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Il Regio e la sua acustica. La sala del lirico del Teatro Regio di Torino dal progetto di Carlo Mollino al restauro acustico del '96

Daniele Guglielmino

Il Regio e la sua acustica. La sala del lirico del Teatro Regio di Torino dal progetto di Carlo Mollino al restauro acustico del '96.

Rel. Arianna Astolfi, Carlo Olmo, Michela Comba. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione), 2007

Questa è la versione più aggiornata di questo documento.

Abstract:

La ricerca condotta sul Teatro Regio a partire dall'allestimento della mostra dedicata a Carlo Mollino inaugurata a Torino nell'ottobre dei 2007 ha aperto una serie di questioni per le quali è risultato interessante un approfondimento a scopo di tesi di laurea.

Il cantiere conclusosi nel 1973 si inserì in un contesto di confine tra due fasi significative dell'economia del nostro paese. La rinascita post bellica, il tentativo di alcune piccole imprese di affrancarsi e conquistarsi un posto nel panorama produttivo nazionale giungeva ai tramonto con l'esaurimento di un ciclo tecnologico che dopo una iniziale ascesa si era stabilizzata. Alla conclusione dei lavori alcune figure importanti di quell'artigianato divennero soggetti dello produzione di larga scala. Ciò appariva inevitabile conseguenza di un progresso che non darà segni di rinnovamento dopo la kermesse torinese di Italia 61.

L'implementazione di alcune tecnologie inaugurate con la stagione dei gusci in calcestruzzo armato non videro significativi passi in avanti tra il palazzo delle esposizioni per Italia 61 e la copertura della volta del lirico dei Teatro Regio, il cosiddetto paraboloide iperbolico, concepiti a più di un decennio di distanza.

Le scelte che Mollino autore dei progetto del Regio portò avanti furono sintesi di una maniacale attenzione al particolare e alla volontà di utilizzare quanto il sapere sulla costruzione dell'architettura consentiva fino a quel momento, insomma una sorta di progetto che arrivò ad essere concepito quasi per componenti.

Il concepimento della forma della costruzione, fino alla definizione dei particolari più minuti fu momento sostanziale e occupò una durata temporale persino superiore al cantiere. Le scelte furono pesate in ragione di continue rielaborazioni, spesso molto vicine tra loro in chiave temporale, ( si contano quattro ipotesi di sezione della sala principale nel mese di agosto dei 1965,). Vennero contattate figure di provata competenza ed esperienza per i tempi per i consulti e la ricerca di soluzioni. Tra le aziende solo una tra quelle che ricevettero appalti di dimensioni significativa proveniva dall'esterno dei confini nazionali.

Non è così scontata una tale attenzione per le diverse parti della costruzione. Il caso della Sydney Opera House mostra ad esempio come il progetto la cui cantierizzazione iniziò nel 1958, diede spazio ad approfonditi studi sulla forma delle sale solo dopo l'avvicendamento tra Jom Utzon e il team Hall Littlemore e Todd avvenuto nel 1967.

Date le tormentate fasi di concepimento e di realizzazione dei Teatro Regio di Torino quale è stato il grado di durabilità di questa architettura? Questa espressione potrebbe essere posta anche come un tentativo di dare interpretazione al costo di questa architettura, evadendo un più semantico significato ascrivibile a parcelle e computi metrici e facendo riferimento a quanto concerne l'attualità di un edificio, in termini tecnologici e prestazionai.

Nel caso del Regio alcune scelte vennero criticate, sin dai primi tempi, relativamente a questioni di carattere acustico. Alcuni celebri esecutori rifiutarono esibizioni nella sala torinese lamentando problemi legati al consistente assorbimento acustico della sala e nella corretta percezione dell'orchestra in fossa. Nel 1992 venne costituito un team con il compito di indagare queste lacune e proporre soluzioni alternative. Nel 1996 venne inaugurato il teatro a seguito dei interventi di ristrutturazione acustica volti a migliorare le condizioni esistenti.

