“Effetti degli investimenti nelle imprese del settore della plastica”

Nel primo capitolo viene sviluppata un’analisi del settore plastica posto in confronto con l’industria manufatturiera italiana, con particolare attenzione al valore aggiunto creato. Nel secondo capitolo viene approfondita la dinamica dei tassi d’investimento basandosi sugli investimenti fissi lordi del settore plastica, dati reperiti dall’Istat. Nel terzo capitolo, la parte "core" dell’elaborato, si svolge un’analisi sui dati aggregati reperiti dal database AIDA: analisi di bilancio effettuata usando un campione chiuso cumulativo in un intervallo temporale di 10 anni. Si cerca di rispondere al quesito se la domanda sia coerente con le scelte d’investimento delle imprese, con i loro ricavi ed il valore aggiunto creato, considerando anche il tasso di autofinanziamento. Nel quarto capitolo vengono suddivise le 107 imprese analizzate in piccole (fino ad 1 milione di fatturato), medie (fatturato da 1 milione a 5 milioni) e grandi (fatturato oltre i 5 milioni) imprese per individuare differenze dimensionali tra imprese. Nel quinto capitolo, sempre basandosi sui dati aggregati, ci si interroga sulla possibilità che gli investimenti spieghino la redditività in modo endogeno o esogeno. Nel sesto ed ultimo capitolo, infine, si trattano problemi aperti legati al settore plastica, con particolare attenzione rivolta alla “Plastic Tax”, ovvero l’imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego (MACSI) introdotta nella legge di Bilancio 2020 (l. n. 160/2019) che entrerà in vigore a partire da luglio 2020.