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Architettura informale : temi, contaminazioni radicali e ricadute sulla progettualità contemporanea.

Andrea Terreno

Architettura informale : temi, contaminazioni radicali e ricadute sulla progettualità contemporanea.

Rel. Rosa Rita Maria Tamborrino, Andrea Del Piano. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2013

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

Il mondo occidentale, dai primi anni del Novecento, durante le vicende della Prima e Seconda Guerra Mondiale e nel corso dei decenni fino agli anni settanta, è stato interessato da una fiorente nascita di movimenti artistici culturali e filosofici. Partendo dall'Europa per poi ampliare il campo di analisi agli Stati Uniti e fino al Giappone, il dibattito architettonico è stato caratterizzato sia da colori forti e contrastanti sia da sfumature lievi. Le nuove avanguardie e il movimento moderno si sono poste questioni nuove e questioni vecchie con un approccio nuovo, al fine di trovare risposte per una società in repentino cambiamento: la città, l’individuo, l’architettura, l’anti- architettura, il linguaggio, lo spazio ecc... e la società che noi oggi viviamo è il frutto temporaneo di tale processo.

All’interno del dibattito architettonico, nel corso dei decenni, si sono distinti pensatori e progettisti che possono essere inseriti all'interno di una realtà definibile con il termine "informale". Le loro teorie, il loro contributo è stato così consistente che ad oggi possiamo individuare nello spazio progettato e quello in avvenire, un'impronta che appartiene alla loro matrice.

Questa tesi fonda la sua origine nell'ipotesi iniziale che noi oggi, analizzando l’architettura progettata e realizzata negli ultimi 10-15 anni, possiamo riconoscere linguaggi, caratteristiche, espressioni e concetti di un’architettura alquanto amorfa, disomogenea e il più delle volte ideologica, che noi semplifichiamo chiamandola informale.

Siamo consapevoli della vastità dell'argomento e del pluralismo delle voci che hanno contribuito nel XX secolo allo formazione della società e dell’architettura contemporanea, pertanto questo elaborato è insufficiente ai fini di comprendere in maniera approfondita e completa i diversi avvenimenti e i concetti che si incontreranno lungo l’analisi, ma si propone di essere un buon strumento per comprendere come interpretare, metodologicamente, l’architettura contemporanea alla luce degli avvenimenti storici e delle personalità che ne han preso parte.

Lo sviluppo dell’elaborato procede partendo da una prima analisi del termine “informale” e una sua prima definizione, utile per meglio comprendere il necessario approfondimento percorso nei capitoli successivi.

Si passa quindi ad un'analisi del contesto storico e artistico dal quale l'informale è inprescindibilmente legato. Difatti, proprio gli avvenimenti storici che hanno avuto luogo tra gli inizi del ‘900 fino agli anni settanta, sono il primo contributo al processo di nascita dei movimenti di pensiero e al loro successivo incontro e scontro.

L’analisi viene poi focalizzata sulle novità, gli elementi di rottura dei principali movimenti artistici, primi catalizzatori delle nuove idee.

Successivamente si scende in maniera più approfondita nel tema proponendo una descrizioni delle linee di pensiero e delle attività progettuali c principali esponenti del movimento informale.

Terminata questa prima parte introduttiva si sviluppa una seconda parte dove si raccoglie la nuova terminologia informale; termini che esprimono concetti e i temi principali che troveranno espressioni in nuove forme architettoniche.

Successivamente si scende in maniera più approfondita nel tema proponendo una descrizione delle linee di pensiero e delle attività progettuali dei principali esponenti del movimento informale.

Terminata questa prima parte introduttiva si sviluppa una seconda parte dove si raccoglie la nuova terminologia informale; termini che esprimono i concetti e i temi principali che troveranno espressione in nuove forme architettoniche.

A questo punto è possibile esplicitare in maniera chiara quali sono le questioni aperte che il processo informale ha posto nel dibattito per analizzare i progetti contemporanei alla luce dei temi, dei concetti, e dei linguaggi informali. Attraverso la terza e ultima parte di critica progettuale, si mette in risalto quale è l'eredità che gli architetti contemporanei stanno raccogliendo oggi e quanto di quello recuperato è stato coerentemente assimilato o semplicemente riproposto.

Relatori: Rosa Rita Maria Tamborrino, Andrea Del Piano
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
ST Storia > STH Periodo contemporaneo (dal 1945)
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3086
Capitoli:

Abstract:

I PARTE: Approccio preliminare di conoscenza dell’ambito informale

1 Definizione

1.1 Critica bibliografica

2 Il contesto storico e culturale del XX secolo

2.1 I principali avvenimenti

2.2 L’informale nelle arti visive

2.3 La società dagli anni cinquanta

3 I protagonisti e la nuova terminologia informale.

3.1 Anni cinquanta e sessanta: l'elaborazione di nuovi punti di vista.

3.1.1 Il Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista (MIBI)

3.1.2 Lessico

3.2 Anni sessanta e settanta: la contestazione giovanile e i nuovi approcci.

3.2.1 I gruppi radicali.

3.2.2 Lessico

Rapporto di contaminazione reciproca architettura informale e Stile Internazionale.

II PARTE: Temi dell'architettura informale

1 Questioni

2 L’Uomo nell'architettura informale

3 Forma, Significato e Comunicazione

4 La società dello spettacolo

5 La liberazione della superficie

6 Progettualità decontestualizzata

7 Le utopie megastrutturali

8 Individualismo e pluralismo

9 Nomadismo

III PARTE: Ricadute informali sulla progettualità

contemporanea

1 Architettura continua

2 La superarchitettura

3 Architettura come espressione dell’individuo e della comunità

4 Architettura mobile

5 Conclusioni

BIBLIOGRAFIA

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MOSTRE

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