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Il Monastero certosino del Mombracco. Ipotesi di conservazione e valorizzazione. = The carthusian Monastery of Mombracco. Hypothesis of preservation and enhancement.

Francesco Lorenzati

Il Monastero certosino del Mombracco. Ipotesi di conservazione e valorizzazione. = The carthusian Monastery of Mombracco. Hypothesis of preservation and enhancement.

Rel. Emanuele Morezzi, Silvia Gron. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2022

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Abstract:

Il desiderio di questo lavoro sulla Certosa del Mombracco è duplice: alla passione nei confronti del binomio storia/natura da cui il progetto prende forma, si aggiunge quello di contribuire a volgere, modestamente vorrei dire concretare, l’interesse verso questi luoghi, per ciò che ancora hanno di esclusivo e irripetibile. Cose preziose, che custodiscono la nostra storia, da preservare e valorizzare. Luoghi da sempre frequentati dalla mia famiglia. A partire dai bisnonni, che in questi territori montani, ancora nell’Ottocento e ai primi del Novecento hanno vissuto, frequentato la scuola che si trovava all’interno del Monastero e lavorato. Ampliando lo sguardo: contesti sociali, economici e architettonici che hanno conosciuto un progressivo, forte degrado, che ha coinvolto, in generale, tutte le terre alte del Cuneese. Un lavoro costruito attraverso l’esercizio interpretativo che, come affermava Pareyson, conduce al disvelamento, alla contemplazione e al godimento del bello. Alla ricerca di raffronti con le tematiche del presente, ad ipotesi progettuali volte al futuro, in continuo dialogo con la memoria e con il paesaggio. Anticipato da racconti indispensabili di scambi tra iniziative colte di pianura, territori montani e d’oltralpe, di caratteri insediativi, delle loro regole, che hanno consolidato il pensiero in cui l’attingere alle fonti autentiche, storiche, economiche, architettoniche, costituiscono l’humus migliore per organizzare pensieri da tradurre nei termini sensibili e plastici dell’architettura. Narrazioni diverse: origini insediative, vicende certosine e trappiste, opus lavorativi e risorse naturali, abbandoni, ritorni problematici e villeggiature. Ma anche il piacere nei confronti di uno stato attuale ancora affascinante, che induce a riflessioni positive, alla visione piuttosto che alla veduta. A situazioni evocative, percorsi educativi, metodologie costruttive, progetti in cui la storia, i suoi ritmi, sono imprescindibili giacché noi siamo parte di questa ritmica. Il luogo è un paesaggio alto della provincia di Cuneo, sito sul Mombracco, tra la valle Po e la valle Infernotto, che ha conosciuto un drammatico processo di abbandono a partire dalla seconda metà del Novecento. Autentica dissoluzione di un paesaggio naturale ed antropico che non costituisce un unicum all’interno delle Alpi Cozie. Marginalità quindi, come narra Nuto Revelli ne Il mondo dei vinti. Ma che ha consentito la conservazione di natura e storia: si tratta di farla diventare l’elemento su cui progettare il progetto. Tessere il rapporto tra passato e presente, tra progetto culturale, progetto fisico e progetto economico-sociale deve costituire il pondus: luogo di equilibrio da condividere, che ha come obiettivo un disegno ampio, di identità e immagine. Il ciò che è, oltre al ciò che vedo, è indispensabile per custodire, valorizzare – anche economicamente –, tramandare il patrimonio di tracce fisiche inscritte in un luogo: riflettere sulle configurazioni ipotizzate, sui loro contenuti, sulle trasformazioni fisiche del paesaggio. Analogamente, la coscienza della propria identità storica, espressa dal paesaggio costruito nella sua interezza, è basilare per raggiungere una progettualità di sviluppo relativo e quindi congruo. Credibile e sostenibile. Per custodire, non si può fare a meno di tutto ciò. Sino alla profondità della coscienza: ecco il perché della scuola, del pulire senza distruggere, della Torre evocata.

Relatori: Emanuele Morezzi, Silvia Gron
Anno accademico: 2021/22
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 82
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: Politecnico di Torino
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/21838
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