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Dare forma alla pietra liquida

Davide Porporato

Dare forma alla pietra liquida.

Rel. Liliana Bazzanella. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2013

Abstract:

La forma dell’architettura è strettamente relazionata alla materia definita per realizzare il costruito. Questa non è mai assolutamente libera, infatti si determina entro i limiti fisici legati al materiale di cui è composta. L’evolversi della ricerca ha consentito e sostenuto nel tempo la spinta alla sperimentazione delle possibilità espressive e tecniche dei materiali, sino alla definizione di limiti che di volta in volta vanno a spostarsi sempre più in avanti, in ragione del livello di definizione e di approfondimento cui la ricerca giunge nel corso degli anni. In quest’ottica si rende esplicita la connessione tra innovazione tecnica ed innovazione figurativa, sottolineando come quest’ultima sia di volta in volta risultato o punto di partenza, per la ricerca di nuove forme e tecniche realizzative. L’evoluzione delle scienze e delle tecniche hanno quindi fornito un codice di lettura con cui interpretare le possibilità che la materia aveva in sé in forma latente e potenziale.

L’architettura rientra tra le attività umane che hanno lo scopo di modificare l’ambiente fisico in rapporto alle necessità dell’esistenza, essa è per sua natura un fattore di innovazione, e come tale deve produrre risposte efficaci e possibili alle varie necessità dell’esistenza che cambiano continuamente nel tempo e nello spazio. Sono strettamente legati a quest’operazione l’uso di materiali innovativi e le relative tecniche costruttive applicate per la realizzazione delle opere. Tutti i materiali impiegati nell’edilizia, hanno subito un processo evolutivo legato allo sviluppo delle potenzialità costruttive ed espressive; nell’ambito di questa tesi è stato affrontato ed analizzato l’utilizzo del calcestruzzo, il quale, inteso con le proprietà strutturali e formali odierne, si affacciò con risolutezza nella storia dell’edilizia verso la fine del XIX secolo, quando la messa a punto e la produzione del cemento portland segnarono il declino dell’impiego di calci idrauliche naturali. In questo secolo rapidamente si assistette all’evoluzione delle conoscenze di chimica, fisica, cinetica e termodinamica e si cominciarono a chiarire le relazioni e le proprietà dei materiali. Questo non significa che i periodi antecedenti non risultino importanti, come ad esempio l’età romana dove il calcestruzzo era conosciuto ed utilizzato, epoca in cui sono state realizzate opere di elevato pregio ed interesse architettonico e strutturale che sono giunte sino ai giorni nostri.

Indubbiamente la produzione del cemento portland e la sinergia con l’acciaio (che ha portato alla definizione del calcestruzzo armato, ossia materiale eterogeneo integrato con barre d’acciaio), hanno fatto si che tale composto superasse in campo prestazionale i materiali lapidei naturali, avendo modo di rispondere in maniera concreta sia alle sollecitazioni di compressione sia a quelle di trazione, proponendo un materiale del tutto nuovo che sostanzialmente poco aveva a che fare con l’opus caementicium degli antichi romani. Dal momento che il calcestruzzo, per la sua natura di materiale allo stato liquido, non ha una configurazione propria, la progettazione della forma del costruito diviene un requisito fondamentale. Ci sono molteplici caratteristiche che concorrono alla creazione di un reticolo progettuale di collegamenti, interscambi e relazioni sia fisiche che concettuali, il cui obiettivo finale è appunto la definizione della forma e dello spazio esplicitato dall’architettura: l’involucro esterno, che rappresenta la pelle dell’edificio e come tale definisce limiti e relazioni tra l’interno e l’esterno, può essere elemento portante o portato a secondo dei casi, può essere oggetto di trattamenti superficiali specifici e realizzare texture e design più o meno ricercati; la struttura portante, puntiforme, lineare, bidimensionale o tridimensionale, celata, lasciata a vista o talvolta enfatizzata, può divenire l’elemento principale dell’opera traducendosi in un linguaggio formale di ricerca architettonica; la continuità strutturale e l’insieme delle relazioni che si vengono a creare tra le parti che compongono l’edificio, il collegamento al suolo, i giunti di unione e le stesse superfici verticali e orizzontali, possono assumere nuove connotazioni spaziali, strutturali e funzionali, gli utilizzi e i compiti, a cui le parti del costruito devono rispondere, cambiano e si modificano. Anche le tecniche e le metodologie di realizzazione concorrono alla definizione formale dell’edificio, sia quando si opta per la costruzione gettata in opera sia quando si utilizza l’assemblaggio di elementi prefabbricati (realizzati a piè d’opera o in ambito esterno al cantiere), oppure quando ci si avvale di entrambi i metodi contemporaneamente. Nell’ambito legato al raggiungimento di standards energetici ed abitativi (in termini di forma, funzionalità, bassi livelli di consumi ed emissioni), sempre di più attenti alla sostenibilità e ad un utilizzo/riutilizzo di energie e materiali, numerose sono le innovazioni sperimentate e realizzate per rendere più eco-compatibile un materiale come il calcestruzzo che, sia nella filiera relativa alla produzione, sia nella fase di riciclo, presenta non pochi problemi. Tutte queste caratteristiche devono essere sostenute da un background tecnico capace di rispondere e trovare le giuste applicazioni utili al raggiungimento degli obbietti che le varie sperimentazioni fissano di volta in volta. In questa direzione le tecnologie legate al “contenuto”, trovano nel mix-design un valido supporto. Si tratta di un procedimento grazie al quale, partendo da alcuni parametri definibili in fase di progetto (resa superficiale, caratteristiche di sollecitazioni e carichi, problematiche legate alla densità di armature, problematiche di getto legate a forme o geometrie complesse, ecc...), è possibile calcolare la composizione del conglomerato, in termini di materiali aggregati, rapporto acqua/cemento, additivi necessari, e tutto ciò che risulta opportuno per l’ottenimento della resa definita dal progettista. Le innovazioni relative alle macchine impiegate nelle fasi di getto, inoltre, aumentano le potenzialità realizzative e permettono di sfruttare a pieno le capacità strutturali, architettoniche ed estetiche della miscela progettata. Per ciò che è inerente al “contenitore”, oltre ai metodi di casseratura tradizionali, il progettista può avvalersi di numerose applicazioni delle cassaforme “evolute”, le quali oltre a dare la possibilità di utilizzare un tipo

