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La virtualità nello spazio pubblico: il museo aumentato del parco Michelotti = Virtuality in public space: the augmented museum of the Michelotti park

Alessia Canepari, Marco Ceccopieri

La virtualità nello spazio pubblico: il museo aumentato del parco Michelotti = Virtuality in public space: the augmented museum of the Michelotti park.

Rel. Claudio Germak. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile, 2021

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Abstract:

Il lavoro di questa tesi nasce dalla volontà di riqualificare un’area della città di Torino, che al momento risulta in stato di abbandono e degrado, per creare uno spazio liberamente fruibile dalla cittadinanza. L’area sulla quale si sono concentrati i nostri studi e che ha ispirato questa tesi è il parco Michelotti. I motivi principali alla base di questa scelta sono: la storia ricca e complessa dell’area, che risale alle prime evoluzioni del quartiere in cui è situata, Borgo Po, e l’interesse sempre maggiore della cittadinanza nella riapertura di uno spazio che è sempre appartenuto alla collettività. Il progetto presentato in questa tesi ha due livelli di lettura: quello del museo virtuale e quello di parco pubblico. Attraverso la realtà aumentata si vuole conservare e divulgare la memoria di quello che è stato il parco del Michelotti negli anni passati. È stata scelta l’AR come tecnologia in quanto risulta sempre più diffusa e non solo nei musei ma anche nel privato, questa decisione è stata dettata anche dalla semplicità dei device che oggi sono in grado di utilizzarla, basta uno smartphone per esplorare il museo aumentato che abbiamo progettato al parco Michelotti. L’altro livello di lettura è quello del parco pubblico, è importate sottolineare come, nonostante il museo virtuale sia intrinsecamente legato allo spazio fisico del parco, essi sia pienamente fruibile semplicemente come spazio pubblico, pensato per attrarre anche chi non intende usufruire della Realtà Aumentata. Nel progetto sono anche stati riqualificati gli edifici del vecchio giardino zoologico, l’idea che ha guidato il progetto è quella di mantenere, dove il degrado strutturale lo permette, le parti di edifici con un’importanza per la memoria architettonica, storica e culturale del luogo.

Relatori: Claudio Germak
Anno accademico: 2020/21
Tipo di pubblicazione: Elettronica
Numero di pagine: 278
Soggetti:
Corso di laurea: Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Progetto Sostenibile
Classe di laurea: Nuovo ordinamento > Laurea magistrale > LM-04 - ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/17171
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