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Paesi e paesaggi al margine occidentale della Langa

Paola Lovera Fenoglio

Paesi e paesaggi al margine occidentale della Langa.

Rel. Maria Adriana Giusti, Piergiorgio Tosoni, Cristina Coscia. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione), 2007

Abstract:

Del Dolcetto di Clavesana nel 2005 ed e stato infine proposto un excursus su una serie di pittori. tra cui Cabutti. Peluzzi. Sobrero. Menzio. Paulucci. Gallizio e Casorati. che spesso hanno raffigurato nei loro dipinti le terre di Langa; molti di loro se ne sono innamorati al punto di trasferirvisi.

Ci si e inoltre soffermati sulle diverse sfaccettature del termine paesaggio attraverso gli scritti di alcuni autori che hanno cercato di chiarirne il significato: si tratta infatti di un concetto talmente pluridisciplinare e complesso da essere difficile da definire in senso assoluto. Si è portati poi ad analizzare I'evoluzione della normativa volta alla tutela e quella che e stata I'esperienza piemontese in tale ambito, concentrandosi in particolar modo sui PTCP di Cuneo. approvato nel 2005. con I'obiettivo di far chiarezza sugli indirizzi di governo del territorio proposti dall'amministrazione provinciale.

II lavoro di ricerca e conoscenza del territorio è servito per proporre infine un progetto volto alla sua promozione attraverso gli strumenti del marketing territoriale; infatti dopo esserci resi conto delle enormi potenzialità di questo territorio si e deciso di proporre la realizzazione di un itinerario pedonale lungo I'osse Carru-Clavesana da cui si dirama una rete di percorsi secondari sui territorio volta alla promozione e valorizzazione di alcuni comuni (Piozzo. Farigliano. Bostia Mondovi.

Ciglie e Rocca Ciglie) con caratteristi~he-simili a quelle dei due centri principali e ricchi di un notevole patrimonio storico-culturale. Si tratta di un progetto mirato alla cooperazione tra Enti pubblici, associazioni culturali e privati in modo da evitare una dispersione di fondi ed

energie.

La motivazione principale di questa scelta e dettata dal fatto che la creazione di una rete di elementi e in grado di evidenziare maggiormente le qualità del territorio e di attirare nuovi visitatori e turisti; una visione strategica e comune degli interventi garantisce migliore qualità degli stessi e permette la conservazione integrata degli elementi del contesto territoriale di loro pertinenza.

Gli elementi del sistema sono stati individuati su basi storiche e sono collegati per mezzo di percorsi: il progetto di promozione e valorizzazione perviene alla conservazione della memoria e dell'identità dei luoghi, formata alla sommatoria di fattori legati al tessuto economico e sociale, agli elementi architettonici e ambientali.

II progetto e state infine arricchito dalla realizzazione di un depliant di promozione delle valenze dell'ambito territoriale analizzato.

II territorio della provincia di Cuneo. di cui i comuni analizzati fanno parte. non rappresenta un ambito territoriale omogeneo. Se da un lato le discontinuità legate alla conformazione oro-morfologica contribuiscono a differenziare i territori tra zone montuose. pianura e collina, dall'altro le vicende storiche così come le diverse potenzialità del territorio nella produzione agricola hanno in parte sedimentato confini interni tra territori dotati di identità differenti: Alba e le Langhe, il Roero, il Monregalese. il 5aluzzese. il Fossanese. ecc. Alcuni ambiti territoriali. come nel caso di quello analizzato. si trovano in una posizione di confine rispetto a territori caratterizzati da diverse identità (nel nostro caso rispetto alla pianura cuneese, al Monregalese e al sistema delle Langhe del Barolo).

Una risorsa eccezionale del territorio analizzato e rappresentata dal sistema dei beni culturali: non solo l'abbondanza di siti. di centri storici. di castelli rappresenta di per se una risorsa di grandi dimensioni. ma

I'estrema diffusione di questo patrimonio e tale da punteggiare e do marcare il territorio. La costruzione di una rete di itinerari, di "collane" di beni culturali. oltre a rappresentare un' operazione utile per il potenziale bacino d'utenza permette di scardinare i confini interni. di connettere territori attraverso percorsi che uniscono ricchezze culturali

E' necessario far percepire I'esistenza di un sistema. di un insieme di risorse alle quali è facile accedere da qualsiasi punta del territorio perché le connessioni sene sempre evidenziate. perche I'incrocio casuale con uno dei nodi della rete o del sistema espone I'utente all'informazione sulle potenzialità dell'intera rete o del sistema. L'organizzazione di questo sistema non vale solo per i turisti provenienti da luoghi lontani. ma in primo luogo per l'utenza residente in regione che rappresenta uno dei target di riferimento.

