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L'illuminazione nelle scuole - Criteri Ambientali minori e procedure di valutazione

Nadia Cuniberti

L'illuminazione nelle scuole - Criteri Ambientali minori e procedure di valutazione.

Rel. Chiara Aghemo. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Abstract:

PREMESSA

La stesura di questo elaborato nasce dalla mancanza di una linea guida strategica, in materia di illuminazione dei locali scolastici, nella quale si evidenzino i valori da rispettare nella scelta di qualsiasi elemento appartenente al settore illuminotecnico. Siccome la situazione degli edifici scolastici presenti sul territorio italiano presenta gravi carenza in materia di edilizia e, pertanto, di illuminazione, questo documento vuole essere una base di confronto, per le Pubbliche Amministrazione, per la scelta di sorgenti ed apparecchi di illuminazione da installare in complessi scolastici di nuova concezione o da riqualificare.

Siccome la luce gioca un ruolo importante nella nostra vite, fornisce un servizio essenziale, soprattutto durante l’apprendimento scolastico in cui bambini e ragazzi pongono le basi culturali del loro prezioso futuro, migliora il nostro benessere ed i processi biologici, è estremamente importante che la scelta delle sorgenti luminose e degli apparecchi di illuminazione in campo scolastico, siano scelti con un criterio fondato e ben radicato. Il documento stilato, ovvero i Criteri Ambientali Minimi per l’illuminazione delle scuole, come tutti i CAM vigenti sul territorio italiano, riportano delle indicazioni generali volte ad indirizzare l’ente verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono delle “considerazioni ambientali” propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premiami collegati alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio/prodotto. I “Criteri Ambientali Minimi” sono individuati fra i criteri ambientali in vigore relativi alle etichette di qualità ecologica ufficiali già presenti sul mercato o fra altre fonti informative esistenti e attraverso le indicazioni che provengono dalle parti interessate dell’industria come le associazioni di categoria.

La struttura e la procedura di definizione dei CAM consente di facilitare al massimo il compito delle stazioni appaltanti che vogliono adottare o implementare pratiche di GPP ed essere in linea con i principi del PAN. Con un semplice copia ed incolla infatti, possono trasferire nei propri capitolati le caratteristiche ambientali utili a classificare come “verde” la fornitura o l’affidamento cui si riferiscono e i relativi mezzi di prova per verificare la conformità delle offerte pervenute ai requisiti ambientali richiesti. L’insieme dei criteri ambientali che vengono individuati, danno un quadro di riferimento utile alle stazioni appaltanti che, nel definire le specifiche tecniche di un capitolato. Inoltre fornisce indicazioni utili al mercato, che verrà gradualmente portato ad innalzare il livello della qualità ambientale dei prodotti e dei processi in linea con i trend normativi e di domanda sempre più attente alla qualità ambientale. Si sottolinea inoltre che i criteri individuati dal Piano d'Azione Italiano sono redatti partendo dallo schema di criteri proposti dalla Commissione europea nel toolkit europeo. Attraverso il lavoro svolto i criteri proposti da livello europeo vengono adattati ed integrati per renderli più facilmente applicabili al contesto nazionale.

L'obiettivo di questa tesi, oltre alla redazione dei valori minimi e massimi da rispettare per poter rispettare il CAM, è stato quello di testare in un caso concreto alcuni sistemi di illuminazione esistenti sul mercato con tecnologie differenti, al fine di verificare e testare l'effettiva bontà dei parametri individuati all'interno del presente documento.

Il caso concreto è stato estratto dal Workshop progettuale, realizzato a cura della Fondazione degli Ordini degli Architetti di Torino, in cui si sono esaminate le situazioni di fatto di alcuni edifici scolastici appartenenti al territorio torinese e, grazie alla "Città di Torino" ed IREN, questi complessi sono i papabili per un intervento di riqualificazione. Partendo da questo presupposto, si è trattato, come caso reale, la scuola secondaria di I grado "Via Revel" sita a Torino in Corso Matteotti 9, all'angolo di via Melchiorre Gioia.

In primo luogo si è proceduto alla scelta di sorgenti luminose adatte ad essere inserite all'interno di un complesso scolastico e sene è testata la corrispondenza dei valori rispetto a quelli individuati come "linea guida".

