polito.it
Politecnico di Torino (logo)

Progetto di una scenografia : l'enfant et les sortilèges

Lorena Pognant Gros

Progetto di una scenografia : l'enfant et les sortilèges.

Rel. Roberto Monaco, Valentina Donato, Attilio Piovano. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2015

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Introduzione

La scelta di portare come tesi finale nel mio percorso di studi in architettura, la scenografia di un’opera lirica musicata dal grande e geniale compositore Maurice Ravel, nasce dalla mia passione per il canto lirico che studio a livello amatoriale, e dalla convinzione che il successo di uno spettacolo operistico sia la perfetta combinazioni tra la bravura dei cantanti, dei musicisti e non da meno, della scenografia e del suo allestimento. Alcuni anni fa ho avuto la possibilità ed il piacere di assistere alla Prima della “Bohème” al Teatro Regio di Torino: una rappresentazione di grande bellezza e molto emozionante che mi ha spinto ad iniziare uno studio approfondito sulla grande macchina teatrale e su diversi teatri, studio che ho relazionato ed esposto nella tesi di primo livello.

Nel mio percorso formativo e per seguire le mie passioni, ho partecipato al workshop “Scenografia, teatro e musica" ideato dal professor Roberto Monaco in collaborazione con il Teatro Regio di Torino, l’architetto Valentina Donato e il musicologo Attilio Piovano. La volontà di scoprire come si lavora aH’interno del teatro, cosa si nasconde dietro al palcoscenico, capire se tutte le idee scenografiche possono essere realizzabili nei limiti del palcoscenico, mi ha spinto a provare a realizzare un progetto scenografico confrontandomi con i limiti teatrali.

L’opera L’enfant et les sortilèges che ho scelto come "musa ispiratrice” per il mio elaborato è una fantasia lirica in due atti scritta da Ravel nel 1924, opera sicuramente meno conosciuta al pubblico del famoso Bolero , ma che mi ha affascinato per la sua trama molto particolare: un bambino, a causa delle sue azioni, viene coinvolto in un sortilegio dove gli oggetti si "umanizzano” e diventano a loro volta protagonisti.

Per una migliore comprensione del mio progetto riguardante la scenografia ho ritenuto necessario suddividere la tesi in sei parti: nella prima ho raccontato la vita del compositore, la trama ed un’analisi psicoanalitica di Melanie Klein dell’opera; a seguire ho analizzato due rappresentazioni contemporanee precisamente di Laurent Peliy e Benjamin Knobil per poi esporre nella terza parte la mia interpretazione e quindi la realizzazione della scenografia. La quarta parte si apre con un omaggio alla bellezza del Teatro Regio di Torino per poi addentrarsi nelle parti più tecniche e costruttive della scenografia. L’elaborato si conclude con l’attrezzeria e uno studio a bozzetti dei possibili costumi.

La mia personale interpretazione e realizzazione della scenografia vuole mettere in evidenza la possibilità di come una opera lirica, possa essere apprezzata anche da un pubblico giovane se studiata ed inserita in modo fantasioso con elementi che possano richiamare il gioco ed il sogno e spero che in questa mia visione si percepiscano le tante emozioni che in me ha suscitato l’opera.

Relatori: Roberto Monaco, Valentina Donato, Attilio Piovano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AB Architettura degli interni
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4044
Capitoli:

Introduzione

L’opera

1.1 Cenni sulla vita artistica di Joseph- Maurice Ravel

1.2 Ravel e L’enfant et les sortilèges

1.3 L’enfant et les sortilèges "Fiaba lirica in due atti”, sinossi

1.4 Melanie Klein : la sua analisi psicologia dell’opera

2. Rappresentazioni contemporanee

2.1 L'enfant et les sortilèges di Benjamin Knobil, 2010

2.2 L'enfant et les sortilèges di Laurent Pelly, 2012

3. La mia scenografia

3.1 L'obiettivo

3.2 L'idea iniziale

3.3 La mia visione scenografica

3.4 Primo atto

3.5 Primo atto_ scena II

3.6 Secondo atto

4. L’allestimento

4.1 Il Teatro Regio di Torino : dal progetto di Benedetto Alfieri al progetto di Carlo Mollino

4.2 Il Teatro Regio di Carlo Mollino

4.3 Riassumendo: i dati tecnici

4.4 La struttura scenografica

4.5 Movimenti

5. L’attrezzeria

5.1 Attrezzeria primo atto

5.2 Attrezzeria primo atto_ seconda scena

6.I costumi

Conclusioni

Bibliografia

Sitografia

Allegati

Bibliografia:

BAGNATI SIRAGUSA Maria Isabella, "Il percorso psicologico della fantasia di Ravel", saggio contenuto in Programma di sala per la rappresentazione dell'Enfant et les sorfilèges e L’Heure espagnole, Gran teatro La Fenice, Venezia, Aprile 1996.

