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T'as vu : progetto di un bivacco per competizioni estreme in area alpina

Luca Marino

T'as vu : progetto di un bivacco per competizioni estreme in area alpina.

Rel. Guido Callegari, Chiara Corsico, Valerio De Biagi. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Abstract:

INTRODUZIONE

L'idea di sviluppare un progetto riguardante un prototipo di bivacco polifunzionale è un obiettivo molto particolare che vuole completare ed ampliare le competenze professionali che mi permettono di vivere ed approcciarmi alla montagna in svariati modi. La mia passione per la montagna e per i suoi sport in ogni stagione, insieme alla professione di maestro di sci, mi permettono di vedere ed affrontare in prima persona le numerose problematiche che riguardano la sopravvivenza e la pratica dello sport ad alta quota. Amando la montagna, ed essendo uno sportivo, trascorro molto tempo tra colli e cime praticando svariate attività come lo sci alpino, lo sci alpinismo, la mountain bike, l'escursionismo, il trail running e l'arrampicata sportiva.

La possibilità di sviluppare il progetto di un bivacco polifunzionale idoneo alle manifestazioni sportive è nata anche dal confronto con diversi attori che vivono, da angolazioni e con ruoli differenti, queste particolari competizioni sportive. In veste di sportivo, di volontario e di appassionato di discipline spesso estreme come lo sci alpinismo e il trail running (corsa in montagna) è iniziata una lunga riflessione su come, nel limite del possibile, si potesse ovviare a determinate problematiche.

Sebbene negli ultimi anni siano state condotte diverse ricerche e siano stati pubblicati diversi libri sul tema della progettazione di edifici in alta quota talvolta, proprio quest'ultimo aspetto viene, a volte, trascurato. La particolare categoria di edifici in questione necessita un "approccio differente" riguardante la progettazione: le reali esigenze dell'utenza devono essere approfondite e non trascurate. Tra gli aspetti maggiormente trascurati rientrano le tecnologie di costruzione, i materiali, le modalità di trasporto e le attrezzature minime installate per l'utenza finale che usufruisce dei piccoli edifici di riparo.

Due fatti in particolare, avvenuti nelle due ultime edizioni del Tor des Geants, hanno condizionato le mie idee. Prima tra tutte la morte di un corridore di nazionalità cinese e insieme a questa le polemiche nate negli ultimi anni nelle quali alcuni concorrenti sono accusati di aver percorso presunti tratti di percorso alternativi diversi dal tracciato di gara. I due fatti descritti non vogliono essere l'ennesima polemica sollevata in maniera superficiale ma bensì sono fatti analizzati e determinanti per la buona progettazione del bivacco. Sono consapevole del fatto che la sopravvivenza degli atleti non è garantita dalla presenza di un bivacco ben progettato e che il monitoraggio dei passaggi di ciascun concorrente non sia l'unica soluzione di controllo da parte dell'organizzazione. L'obiettivo della tesi rimane la possibilità di rafforzare le soluzioni alle problematiche presenti durante questo tipo di manifestazioni. Qualsiasi gara disputata a quote elevate in qualsiasi periodo dell'anno comporta numerose difficoltà e innumerevoli rischi che ogni corridore è consapevole di affrontare. La possibilità di usufruire di strutture temporanee situate in zone strategiche non è l'unica soluzione possibile a queste problematiche ma sicuramente è in grado di limitare il più possibile gravi situazioni di pericolo.

In un unico manufatto architettonico vi è l'intenzione e la volontà di rafforzare le caratteristiche e l'utilizzo da parte di tutti gli attori coinvolti, dai concorrenti ai volontari, passando per i soccorritori e l'organizzazione.

Di riflesso all'evoluzione dell'alpinismo, dove i rifugi ed i bivacchi iniziarono ad essere progettati per rispondere ad esigenze particolari, il bivacco in progetto vuole essere la risposta a un fenomeno in continua crescita che riguarda le manifestazioni sportive estreme di montagna. Questo particolare tipo di competizione, riguardante sia gare invernali di sci alpinismo sia gare di trail running di diverse lunghezze e difficoltà, ha visto aumentare esponenzialmente negli ultimi anni il numero di partecipanti, i calendari degli appuntamenti ed il numero di persone coinvolte. Seppur con obiettivi differenti rispetto all'alpinismo, questa categoria di sport estremi in forte crescita necessita di alcuni adattamenti per quanto concerne le poche attrezzature di supporto a disposizione.

Lo scenario preso come riferimento riguarda la Valle d'Aosta. Questa piccola regione a vocazione turistica propone durante l'intero anno numerosi appuntamenti riguardanti manifestazioni sportive. Negli ultimi anni si sono affermate sempre di più, a livello internazionale, il Tor des Geants e il Trofeo Mezzalama.

