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Scalo Vallino : uno spazio per la rigenerazione urbana a Torino

Marco Tardella , Veronica Masella

Scalo Vallino : uno spazio per la rigenerazione urbana a Torino.

Rel. Mauro Berta, Marta Carla Bottero. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città, 2014

Abstract:

Il lavoro di tesi è incentrato sull'esplorazione e la ricerca di una valida strategia nell'affrontare il tema della riqualificazione dell'area torinese denominata "Scalo Vallino", e tramite essa estendere il processo di rivitalizzazione all'intero quartiere di San Salvario in cui è ubicata.

Abbiamo avuto l'opportunità di toccare con mano la particolarità di questo spazio urbano, vivendolo e frequentandolo a lungo, apprezzandone pregi, difetti, punti di forza e di debolezza, questo ci ha portati a comprenderne il sistema di funzionamento, le numerose problematiche e le relative cause. Attraverso questo percorso di riconoscimento e conoscenza del luogo siamo arrivati a delineare un piano d'intervento in grado di rispondere alle esigenze maggiormente incombenti sulla zona, tentando di arginare le situazioni di degrado già presenti e di annullarne le cause mediante un processo di progettazione che ha come obiettivo quello di fornire delle proposte.

Dalle analisi emerge che le cause al degrado e alla scarsa qualità ambientale relative al quartiere nonché gli interventi che si potrebbero compiere per ottenere l'inversione di tali processi dipendono dagli stessi fattori: considerazione che ci ha portati ad avanzare l'ipotesi di poter trasformare i fattori - limite in risorsa, attraverso una pianificazione di riqualificazione.

Tra le principali cause della cattiva qualità ambientale nel quartiere vi sono il problema relativo alla massiva presenza di popolazione extracomunitaria, la cui integrazione sembra ancora essere problematica e difficile, creando disagi ai residenti, il sistema viario ma soprattutto l'insufficienza di superficie destinata a parcheggio, con riscontri negativi sulla vivibilità dell'area e sul fronte economico, comportando una maggiore difficoltà nella vendita per i commercianti, infine il problema generato dalla mancanza di aree di sosta per i cittadini, punti verdi e passeggiate urbane.

La vita del quartiere oggi si svolge limitatamente sulle superfici dei marciapiedi: mancano i luoghi urbani destinati all'incontro e alla socializzazione, luoghi che cambierebbero la connotazione del quartiere da luogo di passaggio a luogo di sosta.

L'intervento mira a considerare tutti questi aspetti nel rilancio di San Salvario come quartiere del commercio al dettaglio, in grado di competere con i sistemi di distribuzione organizzata, e come quartiere del servizio al consumatore e al cittadino.

Ci proponiamo di perseguire questo obiettivo andando a costituire un nuovo grande polo attrattivo, che sia capace di operare una riqualificazione sull'intera zona aumentandone la qualità, che vada a costituire un luogo unico nella città, per le sue offerte e la sua specializzazione commerciale, fatto che porterebbe un grande ricircolo di nuovi utenti.

Nella realizzazione del centro il tentativo sarà quello di andare a sviluppare attività e mansioni che potrebbero avvalersi della manodopera extracomunitaria, in direzione dunque di una politica d'integrazione sociale. Sempre in tale ambito si andranno a costituire dei luoghi urbani di riconoscimento e relazione sociale per i cittadini, quali piazze e passeggiate urbane, utili ad aumentare le occasioni d'integrazione e capaci di operare un netto miglioramento della qualità ambientale, nonché di incentivare il pubblico a considerare il quartiere come un luogo per la sosta, un posto da vivere e non solo un passaggio.

Tutto ciò dovrebbe essere accompagnato da una trasformazione settoriale delle attività esistenti, in vista di una specializzazione dell'offerta, tale da innalzare la qualità e incentivare il pubblico a frequentare il quartiere.

La proposta riguarda l'installazione di funzioni nel nuovo impianto, da cui le attività commerciali preesistenti e limitrofe possano trarre vantaggio economico, in vista di una loro rivitalizzazione. Maggiore affluenza dunque ma un carattere di spazio ristretto capace di favorire le relazioni sociali, lo scambio e l'integrazione, in modo che i consumatori possano compiere i loro acquisti a piedi o in bicicletta, operando un cambiamento dalla ricaduta positiva sugli aspetti più problematici della viabilità, aiutati dalla realizzazione di nuove aree destinate a parcheggio.