praticamente illimitato di controcasseri (sia per tipo di materiale che per finitura superficiale possibile), sono in grado di assicurare una continuità di avanzamento della lavorazione (sistemi rampanti e semi-rampanti) impensabile con il semplice utilizzo di casseri in legno tradizionali (assetti e pannelli). Da non sottovalutare c’è poi l’aspetto economico legato ad una riduzione dei tempi di costruzione, dati da una maggiore velocità di casseratura/disarmo/spostamento all’interno del cantiere, ed una minor richiesta di manodopera specializzata. In un’ottica di prefabbricazione, gli apparati di contenimento dei getti hanno subito notevoli modifiche e miglioramenti, questo per rendere sempre più efficienti e performanti le tecniche realizzative, per ridurre i tempi di realizzazione e per aumentare cicli di

armo/disarmo possibili con una singola cassaforma. Anche in questo senso non mancano le sperimentazioni di materiali innovativi come le materie plastiche, i polimeri, le fibre rinforzate e i tessuti speciali. Le argomentazioni della tesi si articolano quindi in tre sezioni: una prima parte con alcuni cenni storici relativi al ruolo del calcestruzzo nell’architettura contemporanea, necessari ad esplicitare come il calcestruzzo si evolve ed entra a far parte dei linguaggi architettonici che le varie correnti e movimenti propongono nel corso degli ultimi centocinquant’anni; una seconda parte in cui vengono analizzate le caratteristiche progettuali che, creando gli opportuni collegamenti e vincoli, concorrono alla creazione di un quadro di riferimento, presentato in maniera da definire una sorta di macro-aree, entro cui il progettista può estrapolare c che ritiene più adatto a realizza il proprio programma in termini forma, involucro, struttura porta te, relazione e continuità strutturale, senza tralasciare le tecniche realizzative dell’opera, con ad esempio la prefabbricazione

il getto in opera, oppure alcune qualità meno concrete ma sicuramente non meno importanti con la sostenibilità, e la durabilità; terza parte infine raccoglie una serie di esempi realizzativi, progetti e sperimentazioni con l’obietti di analizzare le varie innovazioni tecniche e figurative proposte, cercando di evidenziare le scelte progettuali effettuate in relazione al caratteristiche approfondite ne seconda parte della tesi. La scelta degli esempi progettuali e dei fonti bibliografiche ed informatici utilizzate, ha cercato di predilige

