polito.it
Politecnico di Torino (logo)

"Spolia" : le mura di Galata ed il progetto del waterfront a Karaoky

Isotta Martini

"Spolia" : le mura di Galata ed il progetto del waterfront a Karaoky.

Rel. Carlo Ravagnati, Marcella Graffione. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2014

This is the latest version of this item.

Abstract:

La tesi di laurea in oggetto, nasce in seguito alla partecipazione, all’ Erasmus Intensive Programme project “by_pass_ing Karakòy” nel 2013, organizzato da tre istituti,, di altrettanti Paesi: la Mimar Sinan Gùzel Universitesi di Istanbul (MSFAU), l’École Nationale Superieure d’Architecture de Lyon (ENSAL) e il Politecnico di Torino.

Il progetto triennale di questo programma è A compartive study of thè contribution of in-between places to urban lite “Passing, Passage, Arcades” as semi-pubblic spaces, il cui scopo è quello di studiare a scala architettonica e urbana i processi di formazione storica, le caratteristiche morfologiche della città, i fattori psicologici e sociali che determinano questi luoghi di passaggio e incontro e come essi possano mutare in accordo con le richieste della società odierna. Questa analisi ha il fine ultimo di creare delle proposte per spazi semi-pubblici di transizione, posti nelle tre rispettive nazioni con contesti geografici e culturali così diversi.

L’area studio proposta nel 2013 apparteneva alla Municipalità di Beyoglu, al centro della metropoli, nel quartiere ancora conosciuto come Galata. Una zona di porto commerciale e finanziaria: Karakòy, punto di passaggio tra il Distretto e il mare e la connessione tra la moderna Istanbul e la penisola storica al di là del Corno d’Oro.

La ricerca qui eseguita riprende il lavoro da me svolto durante il programma Erasmus IP a Istanbul insieme a due studentesse turche, Elvira Calakovic e Nazli Caymaz, sotto la supervisione dell’Arch. Marcella Graffione e della Prof.ssa Gulscen Ozaidin. Tuttavia nasce la volontà di analizzare nello specifico il tracciato delle mura genovesi e come queste abbiano inciso nello sviluppo di queste terre, cosa che al tempo venne dato per assodato, con il fine di poter dare una nuova chiave di lettura alle linee progettuali proposte durante il workshop.

In questa prima parte l’analisi si intreccia con il lavoro di ricerca. Partendo dalle permanenze di

una determinata forma della città, quella che maggiormente ha condizionato l’intorno urbano: l’insediamento coloniale genovese di Pera, area oggi meglio conosciuta come Galata o Karakóy, e la sua cinta difensiva. Si è provveduto quindi allo studio dello sviluppo urbano di questo territorio, acquisendone un’approfondita conoscenza che ha permesso di elaborare una sintesi cronologica scritta e grafica incentrata principalmente sull’elemento della fortificazione e su altre architetture significative, ponendo le basi per l’intera ricerca.

Dopo questa fase prettamente bibliografica, la prima direzione dello studio ha interessato il tessuto urbano attuale. Mediante metodo comparativo, con l’ipotetico schema archeologico dei principali elementi dominanti lo sviluppo medievale, è stato indagato l’effettivo condizionamento causato da un elemento non più esistente, l’assenza delle mura, all’interno della metamorfosi del quartiere. Ovvero come delle parti abbiano lasciato un segno permanente e siano ancora leggibili nella loro trasformazione successiva.

In secondo luogo sono stati approfonditi i caratteri propri della fortificazione, quali l’apparato murario, gli avancorpi e gli accessi al fine di creare l’abaco del sistema difensivo della Galata altomedievale. L’abaco disegnato vuole restituire le caratteristiche formali essenziali con le quali doveva presentarsi il sito all’epoca, ma non solo: la tavola si compone sia di alcuni passaggi inerenti la costruzione per arrivare alla completa realizzazione delle entità, sia di diversi stadi successivi riguardanti la trasformazione e stratificazione degli elementi stessi. Una guida grafica e descrittiva eseguita con l’ausilio di poche fonti iconografiche, degli studi in merito del XIX-XX secolo, e mediante il confronto con strutture conosciute e assimilabili dell’epoca, cercate nella fattispecie all’interno dei luoghi collegati a Galata nel XIV-XV secolo, come le colonie liguri in oriente e la stessa Genova, generatrice della principale eredità di questa terra tra Bosforo e Corno d’Oro.