L'integrazione tra cultura e turismo è uno degli assi strategici al quale guardano ormai molti territori e molte città; la cultura rappresenta sempre di più uno dei motivi di attrazione e per contro il turismo contribuisce allo sviluppo economico dei sistemi territoriali. E' una direzione indicata dai piani di sviluppo regionale ed è un obiettivo da perseguire al livello locale e provinciale.

Date le innumerevoli risorse culturali. paesaggistiche e territoriali. il turismo appare oggi un settore sottodimensionato sia al livello regionale. sia per ciò che concerne la provincia di Cuneo. Cultura ed attività culturali essendo un elemento insostituibile di valorizzazione del territorio devono essere potenziate; oltre alle mete riconosciute del turismo di massa. il sistema culturale in senso allargato - qualità della vita. paesaggio. musei e beni culturali. attività culturali � rappresenta infatti l'elemento distintivo di una città di un territorio a fronte dei proprio competitori.

L'offerta deve essere inoltre il frutto di un'alleanza tra diversi settori. Occorre che il potenziale utente riconosca all'interno delle stesso sistema i musei, i beni e le attività culturali. i paesaggi in cui si situano ed i paesaggi che si attraversano per visitarli, la qualità dei centri storici e le alternative riguardo alla ristorazione e alla ricettività valorizzate e poco utilizzate. in primo luogo dalla popolazione residente. oltre che in relazione a possibili utenze esterne.

Nel caso della provincia di Cuneo I'integrazione tra manifestazioni attività culturali e sistema territoriale dei beni culturali appare come la migliore soluzione possibile per concentrare I'attenzione su territori con alte potenzialità e tuttavia marginali quanta a notorietà anche in un ambito territoriale circoscritto o. viceversa. nel costruire itinerari che consentono di mettere in connessione gli elementi dei diversi sistemi territoriali.

Dunque il sistema culturale diventa una componente essenziale della strutturazione dell'offerta territoriale. a partire dalla quale e possibile pensare ad una politica di marketing e di trasformazione in offerta turistica. II ruolo del sistema culturale in quanto catalizzatore dell'attenzione deve esercitarsi anche nei confronti degli elementi che rappresentano cesure e fratture territoriali e. in primo luogo. delle parti di paesaggio gravemente compromessi dallo sviluppo di attività produttive o insediative.

Nella organizzazione di un'offerta culturale territoriale. Il tessuto connettivo e importante quasi quanta i monumenti che collega; nella costruzione degli itinerari e decoro connettivo si gioca infatti una parte importante di quella organizzazione dell'offerta che e condizione necessaria per la costruzione di sistemi'integrati e per l'accesso ai flussi turistici. Il paesaggio in questo senso. diventa uno dei valori principali che beni e attività culturali devono sottolineare come risorsa non ulteriormente consumabile. ma al contrario come elemento da difendere restaurare ove possibile promuovere sia per l'utenza locale che per I'utenza turistica.

!L'esigenza di costruire una strategia in grado di reperire ingenti risorse da investire nel settore culturale appare come una delle condizioni di sostenibilità del processo di sviluppo culturale. Non si tratta esclusivamente di spendere efficientemente ed efficacemente le risorse economiche messe a disposizione per esempio dalle fondazioni di origine bancaria. ma di attivare alleanze con il settore turistico, di trovare sostegno nella società civile, percorrendo tutte le strade per un partenariato con gli altri settori economici e direttamente con i cittadini che si assumano la responsabilità di un sostegno duraturo delle attività culturali.

Relatori: Maria Adriana Giusti, Piergiorgio Tosoni, Cristina Coscia
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
A Architettura > AS Storia dell'Architettura
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Restauro E Valorizzazione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1083
Capitoli:

INTRODUZIONE 1

CAPITOLO I: IL TERRITORIO STORICO-CULTURALE DEL PIEMONTE

Centri storici 7

Centri storici di notevole rilevanza regionale 8

Centri storici minori di rilevanza sub-regionale 10

Aree storico-culturali... 1 0

Pianura verso Cuneo e il Saluzzese ,..12

II Monregalese 13

Le Langhe 14

CAPITOLO II: L'AREA STORICO CULTURALE DELLE LANGHE

Topografia ... .. ... . .... .. ... .. . 18

Dinamiche di formazione del territorio delle Langhe 21

Caratteristiche geologiche... ...26

Reticolo idrografico 29

II paesaggio (vegetazione) 30

Le colture agricole e I'uso del suolo 33

L'ambiente umanizzalo 35

CAPITOLO III: IL CENTRO STORICO di CARRU'