Insomma un quartiere in cui sia possibile e piacevole passeggiare, sostare all'aperto, circolare, vivere.

Relatori: Mauro Berta, Marta Carla Bottero
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
A Architettura > AO Progettazione
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Costruzione Città
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3919
Capitoli:

1. INTRODUZIONE SUL TEMA E LE MOTIVAZIONI DELLA RIQUALIFICAZIONE DI SCALO VALLINO

2. SCALO VALLINO, LANALISI DEI BISOGNI E DEGLI SPAZI

2.1 II sistema del verde

2.2 II sistema del traffico

2.2.1 Trasporto pubblico

2.2.2 Viabilità ciclo-pedonale

2.2.3 Analisi del traffico

2.3 I servizi pubblici

3. SAN SALVARIO

3.1 La formazione di San Salvario

3.2 II quartiere oggi

3.2.1 II fenomeno dell'immigrazione

3.2.2 La qualità ambientale e elementi caratterizzanti l'ambito urbano

3.2.3 II programma di recupero

4. INQUADRAMENTO URBANISTICO E PIANO REGOLATORE

4.1 La variante urbanistica

5. PROGETTO AMPLIAMENTO CENTRO DI BIOTECNOLOGIA MOLECOLARE

5.1 L'edificio

5.2 I finanziamenti

6. IL MERCATO

6.1 Aspetti sociali e ruolo urbano

6.2 Lo sviluppo del sistema commerciale in Italia

6.3 Lo sviluppo architettonico

6.3.1 II passaggio dalla piazza all'edificio

6.3.2 II mercato coperto come luogo della sperimentazione

6.4 La realtà di Torino

6.4.1 I mercati nella seconda metà del Settecento

6.4.2 I mercati tra il 1818 e il 1853

6.4.3 I mercati tra 1853 e il 1912

6.4.4 I mercati tra il 1912 e il 1940

6.4.5 I mercati coperti a Torino

6.4.6 II mercato di piazza Madama Cristina

6.4.7 II mercato di Porta Palazzo

6.4.8 II Piano dei mercati a Torino

6.4.9 La distinzione merceologica

6.4.10 II mercato ambulante: distribuzione funzionale ed elementi costitutivi.

6.4.11 II ruolo economico dei mercati

6.4.12 II mercato in rapporto ai sistemi di distribuzione commerciale e il comportamento dei consumatori

IL PROGETTO

7.1 L'evoluzione progettuale

7.2 La connessione di due parti di città

7.3 II miglioramento della qualità ambientale

7.3.1 Gli spazi pubblici

7.3.2 I percorsi pedonali e ciclabili

7.3.3 Gli spazi verdi

7.4 II mercato coperto

7.4.1 II disegno del mercato

7.4.2 Le disposizioni normative

7.4.3 La composizione

7.4.4 II sistema dei flussi

7.4.5 La viabilità interna

7.4.6 La suddivisione merceologica

7.4.7 Spazi complementari e di servizio

7.5 II parcheggio

7.6 II sistema di piazze pubbliche

7.6.1 La composizione

7.7 La residenza universitaria

7.7.1 La composizione

8. LA VALUTAZIONE DI FATTIBILITÀ'

8.1 L'analisi costi - ricavi

8.2 Le quantità dell'intervento e gli input per le analisi

8.3 Le modalità di gestione dell'intervento

8.4 II valore residuo

8.5 Analisi risultati emersi dalla valutazione di fattibilità

8.6 Analisi dei benefici sociali

8.7 Scenari progettuali alternativi

9. CONCLUSIONI

10. BIBLIOGRAFIA

11. FONTI ICONOGRAFICHE

Bibliografia:

Testi

- Barosso L. et al., 2000, "I mercati coperti a Torino, Progetti, realizzazioni e tecnologie ottocentesche", Torino: Celici;

- Boi S„ 2014, "Il recupero e la sopraelevazione dell'edificio ex CEAT Gomma a Torino: un progetto per il sociale", Tesi di laurea, Torino;

