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Un centro universitario in Piazzale Aldo Moro

Angela Falco

Un centro universitario in Piazzale Aldo Moro.

Rel. Roberto Apostolo. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2007

Abstract:

Lo sviluppo edilizio dell�Università degli Studi di Torino

L'assetto edilizio dell�Università degli Studi di Torino è stato oggetto di diverse valutazioni negli ultimi venti anni, nell�intento di ricercare una maggiore rispondenza alle esigenze, per le quali si percepiva sempre più l�inadeguatezza delle strutture esistenti, spesso auliche e di localizzazione prestigiosa, ma certamente poco rispondenti alla didattica moderna ed alle esigenze amministrative e gestionali.

Alla fine degli anni novanta è stato proposto un piano edilizio complesso, frutto di diverse elaborazioni e delle diverse istanze culturali provenienti dall�interno dell�Ateneo e dal territorio. Sulla base di questo documento si è lavorato per una attuazione immediata e per una pianificazione dello sviluppo futuro. Vigorosa accelerazione è stata avviata nell�ultimo periodo, anche e soprattutto per consolidare la cornice di riferimento di tutte le azioni in campo edilizio, in modo da finalizzarle ad un più generale disegno.

La razionalizzazione delle sedi e della loro destinazione, la ricerca delle massime utilizzabilità, sicurezza, flessibilità e corretta risposta ai bisogni degli studenti, dei docenti e del personale, hanno guidato e stanno tuttora guidando l�assunzione di decisioni e i conseguenti scenari.

Un avvenimento di grande importanza è stato l�avvio, nel 2006, dei lavori di costruzione del nuovo complesso delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, presso l�area ex ltalgas. Questa realizzazione vede l�Università come titolare di una delle trasformazioni urbanistiche più importanti dell�intera area metropolitana torinese, con l�edificio pubblico di nuova realizzazione più prossimo al centro della città e di dimensioni più rilevanti. Oltre all�orgoglio di una simile opera, con essa l�Ateneo pone un ulteriore e decisivo tassello alla reinvenzione del cosiddetto �Campus urbano�, un insieme di edifici universitari che vedono via Verdi quale asse portante.

Il nuovo edificio consentirà di decongestionare Palazzo Nuovo, che sarà, nell�immediato, oggetto di lavori finalizzati alla sicurezza, ed in un futuro prossimo, oggetto di ridefinizione organizzativa.

Ma, proprio accanto al palazzo e alle biblioteche ospitate nelle Vetrerie Berruto, l�area del Piazzale Aldo Moro sarà interessata da un importante intervento che rappresenta il tassello iniziale per l�attuazione reale del �Campus Urbano� e motore dell�intero riassetto dell�asse di Via Verdi.

L�area sarà riplasmata sopra una piastra interrata pluripiano a parcheggi, con la realizzazione di un edificio che ospiterà servizi universitari, riproponendo la cortina edilizia che esisteva nel recente passato. Saranno quindi creati nuovi spazi per funzioni amministrative e/o di supporto alla didattica, spazi per funzioni di servizio quali mense, sale studio, librerie-bar, un asilo nido per i figli dei dipendenti dell�Università degli Studi di Torino, alloggi per professori in visita o che svolgono attività didattiche temporanee, segreterie e punti informativi delle facoltà e altre funzioni di supporto al vicino Palazzo Nuovo ed agli altri punti di interesse dell�Università. L�opportunità di realizzare un�opera di questo tipo, con le caratteristiche di alto profilo architettonico che le sono congeniali in relazione alla collocazione centrale in una zona storica di prestigio, si è concretizzata con il ricorso ad uno strumento innovativo di procedura di realizzazione: il Project Financing, ovvero il coinvolgimento diretto di un privato attuatore che si fa carico della progettazione, realizzazione e gestione del complesso. Il privato interviene a finanziare l�opera, in tutto o in parte, e lo sfruttamento economico della gestione gli consentirà di rientrare delle somme anticipate. I vantaggi di un sistema simile sono: la contrazione dei tempi d�intervento, la realizzazione focalizzata sulle reali esigenze, la gestione unitaria del complesso e la possibilità di maggiore flessibilità, in quanto al privato si affida il soddisfacimento di un quadro di esigenze e non solo la costruzione di fabbricati.