BARDELLI Pier Giovanni, Il Teatro Regio di Torino da Carlo Mollino ad oggi : consistenza materica ed esito architettonico, Flaccovio, Palermo, 2010, pp.85-116.

BASSO Alberto ( a cura di), Storia del Teatro Regio di Torino,Torino Cassa Risparmio, 1976-88.

BASSO Alberto ( a cura di), L’arcano incanto: Il Teatro Regio di Torino, 1740-1990, Catalogo della mostra tenutasi a Torino, Teatro Regio, 16 Maggio - 29 Settembre 1991, Electa, Milano, 1991.

CARLUCCIO Luigi, STRONA Oscar ( a cura di), Il Teatro Regio di Torino,AEDA, Torino, 1970.

COLETTE, Journal à rebours, Janvier 1939, pp. 111-112.

ECHENOZ Jean, Ravel un romanzo, Adelphi, Milano, 2007.

JOURDAN-MORHANGE Hélene, Colette 1939.

KLEIN Melanie, Infantile Anxiety-Situations Reflected in a Work of Art and in thè Creative Impulse (1929), trad. it.: Situazioni d’angoscia infantile espresse in un'opera musicale e nel racconto dì un impeto creativo, , in Melanie Klein, Scrìtti 1921-1958, Torino, Boringhieri, 1978, pp. 239-242.

MARNAT Marcel, Maurice Ravel, Parigi, Fayard, 1986.

MOLLINO Carlo, ZAVELANI M., Il nuovo Teatro Regio di Torino ,Società degli Ingegneri e degli Architetti, Torino, 1973, pp. 8-15.

Mello Bruno, Trattato di scenotecnica, De Agostini, Novara, 1999.

PIOVANO Attilio, “ Ironia, vis comica e contaminazioni stilistiche nel teatro raveliano”, « Rassegna Musicle Curci », anno XLV, n°l, gennaio 1992.

PIOVANO Attilio, Invito all'ascolto di Maurìve Ravel, Mursia, Milano, 1995.

PIOVANO Attilio, "Componenti esotiche in Ravel dall’orientalismo al jazz, ovvero L’enfant et les sorfilèges luogo emblematico di sperimentazione linguistica", saggio incluso in Programma di sala per la rappresentazione dell’Enfant et les sorfilèges e L'heure espagnole, Gran Teatro La Fenice, Venezia, aprile 1996.

Piovano Attilio “Il mondo fantastico del bambino. Dall’enfanf ef /es sortilèges di Maurice Ravel alle intuizioni di Melanie Klein”, « Il Sagittario», Rivista di cultura dell’Istituto di Psicologia Individuale “Alfred Adler”, n° 12 , Torino, dicembre 2002. Programma di sala edizione torinese OSNRai del 25 febbraio 2010 con libretto.

RAVEL, Arbie Orenstein, ( a cura di), Scrìtti e interviste, Torino, EDT, 1995.

RAVEL, Arbie Orenstein, ( a cura di), Lettere, Torino, EDT, 1998.

RESTAGNO Enzo, Ravel e l’anima delle cose, Milano, Il Saggiatore, 2009.

SFORZA Francesco, BALDINI Carlo Maria, Grandi teatri italiani, Roma Editalia, 1993.

VINAY Gianfranco, I sortilegi di Ravel, saggio incluso nel programma di sala per il duplice allestimento delle opere raveliane L'Heure espagnole e L’enfant et les sortilèges in scena al PalaFenice dal 20 al 30 aprile 1996; volume a cura di C.CHIAROT, Venezia, Ufficio stampa del Gran Teatro la Fenice, 1996, pp. 85-91.

SITOGRAFIA

www.archckdesign.com

www.archive.org

www.avenchesopera.ch

www.gbopera.it

www.opera-lausanne.ch

www.peroni.com

www.serralunga.it

www.teatroregio.torino.it

www.thetimes.co.uk

www.ville-monttort-l-amaury.tr

www.wikipedia.org

Modifica (riservato agli operatori) Modifica (riservato agli operatori)