Alberto Rosso
Politiche ed esperienze per il risparmio di suolo : il declassamento come contributo alla riduzione del residuo urbano.
Rel. Giuseppe Cinà, Luca Lazzarini. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2016
Abstract: |
INTRODUZIONE Questa tesi è incentrata sull'indagine di metodi e politiche per la riduzione del consumo di suolo, con uno sguardo approfondito su un fenomeno sempre più rilevante all'interno delle amministrazioni comunali italiane: la richiesta di declassamento delle aree precedentemente dichiarate edificabili in aree agricole. In Italia il tema della riduzione del consumo di suolo è tradizionalmente trattato con diffidenza, essendo l'economia italiana storicamente basata sul comparto edilizio. La situazione economica attuale però ha frenato un processo di crescita che si riteneva, fino a pochi anni fa, inarrestabile. Questo rallentamento improvviso ha reso evidente la presenza di un ampio residuo urbanistico nei piani regolatori, frutto di una proiezione di sviluppo urbano non più attuabile, parallelamente a un numero sempre crescente di strutture libere o invendute. Trattare questo residuo urbanistico in Italia è particolarmente complesso a causa dell'assenza di una separazione a livello normativo della proprietà e del diritto edificatorio. Si verifica infatti la nascita di un diritto acquisito una volta che il piano regolatore attribuisce ad un'area i diritti edificatori. L'assenza di vincoli temporali e una fiscalità urbanistica basata sul valore potenziale dei terreni rendono estremamente complesso lo sviluppo di nuovi piani regolatori caratterizzati da un progetto di città più sostenibile. Complice l'attuale situazione economica, nell'ultimo periodo alcuni proprietari di terreni hanno espresso alle amministrazioni locali la volontà di rinunciare ad una parte o a tutta la capacità edificatoria dei propri terreni. Questa situazione è causata dall'aumento della pressione fiscale sulla proprietà e ad un tempo di ritorno degli investimenti edilizi fortemente dilatato, che ha ridotto il valore economico legato agli investimenti edilizi. Questa pratica, proveniente "dal basso", ossia richiesta dai cittadini, è oggetto di numerose discussioni negli ambienti comunali in quanto influisce su pratiche ed equilibri presenti all'interno delle amministrazioni sia dal punto di vista economico, che da quello urbanistico. L'obiettivo della tesi è, partendo dallo studio di alcuni esempi regionali legati alla riduzione del consumo di suolo, fornire un primo sguardo sul tema del declassamento. Attraverso una serie di casi- studio a scala Regionale è stato possibile valutare gli strumenti urbanistici emanati, individuandone infine le caratteristiche più significative. L'elaborato di tesi è strutturato in 3 parti, nelle quali verranno analizzati documenti, teorie, fenomeni e casi studio. -Nella prima parte della tesi verranno sviluppati una serie di concetti teorici e analizzati diversi documenti ed esempi a livello nazionale e internazionale incentrati sulla tematica dell'agricoltura periurbana, che nonostante sia la prima "vittima" delle aree soggette all'espansione incontrollata della città, si prefigura anche come una modalità di riuso sostenibile delle aree degradate e degli sfrangiamenti dell'urbanizzato. -Nella seconda parte della tesi viene evidenziato il problema degli attuali Piani Regolatori Generali, che, nella maggior parte dei casi, sono legati a previsioni di crescita non più attuali. Questo è causa di un ampio residuo urbanistico, presente nella maggioranza dei Comuni; vengono quindi analizzati una serie di esempi rilevanti legati alla sua gestione. Successivamente viene ricercato, all'interno della normativa regionale e provinciale, la rilevanza del tema del consumo di suolo, studiando poi il processo di variante, fondamentale per l'adeguamento dei piani. Durante il periodo di Tirocinio nello Studio Associato Tautemi, storico studio di urbanistica della Provincia di Cuneo, il fenomeno è stato esaminato nel dettaglio dal punto di vista urbanistico, su diversi Comuni della Provincia: sono state