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I rascard in Valle d'Aosta

Aurora Martina Mondet

I rascard in Valle d'Aosta.

Rel. Giovanni Brino. Politecnico di Torino, UNSPECIFIED, 2006

Abstract:

I RASCARD IN VALLE D'AOSTA

Si vuole trattare di quello che doveva essere il primo problema che il montanaro costruttore si poneva e cioè la scelta del luogo su cui gli insediamenti, nati magari da una o poche prime costruzioni che poi si sarebbero moltiplicate, dovevano sorgere. Prima di tutto si edificava dove esistevano terreni adatti ad essere coltivati, la vicinanza ai campi e alle sedi di lavoro era condizione fondamentale e la premessa di siti sfruttabili la molla principale per la formazione del nuovo insediamento. Questo comporta subito un primo vincolo: l'esposizione, ma per il contadino l'importante è soprattutto che la campagna prenda luce, non necessariamente la dimora.

Altra preoccupazione fondamentale è di insediarsi ove ci sia disponibilità di acqua, sufficientemente potabile, che sia di facile approvvigionamento da falde, sorgenti, torrenti. La necessità di non essere troppo esigenti fa si che appena vi sia anche una piccola superficie soleggiata, al sicuro dai maggiori pericoli e non troppo lontana da terreni utili, li vi è un potenziale villaggio.

IL RASCARD

Il rascard è una struttura in legno legata strettamente all'attività agricola del montanaro, la cui realizzazione molto complessa necessita della manodopera di più persone, questo è uno dei motivi dell'appartenenza a più proprietari. Trascorso un certo periodo, i tronchi vengono sovrapposti ed incastrati agli angoli a mezzo legno, partendo da un basamento di pietra, direttamente o tramite i cosiddetti "funghi", quei pilastrini in legno sormontati da una pietra piatta, tagliata circolarmente. La parte in legno è caratterizzata al centro da un'area comune di trebbiatura alla quale si accede dall'estemo attraverso una porta a due battenti.

IL GRANAIO

È una tipologia costruttiva che presenta forti legami con il rascard sia per la tecnologia costruttiva, sia per le funzioni di deposito agricolo.

Generalmente sono piccole costruzioni usate come deposito di alimenti che si possono trovare isolate, adiacenti ad una abitazione, inglobate in una costruzione in pietra, addossate ad un rascard oppure poste come tamponamento tra due edifici in modo da permettere il passaggio sottostante.

METODO COSTRUTTIVO A BLOCKBAU

Le costruzioni in tronchi massicci possono essere paragonate agli edifici con struttura continua in muratura, nei quali però la muratura ed i suoi componenti, pietre naturali o artificiali, laterizi e malta, sono sostituiti da tronchi d'albero, più o meno lavorati, disposti orizzontalmente.

È più corretto considerare le travi più basse, quelle che ripartiscono il carico sui funghi, come travi continue su più appoggi e solo i tronchi superiori come elementi soggetti allo sforzo di compressione come le murature di pietre o mattoni. Il sistema a`ólockbau" generalmente viene impiegato per edifici di piccole dimensioni e comporta l'impiego di un grosso quantitativo di legnai ne rispetto alla superficie da occupare.

Relators: Giovanni Brino
Publication type: Printed
Uncontrolled Keywords: recupero - valle d'aosta - rascard - granaio
Subjects: A Architettura > AS History of Architecture
A Architettura > AI Buildings and equipment for agriculture
Corso di laurea: UNSPECIFIED
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: UNSPECIFIED
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/676
Chapters:

1. Localizzazione degli insediamenti

1.1 Fattori determinanti la scelta del sito

1.2 Localizzazioni prevalenti

2. Tipologie costruttive

2.1 Il rascard

2.2 Il granaio

2.3 Metodo costruttivo a blockbau

2.4 Attrezzi da lavoro

3. I Materiali utilizzati per costruire

3.1 La scelta dei materiali

3.2 La pietra

3.3 Il legno

4. Analisi tipologica

4.1 Il basamento

4.2 1 funghi

4.3 Le pareti esterne

4.4 Le pareti interne

4.5 1 solai e i pavimenti

4.6 La copertura

4.7 Le aperture

4.8 Le scale

4.9 I balconi pag. 53

5. IL recupero dei rascard

5.1 Capanna Lago Nero pag. 55

5.2 Il rascard Garelli pag. 58

5.3 Il rascard F.B. di Adolfo Dente pag. 67

Bibliografia

6. Schede

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