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L'architettura rurale nei trattati italiani e francesi tra XVIII e XIX secolo

Mattia Palladino

L'architettura rurale nei trattati italiani e francesi tra XVIII e XIX secolo.

Rel. Vilma Fasoli. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2016

Abstract:

Introduzione

Alla base dei temi messi in campo da questa tesi è prima di tutto l'articolo di Ennio Concina dal titolo Architettura rurale nei trattati italiani tra il 1770 e il 1870, aspetto sul quale l'autore si era soffermato in occasione del convegno organizzato dal Dipartimento di analisi critica e storica dello IUAV di Venezia nel 1977 e pubblicato nel 1980 nel volume degli atti Le macchine imperfette. Architettura, programma, istituzioni, nel XIX secolo, curato da Paolo Morachiello e George Teyssot.

Obiettivo di Concina non era quello di fornire il repertorio dei trattati editi e diffusi in Italia tra tardo Settecento e unità nazionale quanto di sondare gli effetti, gli esiti e le ricadute sul territorio italiano delle riforme varate in Francia da Anne-Robert-Jacques Turgot, Contrôleur général des finances sotto il regno di Luigi XVI.

Noto economista e filosofo, Turgot può essere considerato uno dei sostenitori dell'ideologia del "progresso". La sua carriera politica era cominciata nell'agosto 1761 quando era stato eletto intendente della généralité di Limoges, successivamente, nel 1774, Luigi XVI lo aveva nominato Contrôleur général des finances.

Nel suo programma politico, improntato a un graduale riformismo economico, aveva previsto la riduzione delle spese belliche, l'abolizione della ferme générale e la libertà di commercio. Le sue iniziative lo resero presto inviso alle classi più in vista della società parigina e, in seguito alla proposta di abolizione della Fermé generai1, fu costretto alle dimissioni.

Le proposte di Turgot incontrarono la decisa opposizione della nobiltà e delle classi più potenti, ma anche dei contadini i cui malumori, sfociarono nella cosiddetta guerra delle farine che spalancò le porte alla Rivoluzione Francese del 1789.

Da questo contesto storico e politico Concina avvia la sua analisi dell'area compresa tra Toscana, Lombardia e Veneto sottolineando come Toscana e Veneto equivalgano a due poli di riferimento nodali dell'agricoltura e dell'editoria agronomica italiana tra ultimo Settecento e primo Ottocento e la Lombardia ad area di sviluppo relativamente avanzato di capitalismo agrario2.

Obiettivo di questa tesi è stato quello di estendere l'ambito cronologico indagato da E. Concina ponendolo in relazione con il dibattito che si era andato sviluppando in Francia al fine di analizzare gli orientamenti all'interno dei quali si sono collocati e si collocano strategie e norme di salvaguardia e di valorizzazione del patrimonio dell'architettura rurale italiano.

A questo proposito occorre ricordare il carattere fortemente regionale dell'architettura rurale che, soprattutto in Italia, si inserisce in contesti climatici, economici e culturali molto diversi tra loro.

trattati citati da Concina non sono specifici sul tema rurale, né tantomeno sul tema architettonico. Egli infatti fa coesistere trattati sull'architettura civile, trattati sull'agricoltura e trattati attinenti al tema rurale. Questa scelta si giustifica con la volontà dell'autore di non scindere il tema dell'architettura rurale né da quello agricolo né da quello delle abitazioni civili, in quanto espressione sia della funzione produttiva delle campagne sia della funzione residenziale delle abitazioni.

In questo quadro è risultato di fondamentale importanza comprendere il clima economico, sociale e politico in cui si è svolto il dibattito sul tema rurale in Italia a partire dalla fine del XVIII secolo, senza dimenticare l'importante influenza che i trattatisti francesi hanno esercitato su alcuni aspetti della nostra cultura.