armo/disarmo possibili con una singola cassaforma. Anche in questo senso non mancano le sperimentazioni di materiali innovativi come le materie plastiche, i polimeri, le fibre rinforzate e i tessuti speciali. Le argomentazioni della tesi si articolano quindi in tre sezioni: una prima parte con alcuni cenni storici relativi al ruolo del calcestruzzo nell’architettura contemporanea, necessari ad esplicitare come il calcestruzzo si evolve ed entra a far parte dei linguaggi architettonici che le varie correnti e movimenti propongono nel corso degli ultimi centocinquant’anni; una seconda parte in cui vengono analizzate le caratteristiche progettuali che, creando gli opportuni collegamenti e vincoli, concorrono alla creazione di un quadro di riferimento, presentato in maniera da definire una sorta di macro-aree, entro cui il progettista può estrapolare ciò che ritiene più adatto a realizzare il proprio programma in termini di forma, involucro, struttura portante, relazione e continuità strutturale, senza tralasciare le tecniche realizzative dell’opera, come ad esempio la prefabbricazione o

il getto in opera, oppure alcune qualità meno concrete ma sicuramente non meno importanti come la sostenibilità, e la durabilità; la terza parte infine raccoglie una serie di esempi realizzativi, progetti e sperimentazioni con l’obiettivo di analizzare le varie innovazioni tecniche e figurative proposte, cercando di evidenziare le scelte progettuali effettuate in relazione alle caratteristiche approfondite nella seconda parte della tesi. La scelta degli esempi progettuali e delle fonti bibliografiche ed informatiche utilizzate, ha cercato di prediligere (laddove è risultato possibile) architetture e realizzazioni di progettisti “ordinari”, non facenti necessariamente parte di quella schiera di professionisti che comunemente vengono definiti archistars, per via della fama e del prestigio maturato nel corso degli anni. Nel web esistono infatti numerosi portali di architettura che offrono a ciascun architetto la possibilità di pubblicare e rendere visibili le proprie opere realizzate o in fase progettuale; ne emerge una realtà ricca, dinamica, curiosa e decisamente interessante ed originale: un enorme bacino di idee e proposte che, in un epoca in cui i flussi di informazione e scambio sono alla base dei processi cognitivi, diventano preziosi spunti per nuove sperimentazioni e ricerche nell’ambito dell’architettura di domani.

Relatori: Liliana Bazzanella
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: AR Arte > ARG Scultura
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TE Tecnologia dei materiali
Corso di laurea: Corso di laurea in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/3052
Capitoli:

Introduzione

Prima parte

Cenni storici

Seconda Parte

Attenzioni progettuali

Progettare la struttura portante e la continuità strutturale

Progettare l’involucro

Progettare il contenuto

Progettare il contenitore

Trattare la superficie

Prefabbricar

Terza Parte

Esempi Progetti Realizzazioni Tavola di sintesi

Raccolta degli esempi e delle realizzazioni

Allegati

Allegato A - Nuove frontiere del calcestruzzo

Allegato B - Calcestruzzo traslucido e luminoso

Allegato C - Calcestruzzo artistico

Bibliografia

Bibliografia:

Prima Parte

Libri

- Roberto Gabetti, Origini del calcestruzzo armato, Torino, Ruata, 1955

- Enzo Fratelli, Storia breve della prefabbricazione, Trieste, Università, 1966.

- Nikolaus Pevsner, John Fleming, Hugh Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 1981.

- Kenneth Frampton, Storia dell'architettura moderna, Zanichelli, Bologna, 1982.

- AA.VV., Politica edilizia e gestione del territorio: edilizia, innovazione e crisi economica, Bologna, E.A. Fiere, 1983.

- Bruno Zevi, Storia dell' architettura moderna, Torino, Einaudi, 1994

- Nikolaus Pevsner, Storia dell'architettura europea, Bari, Laterza, 1998.

- Renato De Fusco, Mille anni d’architettura in Europa, Bari, Laterza, 1999.

- http://www.aising.it/docs

- http: / /www.fotoartearchitettura.it

- http://www.treccani.it/enciclopedia/prefabbricazione

Seconda Parte

Libri

- Gustavo Bertini, Liliana Canavesio, L’edilizia non è architettura, Torino, Celid, 1987.

- Gerald Staib, Andreas Dòrrhòfer, Markus Rosenthal, Atlante della progettazione modulare: elementi, sistemi, nuove tecnologie, Torino, UTET, 2010.

- Manfred Hegger, Atlante della sostenibilità e della efficienza energetica degli edifici, Torino, UTET, 2008.

