/

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- www.unlv.edu/

-www.dri.edu/

-

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