L�attuazione ditale procedura (non nuovissima per �Università degli Studi di Torino) si apre nel mese di aprile 2006, permettendo dunque di attivare la realizzazione dell�opera in tempi strettissimi, dando slancio a tutta l�iniziativa del Campus Urbano, e di fare da traino per la realizzazione del nuovo edificio delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, creando così i presupposti per la ridefinizione organizzativa di Palazzo Nuovo.

Premessa

L�area oggetto d�intervento è sita in Via G. Verdi angolo via San Ottavio, oggi denominata �Piazzale Aldo Moro�, e costituisce uno dei tasselli di espansione delle attività gestionali dell�Università degli Studi di Torino che percepisce via Verdi come asse portante tra Piazza Castello e Piazza Vittorio Veneto.

L�Ateneo vede sempre più affermata la propria posizione, in un continuo scenario d�importanti trasformazioni atte a stabilire delle interrelazioni valide, ricollocando funzioni analoghe in un insieme di edifici universitari, come il Maneggio Chiablese, Palazzo Campana, Palazzo degli Stemmi, l�ex Caserma Podgora, ecc.: il cosiddetto �Campus Urbano�.

Piazzale Aldo Moro rientra in una sfortunata programmazione urbana, la cui provvisorietà, iniziata nel 1970 con la demolizione della �Caserma Carlo Emanuele I� e la realizzazione del blocco didattico, ha avuto un lungo periodo di stasi.

Di buon auspicio è stata la politica intrapresa negli ultimi anni dalla Città di Torino, dando il via a una serie di manifestazioni nel cuore dell�ex-zona di comando. Interventi come l�apertura del Nuovo Museo del Cinema, la riqualificazione dell�area adiacente alla Mole Antonelliana, sono nuovi e importanti stimoli di attività culturale e turistica.

In questo quadro di cambiamenti s�inserisce l�iniziativa dell�Università degli Studi di Torino con la realizzazione di un edificio nuovo, ma di prestigio architettonico, con l�offerta di servizi propri e per la Città, con un complesso dunque che modificherà l�assetto urbano della zona, eliminando i fabbricati esistenti non consoni ed estranei all�anima storica di questa parte di Torino.

L�accessibilità all�area è massima, essendo facilmente raggiungibile dalla rete viaria principale, per cui pur essendo ben servita da servizi pubblici la domanda di parcheggi è in aumento, parallelamente alla maggiore presenza di studenti, alla recente pedonalizzazione di alcuni tratti di Via Verdi ed al generale interesse turistico che tutta la zona sta vivendo. In questa ottica la Città di Torino è interessata alla realizzazione di un parcheggio pubblico interrato nel sottosuolo del piazzale Aldo Moro, tanto da dare indicazioni nella scheda di PRG.

Attualmente l�area, che misura circa 10517 mq, è occupata da una struttura prefabbricata destinata a servizi universitari, da un parcheggio a raso e da gradinate che si sviluppano lungo gli assi di via Verdi e via Sant�Ottavio.

L�intervento ipotizzato prevede: la demolizione dei manufatti preesistenti, la realizzazione di un complesso edilizio destinato ad accogliere attrezzature per l�Università degli Studi di Torino e un�auto- rimessa interrata multipiano, nonché la riqualifìcazione dello spazio urbano annesso, con l�inserimento di una piazzetta con area verde e percorsi pedonali che mettano in relazione l�intervento con il contesto esistente.