Allo stesso modo con riferimento ai costi, la durata si esprime nell'utilizzo di tecnologie e materiali, il cui ciclo di vita, inteso come dinamica e sviluppo temporale diventano determinanti per esprimere un giudizio sull'architettura. I colloqui con personale interno dei teatro con incarichi tecnici e di manutenzione ha permesso una sorta di verifica ex post della bontà delle soluzioni utilizzate.

Nel corso della trattazione si porrà attenzione essenzialmente alla sala del lirico, scelta all'interno dei progetto per la complessità dei sistemi costruttivi e l'interesse suscitato dal percorso progettuale che ha preceduto la fase realizzativa.

Ripercorrendo la storia di questo progetto si cercherà di capirne a pieno le fasi di concepimento unitamente all'indagine sulle tecnologie e sui materiali utilizzati, sulla base di testi e memorie di orali legate ai progetto e al cantiere del 1973 e all'intervento degli anni '90.

In questo modo si potrà tracciare un filo che con il contributo delle conoscenze disponibili ora in materia di acustica architettonica, e con l'uso di software in grado di simulare il campo sonoro in un modello virtuale si possa cogliere l'effetto sulla qualità della sola delle scelte compositive e tecnologiche periate avanti da Carlo Mollino, e quelle realizzate nel corso dei rinnovamento successivo.

La sala dei lirico verrà dunque analizzata con lo scopo di comprenderne la bontà, ma anche come modello per applicare alcune valutazioni sull'acustica dei teatri per l'opera. Il problema emerso delle critiche relativamente alla non buona percezione dell'orchestra da parte dei cantanti può essere definito attraverso un parametro descrittore definito Balance, che verrà simulato nel corso dei presente scritto con una valutazione comparando le due versioni della sala.

L'analisi condotta attraverso il modello virtuale rappresenta uno studio che in precedenza non è mai stato applicato al Teatro Regio, neanche nel corso dell'intervento a cavallo degli anni '90. Detto modello può essere una potenziale risorsa per studi ed indagini ex tempore sulla sala, su potenziale allestimenti di scena e di fossa.

Relatori: Arianna Astolfi, Carlo Olmo, Michela Comba
Tipo di pubblicazione: A stampa
Soggetti: S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
G Geografia, Antropologia e Luoghi geografici > GG Piemonte
A Architettura > AF Edifici e attrezzature per il tempo libero, le attività sociali, lo sport
R Restauro > RA Restauro Artchitettonico
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura (Costruzione)
Classe di laurea: NON SPECIFICATO
Aziende collaboratrici: NON SPECIFICATO
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/1017
Capitoli:

Introduzione

Parte I

Un teatro al confine di una tradizione di strategie di controllo della struttura del progetto

Premessa sulla concezione della sola

1 Matrice del pensiero

2 La capienza del teatro

3 La sala

4 Specificità del progetto

5 Il progetto esecutivo del 1973

Capitolo 1

I materiali dell'architettura

1.1 Uomini e tecnologie

1.1.1 La decorazione

1.1.2 L'illuminazione

1.2 Ipisystem, gli allestitori della sala

1.3 La nuvola, l'astrazione dell'effimero

1.4 Controllo dei progetto

Capitolo 2

Lo studio acustico della sola

2.1 La consulenza acustica dei 1973, processi e contenuti

2.2 Indagini geometriche e analisi del comportamento della sala di Mollino

2.3 Giudizi soggettivi sulla sala

2.4 Il tempo di riverberazione

2.5 l�intervento del 1996

2.6 Una sinergia di risorse

Parte II

La costruzione di uno spazio per l'opera

Capitolo 3

Attributi e parametri sulla qualità acustica delle sale per l'opera

3.1 Risposta all' impulso

3.2 Riverberazione, Calore, Intimità

3.3 Chiarezza e Definizione

3.4 Spazialità

3.5 Bilanciamento tra orchestra e palco

3.6 Qualità degli spazi destinati agli esecutori

3.7 Valori ottimali degli indici di qualità acustica per le sale d�opera

Capitolo 4

Acustica ed architettura Odeon e la simulazione numerica

4.1 La costruzione del modello virtuale

4.2 Odeon e la simulazione numerica

4.3 Scattering delle superfici

4.4 Gli assorbimenti utilizzati

4.5 La taratura dei modello

Capitolo 5

Simulazioni della sala e riflessioni sui risultati ottenuti

5.1 Percorso di simulazione

5.2 Risultati delle simulazioni e confronto con i valori ottimali.

5.2 Tempo di riverberazione

5.2.2 Tempo di primo decadimento (Early Decay Time)

5.2.3 Chiarezza a 80 ms (C80)per una sorgente cantante su palco

5.2.4 Chiarezza a 80 ms (C80)per una sorgente omni in fossa

5.2.5 definizione a 5° ms (D50)

