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La casa dentro la casa: scensari di riqualificazione per il patrimonio edilizio in area Alpina : un progetto per la borgata Campofei di Castelmagno

Giuseppe Groppo

La casa dentro la casa: scensari di riqualificazione per il patrimonio edilizio in area Alpina : un progetto per la borgata Campofei di Castelmagno.

Rel. Guido Callegari, Daniele Regis. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2014

Abstract:

PREMESSA

«Nella parte occidentale d'Italia è il Vesulo, il monte più alto della catena degli Appennini, che superando con il suo vertice le nubi si innalza nei cieli tersi. Un monte per sua propria natura celebre, ma celeberrimo per le sorgenti del Po che scaturito dal fianco si spinge verso il sole che nasce...»

Così il provetto alpinista Francesco Petrarca si cimenta in una breve descrizione del gigante di pietra che sovrasta l'arco alpino Piemontese.

Fin da piccolo fui affascinato dalle montagne, un elemento così caratterizzante della terra in cui sono nato e un ambiente così bello da vivere in tutte le stagioni dell'anno. Grazie all'educazione ricevuta, sono stato abituato a godere dei bei momenti che i monti sanno offrire non solo nel periodo invernale, ma anche nel resto delle stagioni. Che si tratti di una giornata di sci, di una gita estiva in montagna o di una mangiata in compagnia con gli amici. Sa curare gli aspetti più profondi che si celano nell'animo umano e giovare non poco all'animo. Non si tratta solo di questo: oltre ai suoi paesaggi, la montagna piemontese è custode di forti tradizioni del territorio che, vuoi per il posizionamento geografico, vuoi per quell'isolamento che il vivere sui monti comporta e che, soprattutto da molti coetanei è temuto, rimane saldamente radicato in quei luoghi e nei suoi abitanti. L'architettura si fa baluardo di tale memoria: osservando le costruzioni presenti su tali monti è possibile condurre una sofisticata analisi non solo sulle tecnologie costruttive o sui degradi presenti

e dunque sulle possibilità di recupero; ma vere e proprie analisi sulla vita del passato, sulle tradizioni e sulle usanze nei secoli. Poiché proprio queste costruzioni, essendo state molto meno toccate dai forti cambiamenti che hanno caratterizzato i restanti territori della regione negli ultimi decenni, si fanno forti della loro memoria intrinseca. Ciò non solo crea un profondo e significativo background per l'architetto ma suggerisce, per molti creativi, un potenziale davvero importante. Queste sono le motivazioni che da sempre hanno contribuito a nutrire il mio interesse verso la montagna e verso tutto ciò ad essa legato, lo trovo un argomento altamente intrigante la cui indagine possa in continuazione essere spinta dalla passione. Con molta umiltà dunque si intende trattare di un certo tipo di recupero, tecnologicamente all'avanguardia, definito come "casa dentro la casa" che consente di applicare le più moderne tecnologie anche laddove sia importante mantenere la memoria del luogo sia dal punto di vista formale che da quello dei materiali. Come verrà spiegato più approfonditamente in seguito si tratta della creazione di un involucro, più o meno prefabbricato, da andare ad inserire in una costruzione preesistente da consolidare (naturalmente in relazione allo stato di degrado in cui si trova). Questa tecnica, definibile come parassitarla, ha origini molto antiche ma nei tempi ha subito una forte accelerazione: proprio la prefabbricazione legata alla scelta di materiali da costruzione come il legno o l'acciaio consentono la realizzazione in tempi brevissimi e costi molto ridotti. Gli interventi possono essere di mimesi nei confronti dell'esistente o, come sovente accade, esternare la propria moderna personalità marcando il confine tra ciò che c'era e ciò che viene realizzato.

Per l'analisi svolta sulla tecnologia applicata in quindici situazioni progettuali è stata di fonda zione: l'arredo. L'attività di famiglia pluridecennale nel campo, fin da bambino mi ha spinto verso l'interesse per l'arredo degli interni e per l'utilizzo in particolare di legno e metallo, unito naturalmente ai materiali più all'avanguardia. Così sviluppando tale interesse ho trovato molto affascinante dedicare parte delle mie ricerche ad un argomento altrettanto importante legato al tema principale. Trattandosi di progetti montani, perlopiù caratterizzati da spazi ridotti ai minimi termini per diversi motivi, anche l'arredo assume una certa rilevanza: proprio la mancanza di spazio spinge il progettista alla massima razionalizzazione della parti e ad una profonda attenzione alla funzionalità degli spazi. Entrano dunque in gioco espedienti, come vedremo in seguito, quali arredi integrati, mobili o plurifunzionali.

L'ultima parte della Tesi è caratterizzata da un progetto riguardante il recupero di un edificio a carattere residenziale tramite la tecnologia analizzata nella prima parte dello scritto. Si tratta della borgata "Campofei" situata sopra il comune di Castel-magno in Val Grana (CN), il recupero si dimostra un'ottima opportunità per inserire un progetto mentale importanza la collaborazione e la gentilezza dimostrata da parte di tutti gli studi contattati, che ringrazio per aver fornito materiale progettuale e fotografico e, in alcuni casi, di essersi reso disponibile per le visite compiute nel viaggio che ha reso possibile vedere di persona alcuni tra questi progetti.

caratterizzante l'argomento della tesi in un'idea di masterplan atta al recupero della borgata.