Relatori: Roberto Apostolo
Tipo di pubblicazione: A stampa
Numero di pagine: 161
Soggetti: A Architettura > AO Progettazione
A Architettura > AL Edifici e attrezzature per l'istruzione, la ricerca scientifica, l'informazione
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1020
Capitoli:

CAPITOLO 1. Il bando di concorso

1.1 Premessa pag. 1

1.2 Scheda riassuntiva degli elementi normativi pag. 9

1.3 Vincoli sull�area interessata pag. 11

1.4 Indicazioni tecnico progettuali pag. 12

1.5 Schemi grafici dell�intervento pag. 19

CAPITOLO 2. L�analisi del sito d�intervento

2.1 L�evoluzione storica pag. 28

2.2 Lo stato attuale pag. 36

2.2.a Il rilievo fotografico pag. 37

2.2.b Le emergenze architettoniche pag. 57

CAPITOLO 3. Il linguaggio formale di riferimento

3.1 La scelta del linguaggio formale pag. 74

3.2 Renzo Piano

3.2.a Biografia pag. 75

3.2.b Le architetture di riferimento per il progetto:

Lione, Cité Internazionale pag. 77

Parigi, Complesso residenziale in Rue de Meaux pag. 83

Parigi, Ampliamento dell�Ircam pag. 87

Lodi, Banca Popolare pag. 89

Berlino, Ricostruzione della Potsdamer Platz pag. 95

Riehen, Museo defla Fondazione Beyeler pag. 104

Torino, Ristrutturazione della fabbrica del Lingotto pag. 111

3.3 Jean-Pierre Buffi

3.3.a Biografia pag. 118

3.3.b La Mediateca di Tolosa pag. 119

CAPITOLO 4. Il progetto

4.1 Presentazione del progetto

4.1.a Tema pag. 122

4.1.b Premessa pag. 123

4.1.c Descrizione pag. 125

4.2 Confronto tra l�offerta del progetto e le richieste del bando pag. 154

4.3 Il rapporto del progetto con il contesto pag. 155

4.4 La riconoscibilità del linguaggio formale negli elementi del progetto pag. 158

Bibliografia

Bibliografia:

Mauro Volpiano, La Mole Antonelliana, da sinagoga a museo Nazionale dell�Indipendenza Italiana, Torino, 2004

Franco Rosso, Catalogo critico dell�archivio Alessandro Antonelli; Voi. I, I disegni per la Mole di Torino

Guido Montanari, Architettura, ricostruzione e transizione. Progetti e realizzazioni di Sergio J. 1-lutter, Edizione Lybra immagine, Milano, 2004

Agostino Magnaghi, Guida all�architettura moderna di Torino, Allemandi, Torino, 1995

Marco Pozzetto, Gino Levi Montalcini 1902� 1974, Centro Studi Piemontesi, Torino. 1975

Renato Pedio, �Palazzo delle facoltà umanistiche dell�Università di Torino (Palazzo Nuovo)�, in

L�architettura cronache e storia, n° 240, ottobre 1975

Massimo Dini, Renzo piano. Progetti e architetture 1964-1983, Electa Editrice, Milano, 1983 Renzo Piano, Renzo Piano. Giornale di bordo, Passigli Editori, Firenze, 2005

Vittorio Magnago Lampugnani, RENZO PIANO. Progetti e architetture 1987-1994, Electa, Milano, 1994

Gigliola Ausiello, Francesco Polverino, RENZO PIANO. Architettura e tecnica, Clean edizioni, Napoli, 2004

Alfonso Acocella, �Tendenze attuali nell�architettura in laterizio a vista�, in Costruire, aprile 1999

Alfonso Acocella, L�architettura de/mattone faccia a vista, Laterconsult, Roma, 1989

Alfonso Acocella, L�architettura dei luoghi, Laterconsult, Roma, 1992

Paul Schmitthenner, La forma costruita, Electa, Milano, 1988

Ettore Zimbelli, Andrea Campioli, Leonardo Fiori, �L�evoluzione del laterizio e della terracotta nell�involucro degli edifici�, in AA.VV., Tecnologia e architettura. Pareti ventilate: una scelta per il 2000, Allegato di Costruire, novembre 1998

Tavole:

1.1 Planimetria

1.2 Piante

1.3 Prospetti

1.4 Particolare costruttivo

1.5 Render

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