L’ultima parte di analisi affronta l’evoluzione morfologica del litorale, una linea importante nel rapporto tra l’insediamento e la funzione, che ne ha permesso la crescita attraverso gli scambi e il commercio marittimo. Un porto naturale che, dall’occidentalizzazione del XIX secolo, ha subito trasformazioni antropiche significative e per tale ragione, nei limiti della precisione delle differenti carte utilizzate, si è evidenziato su tavole il costante mutamento della costa.

Nel secondo capitolo la parte storica diventa il materiale dell’architettura. Il particolare carattere che esprime la dimensione della memoria analizzato nella precedente parte della tesi, ovvero la fortificazione genovese, diventa un pezzo della città adattabile e mutabile secondo le moderne esigenze. Ciò che è sempre stato un vincolo e per tale ragione quasi completamente distrutto nel corso dell’ultimo secolo, viene trasformato in un nuovo stimolo per creare un segno unitario che assume diverse funzioni all’interno dell’area. Queste riguardano la sistemazione degli spazi comuni lungo il waterfront, con un maggiore focus sulla principale porta d’accesso a Karakóy: l’imbocco dell’omonimo ponte e l’attiguo snodo viario, connessione di quattro importanti assi, nominato dagli istanbulioti “piazza” che nella realtà dei fatti non è.

I nuovi spazi vengono creati dalla precedente analisi facendo si che le mura si affermino come trama del progetto, che l’evoluzione del litorale diventi la linea guida per la forma di nuove strutture costiere e gli elementi dell’abaco reinterpretati siano le parti che compongono l’unità.

É a questo passaggio che si riferisce il termine “spolia”. un’operazione tipica medievale, che è perdurata nel tempo. Quel processo per il quale i materiali venivano reimpiegati in nuove forme, diventando oggetti di riutilizzo. Ciò poteva avvenire decontestualizzando l’oggetto ed includendolo fisicamente, così com’era, in un nuovo ambiente; medesima azione subita dai beni sottratti in guerra agli avversari. In altro modo, utilizzando l’elemento come modello per creare ex novo, trasformandosi al contempo in riflessione critica e operosa di innovazione. In ambedue i casi l’oggetto assumeva una nuova immagine che permetteva di sottrarlo allo scorrere del tempo.

Relators: Carlo Ravagnati, Marcella Graffione
Publication type: Printed
Subjects: A Architettura > AS History of Architecture
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3895
Chapters:

1. INTRODUZIONE

2. LE MURA PI SALATA

2.1. LO SVILUPPO URBANO PI 6ALATA

2.1.1. SINTESI STORICA

2.2. METABOLIZZAZIONE

2.2.1. FORTIFICAZIONE

2.2.2. LUOGHI PI CULTO

2.2.3. SPAZI E LUOGHI PUBBLICI

2.3. ABACO

2.3.1. LE MURA

2.3.2. LE TORRI

2.3.3. LE PORTE

2.4. LA C05TA

3. IL PROGETTO DEL WATERFRONT A KARAKOY

3.1. LE PAROLE

3.2. LE TAVOLE

4. BIBLIOGRAFIA

Bibliography:

4. BIBLIOGRAFIA

STUDI STORICI ATTINENTI L'AREA PI GALATA

Àgostom Gàbor e Master Bruce, Encyclopedia ofthe Ottoman Empire, Facts On File Ine, New York, 2009, pp. 226 - 228.

Albrecht Benno, Metamorfosi della città, Garzantini, Milano, 1995, pp. 3-150.

Basso Enrico, Insediamenti e commercio nel Mediterraneo bassomedievale: i mercanti genovesi dal Mar Nero all’Atlantico, Marco Valerie, Torino, 2008.

Belin Francois Alphonse, Arséne de Chàtel, Histoire de la latinité de Costantinople, seconda edizione [online], A. Picard etfils, Paris, 1894.

Beltrano Luigi Tommaso, Seconda serie di documenti riguardanti la colonia di Pera, in “Atti della Società Ligure Storia e Patria”, voi. XIII, fascicolo V, Tipografia del R. I. Dé Sordo-Muti, Genova, dicembre 1884, pp. 955-1002.

Borromeo Elisabetta, Les Catholiques à Costantinople. Galata etles églises de rite latin auXVII siècle, in “Revue del mondes musulmans et de la Méditerranée”, pp. 227-243, Semptember 2005, online dal 09 gennaio 2012, consultazione il 17 febbario 2014.