- Simonetta Lucia Pagliolico e Giulia Renata Morra, Scienza dei materiali: brevi cenni sulle proprietà chimiche e sull'elasticità dei materiati, Torino, Celid, 2008.

- Carlo Amerio, Giovanni Canavesio, Materiali per l'edilizia, Torino, Società Editrice Internazionale, 2009.

- Bruno Zevi, Saper vedere l'architettura : saggio sull'interpretazione spaziale dell'architettura, Torino Einaudi, 2009.

Documenti

- Rosalba La Creta e Luigi Alini, Innovazione tecnologica e innovazione formale nell'architettura: evoluzione delle costruzioni in calcestruzzo armato, Atti del 2. Convegno Nazionale di Storia deU’Ingegneria, Napoli, 2008.

- Stefania Mornati, La cassaforma nella costruzione italiana del Novecento, 2. Convegno Nazionale di Storia deU’Ingegneria, Napoli 2008.

- http://lnx.consultaperUcalcestruzzo.it/documenti/filieracls/documenti

- http://www.aising.it/docs

- http://www.archinfo.it

- http://www.ediliziainrete.it

- http://www.ediliziainrete.it/zoomtematici

- http://www.enco-journal.com

- http://www.tecnoingegneria.altervista.org

Terza Parte

Libri

- Jean-Louis Cohen and G. Martin Moeller Jr, Liquìd storie: new architecture in concrete, Basilea, Birkhàuser, 2006.

- Lara Vinca Masini, Mario Oalvagni: la ricerca silente, Milano, Clup, 2006.

- Blaine Brownell Transmaterial 2, Princeton Architectural Press, 2008.

- Francisco Asensio, Architettura Ossi, Milano, Electa, 2006.

Riviste

- Abitare, Milano, RCS Mediagroup, n. 525

- L’architettura: cronache e storia, Milano, Etas, n.528-573-574-588-595

- http://archdezart.com/2012/12/23/double-church-for-two-faiths-kister-scheithauer-gross-architects-and-urban-planners/

- http://archinect.com/features/article/29553480/safavid-surfaces-and-parametricism

- http://architecturelab.net/2010/03/harmonia-57-office-building-sao-paulo-brasil-wins-zumtobel-built-award/

- http://concretecanvas.co.uk/index.html

- http://europaconcorsi.com/authors/50164-Luciano-Pia

- http://europaconcorsi.com/authors/8978-Rudy-Ricciotti

- http: / /europaconcorsi.com/projects/212773

- http://europaconcorsi.com/projects/82089-SHELL

- http://images.businessweek.eom/ss/07/11/1113_concrete/source/8.htm

- http://it.detail-online.com/architettura/news/ampliamento-della-bauakademie-di-salisburgo-018997.html

- http://thisispaper.eom/#Reiulf-Ramstad-Arkitekter-AS-Havoysund-Tourist-Route

- http://thisispaper.eom/filter/architecture#O-Studio-Architects-Church-of-Seed

- http://transmaterial.net

- http://www.amazon.com/Transmaterial-Materials-Redefine-Physical-Environment/dp/

- http://www.archdaily.com/14493/ratp-bus-center-in-thiais-ecdm/

- http://www.archdaily.com/20945/chapel-in-villeaceron-smao/

- http://www.archilovers.com/p27161/VitraHaus

- http://www.archinfo.it/la-piscina-che-si-articola-su-due-livelli/0,1254,53_ART_6352,00.html

- http://www.archisquare.it/anton-garcia-abril-ensamble-studio-hemeroscopium-house-madrid/

- http://www.archisquare.it/fuksas-complesso-parrocchiale-san-paolo-foligno/

- http://www.archisquare.it/ikimono-architects-tejinyama-atelier-gunma/

- http://www.archisquare.it/luciano-pia-istituto-di-biotecnologia-torino/

- http://www.archisquare.it/peter-zumthor-cappelta-di-bruder-klaus-mechernich/

- http://www.archisquare.it/valerio-olgiati-atelier-bardill-sharans/

- http://www.architectureframed.blogspot.it/2010/11 /phaeno-science-cente-2000-2005

- http://www.architonic.com/de/ntsht/beton-in-der-architektur-2-nicht-wirklich-grau/7000529

- http://www.arquitour.com/iglesia-del-santisimo-redentor-fernando-menis/2009/09/

- http://www.atcasa.corriere.it/Design-e-architettura/La-citta/2010/02/22/vitrahaus

- http://www.atelierwernerschmidt.ch/de/bauten/steinkirche-cazis

- http://www.baumschlager-eberle.com/projekte/chronologisch/projektdetails/project/nordwesthaus.html