osservate un discreto numero di varianti parziali e strutturali, sia nel processo di formazione che nelle metodologie e la documentazione necessaria per il loro sviluppo. Sono state infine valutate tre varianti comunali, per meglio rappresentare come le amministrazioni intervengano sul Piano Regolatore, valutandone l'efficacia, i pregi o i difetti degli strumenti urbanistici utilizzati. -Nella terza fase viene sviluppato nel dettaglio il tema del declassamento, come strumento per la riduzione del consumo di suolo, osservando una serie di studi sul tema e quindi producendo un'indagine su alcuni Comuni piemontesi, in modo da valutare la presenza e l'entità del fenomeno sul territorio. Al termine del capitolo vengono raccolti i risultati ottenuti, valutando la risposta e i metodi con cui le amministrazioni locali gestiscono le richieste di declassamento. La conclusione dell'elaborato si incentra sulla sintesi dei risultati ottenuti, che rappresentano le caratteristiche del fenomeno oggetto di studio. Inoltre vengono evidenziate le componenti sociali ed economiche che devono essere incluse nel processo di variante, al fine di massimizzarne l'efficacia sul territorio e consentire lo sviluppo di politiche legate alla riduzione del consumo di suolo. |
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Relators: | Giuseppe Cinà, Luca Lazzarini |
Publication type: | Printed |
Subjects: | U Urbanistica > UH Pianificazione regionale U Urbanistica > UM Tutela dei beni paesaggistici |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale |
Classe di laurea: | New organization > Master science > LM-48 - REGIONAL, URBAN AND ENVIRONMENTAL PLANNING |
Aziende collaboratrici: | UNSPECIFIED |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5905 |
Chapters: | INDICE 0.Introduzione 1.Parte I: L'agricoltura urbana e il risparmio di suolo: due fenomeni convergenti 1.1.Le molteplici valenze dell'agricoltura urbana 1.2.Punti di forza e debolezza dell'agricoltura urbana 1.3.Esperienze rilevanti a livello internazionale 1.3.1.L'urban Belt di Ottawa 1.3.2.II piano di agricoltura urbana a Birmingham 1.3.3.Aspetti caratterizzanti dei casi internazionali 1.4.Esperienze nazionali: lavori in corso 1.4.1.Milano e il Parco Agricolo Sud 1.4.2.Roma: Agricoltura diffusa nella metropoli 1.4.3.II Parco della Piana Fiorentina 1.4.4.Aspetti caratterizzanti dei casi nazionali 1.5.II contributo dell'agricoltura urbana alla riduzione del consumo di suolo 2.Parte II: Il problema del sovradimensionamento dei Piani Regolatori Generali 2.1.La rilevanza della riduzione del consumo di suolo nella normativa regionale 2.1.1.La Legge Regionale 56/1977 "Tutela ed uso del suolo": Rapporto con il consumo di suolo 2.1.2.Il PTCP2 torinese come esempio di politiche territoriali a scala vasta 2.1.3.Le varianti Strutturali: uno strumento per rinnovare i PRG 2.1.4.Le varianti Parziali: l'alternativa rapida 2.2.Esempi rilevanti per la riduzione del consumo di suolo 2.2.1.Vi neh io: la tutela ambientale riorganizza l'uso del suolo 2.2.2.Lauriano: Un caso limite tra amministrazione e privati 2.2.3.Rivolta: processi virtuosi per salvaguardare il territorio 2.2.4.None: Pratiche sperimentali per la tutela delle aree libere 2.2.5.Dogliani: Il declassamento per contenere il residuo urbano 2.2.6.Confronto tra i 5 Comuni: punti di forza e debolezza 3.Parte III: Il declassamento delle aree edificabili come strumento per la Riduzione del consumo di suolo 3.1.Indagine del declassamento a scala comunale in Piemonte 3.2.Come viene attuato il declassamento: l'esempio di 3 varianti al PRG 3.2.1.Variante di Cerrione: caratteristiche del processo in un piccolo Comune 3.2.2.Variante di Trino: integrazione delle tematiche ambientali 3.2.3.Variante di Rivolta: Un processo di variante strutturale completo 3.2.4.Le varianti a confronto: risposte diverse al declassamento 3.3.Valutazione dei risultati dell'indagine e confronto tra Comuni 3.4.Risposta delle amministrazioni al fenomeno del declassamento 4.Considerazioni finali 5.Bibliografia 6.Allegati |
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