Ciotta Gianluigi, Costantinopoli: insediamento genovese di Galata: struttura urbana e architetture, “Da Ulisse a..la città e il mare. Dalla liguria al mondo. Atti del Convegno internazionale” (Imperia 7-9 ottobre 2004) a cura di G. Revelli, Pisa, 2005, pp.45 - 63, ETS, Genova, 2004 Dalleggio d’Alessio Eugenio, Galata et la soueraineté de Byzance, in “Ruvue des études byzantines” [online], tome 19, 1961, pp. 315- 327.

Daleggio d’Alessio Eugenio, Le pietre sepolcrali di Arab Giami (antica chiesa di S. Paolo a Galata), R. Deputazione di Storia Patria per la Liguria, Genova, 1942.

Dalleggio d’Alessio Eugenio, Une nouvelle inscription génoisé à Galata, in “Échos d’Orient”, tome 27, n. 150, 1928, pp.168-174.

Della Valle Pietro, La porta d’Oriente: lettere di Pietro Dalla Valle: Istanbul, 1614, Città Nuova, Roma, 2001.

Desimoni Cornelio, I genovesi ed i loro quartieri in Costantinopoli nel XIII secolo, in “Giornale linguistico di archeologia, storia e belle arti”, di L.T. Belgrano e A. Neri, a. zero, tipologia istituto sordo-muti, Genova, 1876, pp. 217-274.

Eyìce Semavi, Galata ve Kulesi- Galata and its Tower, Turkiye Turing ve Otornobi Kurumu, Apa Pfset Basimevi, Istanbul, 1969.

Girardelli Paolo, Architecture, identity and liminality: on thè use and meaning ofcatholic spaces in late ottoman Istanbul, in “Muqarnas: an annual on thè visual culture ofthe Islamic world”, voi. XXII, Leiden - Brill, 2005, pp.233-264.

Girardelli Paolo, Una città nella città. La società operaia e le architetture della comunità italiana di Istanbul, in “Gli italiani di Istanbul. Figure, comunità e istituzioni dalle riforme alla repubblica 1839-1923”, CentroAltreitalie, pp. 207-221.

Kreiser Klaus, Storia di Istanbul, Il Mulino, Milano, 2012.

Ìnalcik Halìc, Ottoman Galata, 1453- 1553, in “Essays in Ottaman History”, Eren, Istanbul, 1998, pp. 275 - 376.

Janin Raymond, Les eglises et monastères de Costantinople byzantine, in “Revue des Etudes byzantines”, tome 9, 1951, pp. 143-153.

Lewis Bernard, La sublime porta: Istanbul e la civiltà ottomana, Lidau, Torino, 2007.

Moroni Romano Cav. Gaetano, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Da San Pietro fino ai nostri giorni, volume XVIII, Tipografia Emiliana, Venezia, 1843.

Oncel Derin, Le tracè de ¡’Ancienne Enceinte de Galata, in “Ville e Territoire, Ciudad y Territorio, Town and territory, Connaitre le lieu avant d’intervenir, Conocer el lugar antes de Intervenir, Knowledge prior to Intervention”, pp. 107 - 109.

Origone Sandra, Genova e i genovesi tra la fine di Bisanzio ed i Turchi, in “La storia dei genovesi”, voi. 5, pp. 389-402, Atti del convegno di studi sui ceti dirigenti nelle istituzioni della Repubblica di Genova, Genova 12-13-14 aprile 1984, Copy-lito s.n.c., Genova, 1985.

Pistarino Geo, La caduta di Costantinopoli: da Pera Genovese a Galata Turca, in “La storia dei genovesi’’, voi. 5, pp. 7-48, Atti del convegno di studi sui ceti dirigenti nelle istituzioni della Repubblica di Genova, Genova 12-13-14 aprile 1984, Copy-lito s.n.c., Genova, 1985.

Ronchey Silvia, Il romanzo di Costantinopoli: guida letteraria alla Roma d’Oriente, Einaudi, Torino, 2010.

Rossi Ettore, Le lapidi genovesi delle mura di Galata, dal volume LVI degli Atti della Società Ligure di Storia e Patria, Società Ligure di Storia e Patria, Genova, 1928.

Sammut Alfonso Maria, I francescani nel cuore dell’Impero Ottomano, in “I francescani nella storia dei popoli balcanici”, Atti del convegno internazionale di studi 13-14 novembre 2009, Archetipolibri, Venezia, 2011.