Topografia 38

Rete idrografica .041

Dinamiche di formazione dell'agglomeralo urbano A3

Trasformazione del tessuto urbano 52

Confronto tra foto storiche e foto dello stato attuale della medesima area ...65

Tipologia architettonica del concentrico 72

Materiali ...73

Assetto viario del concentrico 74

Rilievo fotografico 76

CAPITOLO IV: IL CENTRO STORICO DI CLAVESANA

Topografia... ..84

Dinamiche di formazione dell'agglomerato urbano 86

Relazione sulla provincia di Mondovì dell'intendente Lazzaro Corvesy del 1753 91

Itinerario di un paese di fiume e di Langa 94

Rilievo fotografico 99

Tavole illustrative 101

CAPITOLO V: UN PALINSESTO DI TESTIMONIANZE SUL TERRITORIO

Introduzione. 1 03

II paesaggio letterario delle Langhe 104

II paesaggio fotografato 117

Augusta Lovera: fotografie di Langhe 119

Le Langhe rappresentate 132

CAPITOLO VI: PAESAGGIO -TERMINOLOGIA E NORMATIVA

Introduzione 1 54

Paesaggio-ambiente-territorio 1 55

Dibattito sulla normativa 160

L'esperienza piemontese

Legge n. 56/77 "Tutela e uso del suolo" 167

Piano Territoriale Regionale : 171

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale I72

CAPITOLO VII: CONOSCENZA E PROPOSTE DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO ANRA VERSO GLI STRUMENTI DEL MARKETING TERRITORIALE

Analisi conoscitiva dei dati sui territorio per la creazionedi una rete. 176

Iniziative sui territorio allo state attuale: il "Progetto Ellisse 180

Introduzione all'analisi SWOT 185

Analisi SWOT dell'ambito territoriale 187

Analisi SWOT dei comuni di Corn) - Clavesana 193

Analisi SWOT dei comuni di Piozzo- Farigliano 199

Analisi SWOT dei comuni di Bostia M. - Ciglie

Rocca C ...204

Introduzione all'analisi M.I.M 208

Analisi M.I.M. dei comuni di Corno - Clavesana ~09

Analisi M.I.M. dei comuni di Piozzo - Farigliano 210

Analisi M.I.M. dei comuni di Bostia M. � Ciglie Rocca C... 211

Un itinerario lunge "asse Corn) - Clavesana 212

Tavole illustrative : V-XIV

I comuni della rete

Piozzo 218

Farigliano 222

Bastia Mondovl.. ..223

Ciglie 225

Rocca Ciglie 226

Tavole illustrative ..XV-XXVIII

Proposta di un depliant promozionale: Un territorio do conoscere

CONCLUSIONI .227

ALLEGATO 1: "Censimento- l.R. N. 35 deI1995 228

Allegato 1.2: Testo LR. N. 35 del 1995 230

Allegato 1 .3: Esempio di scheda cartacea "Censimento

Guarini" (scheda A dell.I.C.C.D.) 233

Allegato 1.4: Esempio di schedatura di un edificio civile

realizzata per il comune di Farigliano neI2003-2004 243

Allegato 1 .5: Esempio di schedatura di un edificio religioso

realizzata per il comune di Clavesana neI2004 246

Allegato 1.6: Esempio di schedatura di un edificio fortificato realizzata per il comune di Rocca Ciglie nel 2005 249

Allegato 1.7; Esempio di schedatura di un edificio d'abitazione realizzata per il comune di Corno neI2006 251

Allegato 1.8; Esempio di schedatura di un edificio d'abitazione

realizzata per il comune di Piozzo neI2006 254

Allegato 1.9: Esempio di schedatura di un edificio d'abitazione

realizzata per il comune di Ciglie neI2006 257

ALLEGATO 2; Regione Piemonte - Comprensorio di Mondovi:

"Censimento e riorganizzazione dei Beni Artistici e Culturali 1979 259

Allegato 2.1; Esempio di schedatura di un edificio religioso

realizzata per il comune di Bostia Mondovi nel 1979 260

ALLEGATO 3: La Fiero del Bue Grasso 263

ALLEGATO 4; Fonti dati per I'analisi SWOT dell'ambito territoriale

Allegato 4.1: Sistema delle infrostrutture di trosporto 264

Allegato 4.2; Popolazione 267

Allegato 4.3: Sistema scolostico 274

Allegate 4.4; Turismo 275

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