Per verificare, invece, la bontà dei valori relativi agli apparecchi di illuminazione degli ambienti scolastici, si è proceduto, per prima cosa, alla scelta di quattro principali locali scolastici, ovvero: l'aula, la palestra, i corridoi e le mense scolastiche. Una volta individuati gli ambienti, si sono scelti gli apparecchi maggiormente idonei all'illuminazione di tali locali e si è verificata la corrispondenza con i valori stabiliti all'interno del CAM.

Infine si è proceduto alla verifica dell'intero impianto grazie all'introduzione del parametro LENI, il quale è stato testato valutando il numero di apparechhi di illuminazione da installare all'interno di due diversi ambienti scolastici: l'aula e la palestra.

Relatori: Chiara Aghemo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
S Scienze e Scienze Applicate > SJ Illuminotecnica
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4119
Capitoli:

1. PREMESSA

2.INTRODUZIONE

2.1 Ambiente scolastico: significato e funzioni

2.2 Soggetti coinvolti e attività scolastiche

2.3 Sicurezza e manutenzione

2.4 Esigenze di ordine visivo ed il comfort visivo

2.5 Obiettivi nell’illuminazione degli edifici scolastici

2.6 Compiti visivi negli ambienti scolastici

3. NORME E LEGISLAZIONE

3.1 UNI EN 10840:2007

Luce e illuminazione — Locali scolastici - Criteri generali per l’illuminazione naturale e artificiale

3.1.1 Illuminazione con luce naturale

3.1.2 Illuminazione di sicurezza

3.2 UNI EN 12464-1:2011 Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro

- Parte 1: Posti di lavoro in interni

4.TECNOLOGIE PER L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI

4.1 Sorgenti luminose

4.1.1 Sorgenti a scarica

4.1.2 Lampade fluorescenti

4.1.3 Sorgenti LED

4.1.4 Lampade a ioduri (alogenuri) metallici

4.2 Apparecchi di illuminazione

4.2.1 Riflettori

4.2.2 Rifrattori

4.2.3 Diffusori

4.2.4 Schermi e griglie

4.2.5 Filtri e vetri di protezione

5.APPLICAZIONI DELLE TECNOLOGIE LUMINOSE ALL’INTERNO DEI DIVERSI AMBIENTI SCOLASTICI.

5.1 Aule scolastiche

5.2 Auditorium

5.3 Biblioteche

5.4 Palestre

6.CRITERI AMBIENTALI

6.1 Le strategie europee

6.2 CAM: Criteri Ambientali Minimi

6.3 Analisi sui CAM per l’illuminazione pubblica già in vigore

6.3.1 Oggetto e struttura del documento

6.3.2 Indicazioni per l’appalto

6.3.3 Criteri Ambientali

7.Proposta di CAM per l’illuminazione scolastica

7.1 Premessa

7.2 Oggetto e struttura del documento

7.3 Indicazioni relative all’appalto

7.3.1 Riferimenti normativi

7.3.2 Appalti “verdi” e criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

7.3.3 Indicazioni specifiche

7.4 Criteri ambientali

7.4.1 Acquisto di lampade a scarica fluorescenti, lampade a ioduri metallici e moduli LED per l’illuminazione delle scuole

7.4.2 Acquisto di apparecchi di illuminazione per l’illuminazione delle scuole

7.4.3 Progettazione di impianti di illuminazione scolastica

8.UN CASO REALE: APPLICAZIONE DEI PARAMETRI

8.1 Introduzione

8.2 Caso studio

8.3 Il fabbricato

8.4 Verifiche parametriche dedotte dal CAM proposto

8.4.1 Acquisto di lampade a scarica fluorescenti, lampade a ioduri metallici e moduli LED per l’illuminazione delle scuole

8.4.2 Acquisto di apparecchi di illuminazione per l’illuminazione delle scuole

8.4.3 Progettazione di impianti di illuminazione scolastica

9 Conclusioni

10 Appendice

11 Bibliografia

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

TESTI

- Marco Frascarolo, a cura di, Manuale di progettatone illuminotecnica, Mancuso Editore, Roma, 2010;

- Gianni Forcolin, Illuminatone LED: funzionamento, caratteristiche, prestazioni, applicatoti, Hoepli, Milano, 2011;

- Davide Scullino, LED, lampade e illuminotecnica, Sandit Editore, Albino (BG), 2010;

- Pietro Palladino, a cura di, Manuale di illuminatone, Tecniche Nuove, Milano, 2005;