Sauli Ludovico, Dalla colonia dei genovesi in Galata: libri sei, volumi 2, Bocca, Torino, 1831. Sauvaget Jean, Notes surla Colonie génoise de Péra, in “Syria”, tome 15, n. 3, 1934, pp.252 - 275. Scarlini Luca (a cura di), Edmondo De Amicis, Costatinopoli, Einaudi, Torino, 2007.

Schneider Alfons Maria, Nomides Miltiades Isaak, Galata: Topographisch-archäologischer Plan mit erläuterndem Text, Istanbul, 1944.

Stringa Paolo, Genova e la Liguria nel Mediterraneo: insediamenti e culture urbane, Sagep editrice, Genova, 1982

Touring Club Italiano, Istanbul: l’Ippodromo e Santa Sofia, la moschea Blu e il Topkapi, Bosforo e Mar di Marmora, Touring Editore, 2005.

LA C0NTEMP0RANEITA' PI ISTANBUL

Boschetti Andrea, Parolotto Federico, Istanbul Mapping. Una città magica aperta al futuro, in “The Pian. Art and Architecture Editions”, n. 68, settembre 2013, Centauro s.r.l. Edizioni Scientifiche, Bologna, pp.20-27.

Ôzgür Sinem, Olgun Inci (a cura di), by_pass_ing Karakóy. A comparative study of the contribution of in-between places to urban life, passing, passage, arcades as semi-public spaces, Erasmus intensive programme (Istanbul, 25 febbraio - 8 marzo 2013), workshop book, Mimar Sinan Güzel Sanatlar Oniversitesi Yayinlari, Istanbul, 2013.

ZeynepAktuna, Re-reading the social context of apartment block development in Istanbul: 1889-1922, degree of master, The Middle East Technical University, Department of city and regional planning, supervisor Prof. Dr. Murat GCiven?, December 2003.

Anonimo, La città europea tra crisi e trasformazione [online], casoesse.org, u. c. 13-08-2014.

Erdik Mustafa, Management of seismic risk in Istanbul, Bogazigi University [online], www.boun.edu.tr/ enJJS, u.c. 01-09-2014.

STUPÌ RELATIVI ALLA CITTA' PI GENOVA

Benente Fabrizio, Appunti di viaggio: racconti ed immagini tra Genova e il Tigullio, Istanbul, Israele, la Cina e la Merica, Sestri Levante, 2011.

Cagnana Aurora, L’introduzione dell’opera quadrata medievale a Genova: aspetti tecnologici e contesto sociale, in “Arquelogia de la arquitectura” [arquarat.revistas.csic.es, u.c. 25-10-2014], n. 4, 2005, pp.23-45.

Leale Stefano, Le mura ed i forti di Genova, da “L’Universo”, Istituto Geografico Militare, anno 2001, a. 81, n. 3, pp. 340 - 354.

Poleggi Ennio (a cura), Genova, ritratto di una città, Giuseppe Bocca, Torino, 1992. www.isegretideivicolidigenova.com, u. c. 03-10-2014.

pietrsupietra.blogspot.eom//2013/04/progetto-di-montagne-e-torri-medievali, u. c. 17-09-2014.

STUDI PER COMPRENDERE LA STRUTTURA PELLE FORTIFICAZIONI

De Seta Cesare, La città europea. Origini, sviluppo e crisi della civiltà urbana in età moderna e contemporanea, il Saggiatore S.P.A, Milano, 2010.

De Seta Cesare e Le Goff Jacques (a cura di), La città e le mura, Editori Laterza, Bari, 1989.

Forti Leone Carlo, Le fortificazioni di Genova, Stringa Editore, Genova, 1971.

Hogg lan, Storia delle fortificazioni, Istituto Geografico DeAgostini, Novara, 1982.

Posocco Franco (a cura di), Mura da salvare. Catalogo delle città murate d’Italia, Albania, Malta, San Marino e Vaticano, Rotary International, Verona, 2003. www.mondimedievali.net, u. c. 20-10-2014.

STUDI INERENTI I LITORALI

Gunsenin Nergis, “City” Harbours from Antiquity through Medivai Times, in “Between Continents”, Proceedings of the Xllth International Symposium on Boat and Ship Archaeology (ISBSA), Istanbul, 2012, pp. 99-105.

Hastaoglou-Martinidis Vilma, The building of Istanbul docks 1870-1910. New entrepreneurial and cartographic data, in “ITU A/Z”, vol. 8, n. 1, 2011, pp. 85-99. www.cosatalwight.gov.uk, u.c. 03-09-2014.

Modify record (reserved for operators) Modify record (reserved for operators)