- Ceccarelli A. F. e Campbel P„ 2008, "Guida pratica alla progettazione per l'esame di abilitazione alle professioni di architetto sez. A-B, ingegnere sez. A-B, geometra, perito edile e per i concorsi nell'area tecnica degli Enti Locali. Manuale di progettazione", terza edizione, Maggioli editore;

Comoli Mandracci V., 1996, "1851 - 1852: Il piano d'ingrandimento della capitale", Torino: Archivio Storico della Città di Torino;

- Coppo D. e Osello A., 2006, "Il disegno di luoghi e mercati a Torino", Torino: Celid;

- Di Macco S.. 2008, "Standard igienico-sanitari. Edilizia ed impianti nei luoghi degli alimenti. Realizzazione mercati quotidiani"., legislazione tecnica;

Gottfried A. et al., 2013, "Enciclopedia pratica per progettare e costruire. Manuale a uso di progettisti, costruttori, docenti e studenti. Fondamenti, norme e prescrizioni per progettare, costruire, dimensionare e distribuire a misura d'uomo", nona edizione, Milano: Hoepli

- Magnaghi A. et al., 1982, "Guida all'architettura moderna di Torino", Torino: Designers Riuniti Editori;

- Moore R. V. et al., 1997, "L' architettura del mercato coperto, dal mercato aH'ipermercato", Officina Edizioni;

- Prizzon F„ 2001, "Gli investimenti immobiliari: analisi di mercato e valutazione economico-finanziaria degli interventi", Torino: Celid;

- Roscelli R„ 2014, "Manuale di estimo: valutazioni economiche ed esercizio della professione", Utet;

- Vaudetti M„ 2007, "Progettare: metodi, tecniche, norme, realizzazioni. Edilizia per il commercio. Punti vendita - Concept store -Grandi magazzini - Centri commerciali - Temporary store", UTET.

Articoli reperiti in quotidiani e periodici consultati:

- Minello B„ 24.10.2014, "Incomincia la rivoluzione intorno a Porta Nuova. La vendita dello scalo Vallino trasforma l'area di piazza Nizza.", «LA STAMPA»;

- Poletto L„ 4.5.2014, "Nell'ex scalo ferroviario nasce il maxi in-cubatore per le biotecnologie. Investimento da 40 milioni, via alla prima tronche", «LA STAMPA»;

Siti web consultati:

- www.arpnet.it

Relazione sulla situazione socio - economica del Piemonte, 1995, Un caso al microscopio: conflitti e prospettive in un quartiere urbano, Ires Piemonte, 1995.

- www.clab.fondazionecrt.it

M. Vico, 2010, Torino-San Salvario, Clab la community della fondazione CRT;

- www.sansalvario.org

Comitato spontaneo Quadrilatero di San Salvario, I rifugiati somali di Borgo San Paolo.

- www.torinotoday.it

Parodi, 2011, Contro i luoghi comuni: la battaglia per l'immigrazione a San Salvario

(I risultati dell'amministrazione comunale torinese nel quartiere simbolo dell'immigrazione sono evidenti. Ne parla Francesco Mele, coautore di due documentari contro i pregiudizi e i luoghi comuni;

Documenti consultati

- Accordo di programma tra la Città di Torino, la Regione Piemonte, FS Sistemi Urbani S.r.l. e fondazione Cirpark finalizzato all'ampliamento del Centro di Biotecnologie Molecolari - Incuba-tore di Ricerca deH'Università di Torino, da collocarsi nell'area "ex Scalo Vallino" in zona via Nizza, Allegato: A, 2013.

- Direzione centrale ambiente, sviluppo territorio e lavoro, Direzione urbanistica servizio di pianificazione, Accordo di programma A 48 (ai sensi dell'art 34 Dlgs 267/2000 e s.m.i.), Variante al P.R.G. (ai sensi dell'art. 17 bis L.R. 56/77 e s.m.i., come da ultimo modificata con L.R. n° 3/2013), Centro Biotecnologie Molecolari, Torino, 2013.

- Divisione urbanistica ed edilizia privata, Direzione urbanistica servizio di pianificazione, Accordo di Programma A48, Centro di Biotecnologie Molecolari, Verifica di Assoggettabilità a V.A.S., Rapporto ambientale, Torino, 2013.

- SITI, Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione, Scenari di trasformazione urbana tra le stazioni di Porta Nuova e Lingotto (Rapporto conclusivo), Torino, 2009

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