- Pietro Pailadino — Paolo Spotti, Illuminare con i LED: principi e applicatone della luce elettronica, Tecniche Nuove, Milano, 2012;

- Mario Bonomo, lluminatone d'interni teoria, tecniche, apparecchi, progettatone di impianti, applicatoti, Maggioli Editore, Sant’Arcangelo di Romagna (RN), 2009;

- Mario Bonomo, AIDI - Teoria e tecnica deH’illuminatone d’interni, disegni e composizione grafica: Chiara Bertolaja, Maggioli Editori, SantArcangelo di Romagna (RN), 2008;

- Nicola D’Amico, Storia e storie della scuola italiana: dalle origini ai giorni nostri, Zanichelli, Bologna, 2010;

- Laura Porporato, Un percorso partecipato verso la sostenibilità: la scuola elementare di Piobesi Torinese, Alinea, Firenze, 2010;

- Gewiss, Manuale illustrato per l’impianto illuminotecnico — Gli ambienti,i requisiti, gli apparecchi, Tecniche Nuove, Milano, 2009;

- Dispensa: PRO-LITE, Dossier di progetto - Workshop progettuale, Fondazione Ordine Architetti Torino (OAT), Torino, 28 maggio - 19 giugno 2014

TESI

- Anna Maria Cossu, Illuminatone artificiale negli edifici scolastici: esigente di comfort visivo e soluzioni tecnologiche specifiche, Torino, 2004-2005, relatore: Chiara Aghemo;

- Claudia Martinego, L’illuminatone dei laboratori e delle unità didattiche: analisi conoscitiva su alcuni Istituti Superiori di Torino, Torino, 2005-2006, relatore: Chiara Aghemo;

- Umberto Maria Bertino, Scuole e uffici: retrofit dei sistemi di illuminatone, Torino, 2013-2014, relatore: Chiara Aghemo

- Andrea Aceto e Laura Matera, L'illuminatone pubblica: una proposta di linee guida, Torino, 2014, relatore: Chiara Aghemo;

- Èva Negro, Strategie di controllo dell’illuminatone naturale ed artificiale nell'illuminatone scolastica, Torino, 2004, relatori: Marco Filippi, Valentina Serra, Anna Pellegrino;

- Laura Amoretti, T’ambiente luminoso naturale nell’edilità scolastica esistente: analisi sperimentali e proposte progettuali, Torino, 2003, relatori: Chiara Aghemo, Anna Pellegrino, Valentina Serra;

NORME

- Supplemento ordinario n. 8 alla Gazzetta Ufficiale del 23.01.2014, Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli LED per l'illuminazione pubblica, l’acquisto di apparecchi di illuminatone per illuminazione pubblica e l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica, Roma, Gennaio 2014

- Norma UNI EN 10840, Luce e illuminazione — Locali scolastici — Criteri generali per l'illuminazione artificiale e naturale, Commissione “Luce e illuminazione”, Milano, maggio 2007;

- UNI EN 12464-1:2011 Luce e illuminazione — Illuminazione dei posti di lavoro — Parte 1: Posti di lavoro in interni, Commissione “Luce e illuminazione”, Milano, luglio 2011 ;

- UNI EN 11165 Illuminazione di interni — Valutazione dell'abbagliamento molesto con il metodo UGR, Commissione “Luce e illuminazione”, Milano, settembre 2005;

- UNI EN 15193, Prestazioni energetiche degli edifici: requisiti energetici per l’illuminazione, Marzo 2008

- Regolamento Delegato UE 874/2012

- Direttiva 2010/30/UE

- Regolamento CE n. 245/2009

- Regolamento UE n. 347/2010

- Guida al Regolamento (CE) n. 245/2009, modificato dal Regolamento (CE) n. 347/2010, sui prodotti per l'illuminazione del settore terziario, Requisiti di Ecodesign per lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità, per alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, Assil, II edizione Ottobre 2010

SITOGRAFIA

- http://www.osram.it

- http://www.philips.it

- http://www.lighting.philips.it

- http://www.philipslumileds.com

- http://www.enel.it

- http://www.minambiente.it

- http://www.isprambiente.gov.it

- http://www.siteco.com

- http://www.aidiluce.it

- http://www.lucenews.it

- http:/ / www.3f-filippi.it

- http://www.iguzzini.it

- http://www. trilux.com/it/

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