Il sito, già oggetto di alcuni studi condotti negli anni passati, si presta molto bene ad un recupero, ne è il simbolo la borgata "Campomolino", non molto distante, acquisita da investitori privati e recuperata quasi nella sua totalità. L'ipotesi progettuale in cui l'idea si pone prevede di integrare le ristrutturazioni private già in fase di ultimazione condotte nella parte alta dell'insediamento, di origine ottocentesca, ad un intervento volto alla restante parte di origine medievale. Quest'ultima per conformazione e caratteristiche si presterebbe alla realizzazione di un residence diffuso con alcune parti destinate al turismo e alla cultura. Il creare un movimento socioculturale non potrebbe far altro, infatti, che giovare alla vita e all'economia della valle e ai suoi abitanti come sarà spiegato meglio in seguito.

Relatori: Guido Callegari, Daniele Regis
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
R Restauro > RD Tecniche del restauro
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3921
Capitoli:

1. PREMESSA

2. ARCHITETTURE RURALI ALPINE: UN FORTE VALORE INTRINSECO

2.1 Borgate da recuperare, una realtà da riscoprire

2.2 Le Alpi: un'interessante possibilità di sviluppo

2.3 Sostenibilità del recupero

3. TECNOLOGIE "CASA NELLA CASA"

Recuperi alpini, un panorama ricco di tecnologia

La casa nella casa, uno e più motivi di interesse

La tecnologia

4. ATLANTE DEI CASI STUDIO

Introduzione

S(ch)austall, Pfalz, Germania, 2006

Intervento a Paraloup, Rittana, Italia, 2006

Casa Bonelli, Cuneo, Italia, 2012

Casa e atelier di un artista, Pianezzo, Svizzera, 2003

Casa Geiser, Solduno, Svizzera, 2008

Casa vacanze, Samedan, Svizzera, 2005

Intervento a Ponte in Valtellina, Italia, 2010

Seconda casa, Bergun, Svizzera, 1996

Boisset House, Le Bialley, Svizzera, 2012

Gaudin House, Ayent, Svizzera, 2013

Cambolin House, Albinen, Svizzera, 2009

House in Mase, Svizzera, 2010

Germanier House, Vètroz, Svizzera, 2009

Devocot Studio, Gran Bretagna, 2009

Bilka Barn, Bilka, Rep. Ceca, 2012

5. ANALISI DI QUATTRO CASI STUDIO

Introduzione

Paraloup, Barbero, Castellino, Cottino, Regis

Pianezzo, Casa e atelier di un artista, M. Arnaboldi

Bergiin, D. Marques, B. Zurkirchen

Ponte in Valtellina, Guiducci e Mercandelli Architetti

Note conclusive

6. LO SPAZIO E L'ARREDO

Lo spazio

L'arredo

Nel progetto

7. PROGETTO DI RECUPERO

La borgata di Campofei

Tipologia casa alta Val Grana

Il progetto

8. CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

Testi sulle costruzioni montane

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Cereghini M., "Costruire in montagna. Architettura e storia", Edizioni del Milione, Milano 1956

Loos A., "Regole per chi costruisce in montagna", in ld., "Parole nel vuoto", Adelphi, Milano 1972

Mollino C., Tabù e tradizione nella costruzione montana, in: "Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino", n. 4

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Testi sulle Alpi

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Bruno S., Corino D., "Ritorno a una borgata abbandonata: strategie per un nuovo sviluppo alpino",

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Doglio G., Maurino R., "Recupero: come fare?

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Simonis G., "Costruire sulle Alpi : storia e attualità delle tecniche costruttive alpine", Tarara 2005

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Testi specifici / tecnici

AA. VV, Manuale per il recupero del patrimonio edilizio realizzato dai GAL "Tradizione delle terre occitane" e "Valli Gesso, Vermenagna e Pesio": Dematteis L., Doglio G., Maurino R.

Marnino Lorenzo, Mellano Paolo,"Atlante dell'edilizia montana nelle alte Valli del Cuneese", Stilgraf, Santuario di Vicoforte 2001-06

Tronconi Oliviero, "L'architettura montana", Mag-gioli, Santarcangelo di Romagna 2008

Bovetti M., "La casa nella casa, una nuova strate-

già progettuale per il recupero dell'architettura rurale montana", tesi di laurea, rei. Guido Callegari, Politecnico di Torino, A.A. 2011/2012

Testi sugli spazi minimi e sull'arredo

V Triennale Milano, catalogo ufficiale, Ceschina, Milano 1933

Alessi Alberto, "Intensità domestiche", Materiale Giugno n. 04, Marzo 2012

Sceusa R., "Un po' casa e un po' albergo : linee guida per gli interni dell'albergo diffuso", tesi di laurea, rei. Marco Vaudetti, Politecnico di Torino, A.A. 2011/2012

Altro

Agostini Stella, Silvana Garufi, "Strategie di valorizzazione del patrimonio rurale", FrancoAngeli, Milano 2000

Agostini Stella, "Recupero e riuso degli edifici rurali : elementi di progetto e di piano : integrazione nel paesaggio", Maggioli, Santarcangelo di Romagna 2008

Dematteis G., Maurino R., "Recupero edilizio e qualità del progetto", Primalpe, Cuneo 2003 Frampton Kenneth, "Storia dell'architettura moderna", Zanichelli, Bologna 2012

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