- http://www.baunetzwissen.de/objektartikel/Beton-Timmelsjoch-Erfahrung-in-Tirol_2910193.html

- http://www.bfm-architektur.de/Projekt/P_201 .htm

- http://www.buzziunicem.it/online

- http://www.cesarch.net/2011/08/gioco-sperimentale/

- http://www.coplan.it/sito/news/MatriciRECKLIFoto-lncision_ita.pdf

- http://www.corriere.it/ambiente/12_novembre_05/casa-canapa-natuial-beton_f47e6c5e-24dc-11e2-974b-22431e7be0ba.shtml

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- http://www.ductal-lafarge.com/wps/portal/ductal/

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- http://www.edilportale.com/prodotti/avanzini-group/pannelli-in-cemento-traslucente/luccon_10320.html

- http://www.eisenmanarchitects.com/

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- http://www.europaconcorsi.com/projects/2009-Chiesa-di-San-Paolo

- http://www.europaconcorsi.com/projects/85581-lglesia-Del-Sant-simo-Redentor

- http://www.exul-news.com/1520/designhaussez-les-couleurs/

- http://www.flickr.eom/photos/21158327@N05/2162926386/

- http://www.floomature.it/progetti-housing/progetto-naf-architect-casa-in-cemento-di-scarto-8093/

- http://www.floornature.it/progetti-housing/progetto-visiting-artists-house-jim-jennings-architecture-geyserville-california-2003-4769/

- http://www.heringinternationaLcom/en/concrete/matrix-formwork-technology-1176.htm#galerie

- http://www.herzogdemeuron.com/index.html

- http:// www.iainclaridge.co.uk/blog/8028

- http://www.images.businessweek.com/ss/07/11/1113_concrete/source/5.htm

- http: / /www.images.businessweek.com/ss/07/11 /1113_concrete/source/6.htm

- http://www.infobuild.it/progetti/dives-in-misericordia/

- http://www.isozaki.co.jp/

- http://www.italcementi.it/ITA/ltalcementi+e+Architettura

- http://www.k-architectures.com/

- http://www.toomstudio.com

- http://www.lucianopia.it/

- http://www.mad051.it/wp-content/uptoads/2012/06/Catalogo_Fantastico_Cemento.pdf

- http://www.mimoa.eu/projects/Spain/Casar%20de%20C%E1ceres/Bus%20Station%20Casar%20de%20C%E1ceres

- http://www.olgiati.net/

- http: / /www.ostudioarchitects.com/

- http://www.party-addict.com/prova-news-rest-of-wortd/

- http://www.paviUonblanc-colomiers.fr/files_omega/Dossier%20de%20presse%20ouverture%20du%20Pavillon%20Blanc.pdf

- http://www.plataformaarquitectura.cl/2012/09/13/iglesia-del-santisimo-redentor-menis-arquitectos/

- http://www.provinz.bz.it/usp/285.asp?aktueUes_action=4&aktuelles_artide_id=371031

- http://www.richardmeier.eom/www/#/projects/architecture/visual/3/132/0/

- http://www.rudyricciotti.com/

- http://www.sancho-madridejos.com/

- http://www.stevenholl.com/project-detail.php?id=24

- http://www.theplan.it/J/index.php?option=com_content&view=article&id=722%3Aphaeno-science-centre&ltemid=109&tang=it

- http://www.urdesign.it/index.php/2012/08/16/liverpool-villahermosa-inaki-echeverria/

- http://www.usidellacanapa.it/pdf/cemento_di_canapa_e_calce.pdf

- http://www.varie-ed-eventuali-blog.blogspot.it/2009/12/il-monumento-in-memoria-dellolocausto.html

- http://www.wacker.com/cms/en/press_media/www2011 /2_applications/roca/roca_page.jsp

- http://www.youtube.com/watch7vMNjGKOGSh5o

- http://www.zaha-hadid.com/

- http://zumthor.tumblr.com/

https: / / plus. google .com / photos /

Allegati

Libri

- Jean-Louis Cohen, Liquid stone: new architecture in concrete, Basilea, Birkhàuser, 2006.

- Simonetta Lucia Pagliolico e Giulia Renata Morra, Scienza dei materiali: brevi cenni sulle proprietà chimiche e sull’elasticità dei materiali, Torino, Celid, 2008.

- Anna Faresin, Architettura in calcestruzzo. Soluzioni innovative e sostenibilità, Milano, Utet, 2012.

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