Relatori: Vilma Fasoli
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: O Opere generali > OD Manoscritti
U Urbanistica > UJ Pianificazione rurale
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4777
Capitoli:

1.Introduzione

2.L'architettura rurale nella trattatistica italiana e francese tra Settecento e Ottocento

2.1.Architettura e agricoltura nella trattatistica italiana alla fine del XVIII secolo

2.1.1.1770 De le case de'contadini, di Ferdinando Morozzi

2.1.2.1781 Principj di Architettura Civile di Francesco Milizia

2.1.3.1798 Elementi d'Agricoltura di Filippo Re

2.2.Architettura e agricoltura nella trattatistica francese all'inizio del XIX secolo.

2.2.1.1801 Traité des Constructions Rurales di C.P. Lasteyrie du Saillant

2.2.2.1810 Traité d'Architecture Rurale di M. Léon De Perthuis

3.La ricerca di modelli per la costruzione dell'architettura rurale nella trattatistica italiana e francese del XIX secolo.

3.1.1834-1845 Nuovo dizionario Universale e ragionato di Agricoltura di Francesco

Gera

3.2.1842-1843 Lezioni elementari di Architettura Civile di B. Magistretti

3.3.1844 Fermes modèles ou Architecture Civile, Rurale et communaie di

A. Roux

3.4.1864 Compendio delle Costruzioni rurali più usitate di Andrea Scala

3.5.1869. Traité des constructions rurales et de leurs disposition di Louis

Bouchard

3.6.1886 Architettura Pratica di Archimede Sacchi

4.Il contesto normativo italiano 1922-2004: le leggi di salvaguardia del patrimonio rurale

4.1.L’architettura rurale nel periodo fascista e le prime normative per la salvaguardia del patrimonio storico del 1922

4.2.Dalla prima legge di salvaguardia del patrimonio storico a Bottai: La riforma del

1939

4.3.Dalla Legge Bottai alla Legge Urbani al Codice dei beni culturali e del paesaggio

(D. L. 22 gennaio 2004 n° 42)

5.Bibliografia

Bibliografia:

MOROZZI, Ferdinando, Delle case de'contadini, Di S.A.S. Per Gaet. Cambiagi, Firenze, 1770. CARDINALI, A., Vita di Francesco Milizia.

MILIZIA, Francesco., Principij di Architettura rurale, Nella stamperia di Jacopo De Rossi, Parma, 1781.

RE, Filippo, Elementi d Agricoltura, Dalla stamperia Carmignani, Parma, 1798.

LASTEYRIE, Charles Philibert, Traité des Constructions Rurales, Chez F. Buisson, Imprimeur, Paris, 1802.

DE PERTHUIS, Léon, Traité d’Architecture Rurale, Chez Deterville Libraire, Paris, 1810.

MAGISTRETTI, Biagio Lezioni elementari di Architettura Civile, Tipografia Ronchetti e Ferreri, Milano, 1842, Tomo 2.

GERA, Francesco, Nuovo dizionario Universale e ragionato di Agricoltura, dell' editore Giuseppe Antonelli, Venezia 1850, Voi. 8.

ROUX, Ainé, Fermes modèles ou Architecture Civile, Rurale et communale, Bance Ainé editeur, Paris, 1844.

SCALA, Andrea, Compendio delle Costruzioni rurali più usitate, Tipografia Trombetti-Murero,

Udine, 1864, Capitolo 2.

BOUCHARD, Louis, Traité des constructions rurales et de leurs disposition, Imprimerie et librairie d'agriculture et d'horticulture, Paris, 1869.

SACCHI, Archimede, Architettura Pratica, le abitazioni, U. Hoepli, Milano, 1886.

PAGANO, Giuseppe, GUERNIERO, Daniel, Architettura rurale italiana. Ulrico Hoepli editore, Milano, 1936.

CONCINA, Ennio, Architettura rurale nei trattati italiani tra il 1770 e il 1870, in "Le macchine imperfette", Officina 1980, Venezia, 1977.

LE ROY, Bernard, Architettura rurale nei trattati francesi tra il 1789 e il 1870, in "Le macchine imperfette", Officina 1980, Venezia, 1977.

SABATINO, Michelangelo., Orgoglio della modestia: architettura moderna italiana e tradizione vernacolare, Franco Angeli, Milano, 2013

Sitografia:

www.panizzi.comune.re.it

www.beniculturali.it

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