5.2.6 Frazione della prima energia laterale a 80 ms

5.2.7 Grado di robustezza della sala (G)

5.2.7 Grado di robustezza della sala (G)

5.2.8 Ricevitori puntali, confronto tra valori simulati e misurati

5.3 Analisi dei bilanciamento tra fosso e palco

5.3.1 Aspetti soggettivi della percezione tra orchestra e contante

5.3.2 La simulazione del Balance in Odeon

5.4 Il Regio nel panorama delle sole per l'opero e per concerti

5.4.1 Teatro Di San Carlo - Napoli

5.4.2 Royal Opera House - Londra

5.4.3 Semperoper - Dresden

5.4.4 Stactsoper- Vienna

5.4.5 Opera Garnier- Parigi

5.4.6 Bayreuth Festspielhaus

5.4.7 Magyar Allami Operahaz - Budapest

5.4.8 Concertgebouw � Amsterdam

5.4.9 Teatro Colon - Buenos Aires

5.4.10 Benedict Music Tent- Aspen Colorado

5.4.11 John F. Kennedy Center, Opera House Washington

5.4.12 Megaron The Athens Concert Hall-Atene

5.4.13 Leipzig Gewandhaus

5.4.14 St David's Hall - Cardiff

5.4.15 Patria Hall In Convention Center- Budapest

5.4.16 Cultural Centr Concert Hall - Taipei

5.4.17 Dallas Concert Simphony

5.4.18 Cultural Centre Concert Hall - Hong Kong

5.4.19 Severance Hall- Cleveland

5.4.20 Glyndebourne -Opera House -Sussex

5.4.21 Concert Hall - Kyoto

5.4.22 New National Theatre Opera House - Tokyo

5.4.23 Bass Performance Hall (Fort Worth)

5.4.24 Grand Theatre- Shanghai

5.4.25 Culture and Congress Center Concert Hail - Lucerne

5.4.26 Il Regio di Torino a confronto

Capitolo 6

Indagine in campo: a colloquio con gli orchestrali del Regio

6.1Architettura delle sola per l'opera

6.2 Questionari ed interviste

6.3 Risultati dell'indagine

Riflessioni finali

Bibliografia:

Capitolo 1 Testi consultati

saggi di ARIANNA ASTOLFI, LUCA BRUNO, MICHELA COMBA, PAOLO NAPOLI, CARLO OLMO, in SERGIO PACE (a cura di), Carlo Mollino architetto collana Costruire le modernità, Electa, Milano, 2006;

introduzione all'archivio storico IRI, ASlRI 2002 Roma

Ministero dell'Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro, Relazione sulle privatizzazioni, aprile 2003;

MICHAEL BARRON Auditorium Acoustics and Architectural Design E& FN Span, London, 1993

IPISYSTEM s.p.a. Studio della struttura organizzativa aziendale Nervino Milanese, dicembre 1977;

ALDO BRIZIO, Il Nuovo Teatro Regio di Torino, Numero speciale de Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Anno XXVII N. 9-10 Settombre Ottobre 1973-

Materiale di archivio

ACM P.16B.362

Archivio Privato Ing. Raffaele Pisani

ACM Pdv 39

ACM Pdv 41

ACM Pdv 43

Interviste

ing. SERGIO S. BRIZIO Torino, martedì 6 giugno 2006;

arch. CARLO NOVARA, Torino, mercoledì 4 luglio 2006;

ing. SERGIO S. BRIZIO, Torino mercoledì 4 luglio 2006;

ing. FRANCO PENNELLA, Torino mercoledì 4luglio 2006;

sig. PIETRO MORINO, martedì 2 luglio 2006 (intervista telefonica);

ing. RAFFAELE PISANI, Rivoli, giovedì 22 marzo 2007;

sig. PIETRO MORINO, giovedì 7 settembre 2007 (intervista telefonica).