Insieme a questi, molti altri appuntamenti sportivi sono all'attenzione dei media, con un ritorno riscontrabile anche sui comuni quotidiani, incrementando l'avvicinamento di molte persone alla disciplina. Le regioni e le nazioni limitrofe alla catena delle Alpi sono allo stesso modo coinvolte, con la partecipazione da parte di numerosi concorrenti e con altrettante manifestazioni sportive.

Parallelamente alle manifestazioni sportive estreme vi è un altro aspetto fondamentale che richiede determinate attenzioni progettuali. La volontà di sostituire e di installare nuovi bivacchi sulle vie alpinistiche della catena del Monte Bianco è un tema ricorrente negli ultimi anni dalle guide alpine valdostane. Le problematiche sono in parte comuni ed in parte diverse dai bivacchi utilizzati per il sostegno delle competizioni estreme.

Da questi quadri discende l'interesse ad elaborare la tesi di laurea magistrale su questo tema con il coinvolgimento di numerose figure che coprono differenti ruoli in questo genere di manifestazioni sportive: tecnici di volo di compagnie di elicotteri, guide alpine, soccorso alpino, volontari, concorrenti e organizzatori. Confrontarsi con attori aventi diversi ruoli è il punto centrale per lo sviluppo dell'elaborato. Le numerose opinioni ed i pareri raccolti si sono rilevati indispensabili per affrontare questo tema. I diversi possibili fruitori del bivacco in progetto hanno esigenze diverse, raccolte però in un unico manufatto in grado di soddisfare ciascuna tipologia di utilizzo. A ciascun fruitore - corridore, organizzatore o volontario deve essere garantito l'utilizzo ottimale del bivacco in ogni sua parte.

Parallelamente al coinvolgimento dei diversi attori nella tesi viene posto l'accento su alcuni aspetti riguardanti la progettazione in grado di regolare l'intero processo. Primo punto fondamentale riguarda il trasporto tramite elicottero: forma e peso del volume progettato dettano alcune regole rigide indispensabili. Le performance del bivacco quali condizioni di comfort interno e dotazione impiantistica sono analizzate in modo da rispondere ai requisiti richiesti dai diversi attori. Viene inoltre sviluppata un'analisi sulla fattibilità tecnico - economica del manufatto; materiali e tecnologie innovative portano ad un incremento del prezzo che, considerata la particolarità del progetto viene specificatamente approfondito.

Tutte le tematiche analizzate portano ad un manufatto decisamente diverso dai pochi esistenti e con i quali è minimo confrontarsi. Il bivacco progettato vuole quindi essere un prodotto idoneo ai diversi usi, reversibile ed adattabile alle diverse necessità, allo stesso tempo efficiente dal punto di vista costruttivo e tecnologico. Il bivacco progettato dev'essere semplice, facilmente trasportabile ed ancor più facilmente utilizzabile da ciascun attore coinvolto. Non dev'essere tralasciato nessun aspetto delle lavorazioni delle sue parti e della possibilità di manutenzione. Si vuole ottenere un manufatto performante ed autonomo, potenzialmente realizzabile.

I temi analizzati, la progettazione e quindi lo sviluppo della tesi pongono al centro gli aspetti riguardanti la temporaneità e l'essenzialità di un manufatto architettonico il più possibile funzionale, versatile e polivalente in base al proprio utilizzo. Analizzando il tipo di attività per le quali il bivacco è pensato e progettato emergono:

- La necessità di progettare da un'attenta rivalutazione del sistema tradizionale e dello spazio abitativo riguardante gli aspetti funzionali, dimensionali e qualitativi, profondamente differenti da quelli proposti per l'alta quota

- Punto di vista funzionale per l'abitare temporaneo, la permanenza e la convivenza per atleti, tecnici e soccorritori che partecipano a manifestazioni sportive o semplicemente punto di appoggio per alpinisti in alta quota

- La necessità di trasporto in quota unita alla facile installazione del manufatto adattabile alle diverse condizioni del terreno

- le caratteristiche costruttive e tecnologiche del bivacco, idoneo ed efficiente in ogni fase del suo utilizzo, dall'assemblaggio al trasporto considerando per ultima la possibile dismissione

- la dotazione impiantistica minima presente che garantisce delle situazioni minime di comfort e quindi di valutare il quadro esigenziale delle particolari utenze con parametri comfort indoor adeguate.

