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L'interoperabilità degli strumenti di pianificazione territoriale - Il caso del PRGC

Leonardo Amadio

L'interoperabilità degli strumenti di pianificazione territoriale - Il caso del PRGC.

Rel. Gabriele Garnero, Franco Vico. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2014

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il tema centrale della tesi è l'interoperabilità degli strumenti di pianificazione nel governo del territorio. La trattazione del tema è nata in occasione del tirocinio che si è svolto da aprile a luglio 2014 presso il CSI Piemonte in collaborazione con la regione Piemonte. E’ sulla base dell’attività che si è svolta in tale periodo che si è innescata l’idea di tesi e ampliata la trattazione. Durante tale periodo la maggior parte del lavoro si è focalizzato su alcune fasi di realizzazione del progetto “urbanistica senza carta”. Questo progetto è volto alla creazione di regole tecniche per la redazione informatizzata dei PRG comunali e per la gestione del loro iter di adozione/approvazione, al fine di rendere le informazioni in esso contenute patrimonio informativo condiviso e utilizzabile nel sistema di strumenti di supporto al governo del territorio degli Enti pubblici piemontesi. Il tema dell’interoperabilità ovviamente è trasversale a tutti questi processi e requisito teorico fondamentale di questa attività. La trattazione si snoda come segue:

Nel primo capitolo viene affrontato proprio il tema dell’interoperabilità nella pianificazione del territorio, quali siano i motivi della sua importanza nei processi di governo del territorio e come si manifesta a livello comunale. In questo capitolo si tratterà anche la direttiva INSPIRE, riferimento legislativo europeo su questo tema e, alcune leggi nazionali riguardanti i dati territoriali.

Nel secondo capitolo vengono illustrate alcune best practices a livello nazionale, analizzando il modello dati di base del piano strutturale comunale della regione Emilia Romagna, con un approfondimento sul sistema informatico di pubblicazione e gestione degli strumenti urbanistici del comune di Bologna, e le attività della regione Veneto, con una breve digressione finale su un caso olandese.

Nel terzo capitolo verrà trattato lo stato di fatto della “dematerializzazione” in regione Piemonte, verrà presentato il progetto urbanistica senza carta, quali obbiettivi si pone il progetto rispetto al passato e con quali strumenti dovrebbe materializzarsi l’interoperabilità”.

Nel quarto capitolo si tratterà nello specifico l’attività di tirocinio, quindi la definizione delle specifiche per la redazione dei piani regolatori comunali, attraverso un’analisi dei contenuti dei piani e una conseguente definizione di glossari e dizionari che dovrebbero andare a popolare un modello dati strutturato. In questo capitolo si affronta il problema delle “aree normative" e dell’individuazione dell’oggetto fondamentale del piano. Vengono descritti inoltre sommariamente i risultati di un test di mappatura di un piano di un comune piemontese con i dizionari e i glossari forniti da CSI-Regione Piemonte.

Nel quinto capitolo si tratteranno le soluzioni informatiche per strutturare tali specifiche, in particolare la GeoLIML metodology.

Infine negli allegati vengono riportate, oltre ad alcuni documenti fondamentali per la stesura della tesi, anche le sintesi di due interviste condotte durante la stesura della tesi a Carlo Alberto Barbieri, professore ordinario al Politecnico di Torino dove insegna nel corso di laurea magistrale in pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, e all’ing. Giorgio Sandrone dello studio di architettura Mellano e associati.

Relatori: Gabriele Garnero, Franco Vico
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: U Urbanistica > UH Pianificazione regionale
U Urbanistica > UK Pianificazione urbana
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3767
Capitoli:

LISTA DEGLI ACRONIMI

SINTESI DEI CONTENUTI

INTRODUZIONE

1. L’INTEROPERABILITA’ DEI DATI NELLA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO

1.1. La necessità di interoperabilità nella pianificazione territoriale

1.2. L’importanza dell'interoperabilità nei nuovi processi di pianificazione (copianificazione, sviluppo locale, riforme istituzionali, coesione territoriale)

1.3. L'interoperabilità alla scala comunale

1.4. L’infrastruttura di dati territoriali

1.5. La direttiva INSPIRE

1.5.1. Il tema del Land use

1.5.2. Il tema del Land use e il piano regolatore

1.5.2.1 I dati perla pianificazione

1.5.2.2 I dati della pianificazione

1.6. La legislazione nazionale :il “codice dell’amministrazione digitale” e le “regole tecniche per la definizione di specifiche di contenuto dei database geotopografici”

2. LA SCENA NELLE REGIONI ITALIANE E IN EUROPA

2.1. Lo stato di fatto del processo in Italia

2.1.1. Il modello dati di base del piano strutturale comunale della regione Emilia-Romagna

2.1.2. La Regione Veneto

2.2. Spatial planning SDÌ in the Netherlands

3. LO STATO DI FATTO DELLA DEMATERIALIZZAZIONE IN REGIONE PIEMONTE E IL PROGETTO “URBANISTICA SENZA CARTA”

3.1. Il tema nella legge regionale

3.2. Urbanistica senza carta

3.3. La dematerializzazione dei processi di formazione del piano

3.4. La dematerializzazione dei procedimenti urbanistici

3.5. Pian Piemonte

3.6. Dalla mosaicatura ex-post alla dematerializzazione ex-ante

4. L’ANALISI DEI CONTENUTI DEL PIANO IN PIEMONTE

4.1. Gli elaborati del piano secondo la legge regionale

4.2.1 livelli informativi che compongono il piano

4.3. Dai livelli informativi alla definizione dei glossari

4.4. Il problema delle aree normative

4.4.1. Analisi di piani vigenti in relazione alle aree normative

4.4.2. Mappatura di un piano secondo le specifiche date

5. DALL’ANALISI DEGLI ELABORATI ALLA DEFINIZIONE DELLE SPECIFICHE DI CONTENUTO E ALLA STRUTTURAZIONE NEL MODELLO DATI

5.1. Il modello concettuale e l’implementazione fisica

5.2. Il modello geo UML

5.2.1. GeoUML catalogue e Validator

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

RINGRAZIAMENTI

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

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RIFERIMENTI LEGISLATIVI

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- Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, recante il codice dell’amministrazione digitale.

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TESI

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- Mulassano A. (2011), Il mosaico dei piani regolatori: il caso della Provincia di Torino, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Torino

- Scidà I. (2013), L'interoperabilità dei dati territoriali tra I diversi livelli di pianificazione, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, Torino

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