Bibliografia Capitolo 2

Testi consultati

RAFFAELE PISANI, GINO SACERDOTE, The new Teatro Regio o, Torino, in Acustica, vol. 32 (1975);

NICOLA PRODI, SYLVIA VELECKTA, A scale value for the balance inside a historical opera house. Jasa, vol 117, No 2, February 2005.

atti della giornata - convegno Restauro Acustico della Sala del Teatro Regio a cura della Città di Torino e della Sovrintendenza del Teatro Regio di Torino, Mercoledì 10 luglio 1996,

saggio di DAVID TAFFS, Computers and the Opera House: pioneering a new tecnnology, in Building a Masterpiece the Sydney Opera House, a cura di ANNE WATSON, Sydney, 2006;

WILLIAM J.R. Curtis, L'architettura moderna del Novecento. Mondatori: 1999, Milano

ALDO BRIZIO. Il Nuovo Teatro Regio di Torino, Numero speciale de Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino, Anno XXVII N. 9-10 Settembre Ottobre 1973;

Materiale di Archivio

Atti della riunione de 15 luglio 1992, Teatro Regio Torino, No.20 867/1 Archivio Fondazione TIRT,

a cura di STUDIO MULLER BBM. Studio ottico della geometria della sala 6-10-1992;

a cura di STUDIO MULLER BBM Proposte migliorative relative all'acustica architettonica 4-09-1992;

a cura di STUDIO MULLER BBM Optical measurements carried out at the model of the proscenium report No 20 867/16;

Archivio Privato Ing. Raffaele Pisani

ACM Pdv 39

ACM Pdv 40

ACM Pdv 43

Bibliografia Capitolo 3

Testi consultati

RAFFAELE PISANI, GINO SACERDOTE, The new Teatro Regio of Torino, in Acustica, vol. 32 (1975);

ISO 3382 Measurement of the riverberation time of the room with reference to other acoustical parameters, 1997:

saggi di RENATO SPAGNOLO e CARMINE IANNIELLO, in RENATO SPAGNOLO e SERGIO CINGOLANI (a cura di) Acustica Musicale e Architettonica, UTET, 2005, Torino;

saggio di RAFFAELE PISANI in RENATO SPAGNOLO (a cura di) Manuale di acustica applicata; UTET 1999, TTorino

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Bibliografia Capitolo 4

Testi consultati

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saggi di RENATO SPAGNOLO e CARMINE IANNIELLO, in RENATO SPAGNOLO e SERGIO CINGOLANI (a cura di) Acustica Musicale e Architettonica, UTET, 2005, Torino;

saggio di RAFFAELE PISANI in RENATO SPAGNOLO (a cura di)Manuale di acustica applicata, UTET 1999, Torino

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CLAUS LYNGE CHRISTENSEN Odeon, a design tool for auditorium acoustics, noise control and loudspeaker systems;

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LUCA DELLA TORRE, I riflettori acustici per il palcoscenico, principi e progetto, Tesi di Laurea Specialistica in Architettura (costruzione), Politecnico di Torino, febbraio 2007;

Materiale di Archivio

Archivio Privato Ing. Raffaele Pisani.

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Bibliografia Capitolo 5

Testi consultati

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Bibliografia Capitolo 6

Testi consultati

RAFFAELE PISANI, GINO SACERDOTE, The new Teatro Regio of Torino, in Acustica, vol. 32 (1975);

saggi di RENATO SPAGNOLO e CARMINE IANNIELLO, in RENATO SPAGNOLO e SERGIO CINGO! ANI (a cura di) Acustica Musicale e Architettonica, UTET, 2005, Torino;

saggio di RAFFAELE PISANI in RENATO SPAGNOLO (a cura di) Manuale di acustica applicata, UTET 1999, Torino

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