Relatori: Guido Callegari, Chiara Corsico, Valerio De Biagi
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4436
Capitoli:

INTRODUZIONE

CAPITOLO 1

COSTRUZIONE DI EDIFICI IN ALTA QUOTA

1.1 Alpinismo, rifugi e bivacchi alpini. Origini ed evoluzioni

1.2 Tipologie, classificazione ed esigenze dei rifugi e dei bivacchi alpini

1.3 La progettazione e la realizzazione di edifici in alta quota

1.4 Casi studio

CAPITOLO 2

IL CONTESTO DELLA VALLE D'AOSTA E LE COMPETIZIONI DI TRAIL RUNNING

2.1 I protagonisti delle competizioni: confronto e analisi del quadro esigenziale

2.2 Competizioni sportive estreme

2.3 Elicottero e architettura d'alta quota: inquadramento

CAPITOLO 3

PROGETTAZIONE DI UN BIVACCO POLIFUNZIONALE A SUPPORTO DELLE COMPETIZIONI SPORTIVE 0 IN SOSTITUZIONE DI BIVACCHI ESISTENTI

3.1 Inquadramento dei fattori determinanti nella progettazione: struttura, peso e comfort

3.2 Ambito costruttivo - tecnologico

3.3 Ambito funzionale

3.4 Autosufficienza e dotazione impiantistica

3.5 Processo costruttivo

3.6 Analisi dei costi del bivacco

CAPITOLO 4

DISEGNI TECNICI DI PROGETTO

3.7 Piante, prospetti, sezioni

3.8 Nodi tecnologici

3.9 Particolari costruttivi

3.10 Renders e fotoinserimenti

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

VOLUMI

Batzing W., Le Alpi. Una regione unica al centro dell'Europa, edizione italiana a cura di F. Bartaletti, Bollati Boringhieri Editore, 2005

Camanni E., Riboia D., Spirito P., La stagione degli eroi, Vivalda Editori, Torino, Giugno 2001

Gibello L., Cantieri d'alta quota. Breve storia della costruzione dei rifugi sulle Alpi, Lineadaria Editore, 2011

Kolb J., Systems in timber engeneering: loadbearning structures and component layers, Birkhauser Lignum DGfH, 2008

Scaglione P., a cura di, High_Scapes - Alti paesaggi. Le Alpi, List, Giugno, 2008

Zappelli C., Monte Bianco, Guida ai rifugi e ai bivacchi, versante Italiano, Francese, Svizzero, Masumeci Editore, Aosta

Corriere della Sera, Guida ai rifugi del CAI, 375 Rifugi del Club Alpino Italiano per scoprire la montagna, distribuito da Media Group Spa, Divisione Quotidiani, Milano, Maggio 2013

L. E. Borra, a cura di, Teoria elementare dell'elicottero, R. Raletz, Aviabooks, 1985

RIVISTE

AA VV, ArchAlp, Foglio semestrale dell' Istituto di Architettura Montana, numero 2, novembre 2011

AA VV, domus, numero 952, novembre 2011, pagine 48-53

AA VV, MONTAGNA 360, CAI Editore, luglio 2015, pagine 30- 40

TESI DI LAUREA

Luca Marino, I bivacchi alpini tra innovazione e sostenibilità: nuove strategie nel progetto dell'architettura alpina d'alta quota, tesi di laurea di primo livello, relatori: Guido Callegari, correlatrice Chiara Corsico, Facoltà di Architettura, Torino, Dicembre 2012

Ambra Lavai, Aspetti di efficienza ed autoproduzione energetica in edifici ad alta quota, tesi di laurea, relatori: Vincenzo Corrado, Marco Zerbinatti, Facoltà di Ingegneria, Torino, Settembre 2009

Giuseppe Dei Cas, Rifugi alpini sostenibili. Esperienze di progettazione e gestione ambientale sull'arco alpino, tesi di laurea, relatore Guido Callegari, correlatore Riccardo Beltramo, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, 2009

Marco Pannoni, Tecnologie per habitat in condizioni estreme -vivere al freddo, tesi di laurea, relatore Nuccia Delfina Maritano Comoglio, Facoltà di Architettura, Torino, Luglio 2010

LINK UTILI

Europa Concorsi "Abitare minimo nelle Alpi". Cellula abitativa minima, autonoma, reversibile, (bivacco), Aprile 2012 http://europaconcorsi.com/bandi/193477--Abitare-minimo-nelle-Alpi-Cellula-abitativa-minima-autonoma-reversibile-bivacco-

Leap Factory

http : //www.Ieapfactory.it/it/

Trofeo Mezzalama

http://www.trofeomezzalama.it

Tour du Rutor

http://tourdurutor.com

La Grande Course

http://www.grandecourse.com

Tor des Géants

http://www.tordesgeants.it

Ultra Trail Mont Blanc

http://www.ultratrailmb.com/it/

GMH Helicopters

http://www.gm-helicopters.com

AirGreen Helicopters

http://www.airgreen.it

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