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Influenza dell'involucro sulle condizioni di comfort termico ambientale interno : applicazione al prototipo On&On di abitazione autosufficiente

Amos Ronzino

Influenza dell'involucro sulle condizioni di comfort termico ambientale interno : applicazione al prototipo On&On di abitazione autosufficiente.

Rel. Mario Voerzio, Mario Grosso, Ignacio Guillén. Politecnico di Torino, Corso di laurea specialistica in Architettura, 2010

Abstract:

Introduzione

Cos'è l'architettura bioclimatica?

Si trattava di un concetto chiaro in origine: relazione tra il clima, l'architettura e gli essere viventi, ma attualmente confuso a causa di una sua maggiore complessità. Esistono professionisti e media che tendono a preferire il termine di architettura sostenibile, o ad alta tecnologia, o naturale, o ecologica. A mio avviso il termine biodimatico ha una vocazione di universalità ed ingloba tutti i precedenti.

L'architettura biodimatica rappresenta l'impiego e l'utilizzo di materiali e sostanze con criteri di sostenibilità, ovvero senza mettere a rischio, per il suo uso, le generazioni future; rappresenta il concetto di gestione energetica ottimale degli edifici ad alta tecnologia, attraverso la captazione, accumulazione e distribuzione di energie rinnovabili passive o attive; rappresenta l'integrazione paesaggistica e l'impiego di materiali autoctoni e salutari, e dei criteri ecologici e di eco-costruzione.

Chi è l' architetto bioclimatico?

È una persona preoccupata per le tematiche ambientali, la salute ed il benessere delle persone. Perciò si interessa del controllo dell'energia che consuma l'edificio, e di quella che si impiega nella sua costruzione e nella fabbricazione dei suoi materiali. S'interessa anche dell'inquinamento che può generare l'utilizzo del suo edificio, siano i gas di combustione vincolati all'energia, i residui liquidi delle acque nere o i residui solidi dei rifiuti domestici, riducendoli e controllandoli per il loro riutilizzo.

È complessa?

L'architettura bioclimatica rappresenta il ritorno ai criteri elementari del senso comune. L'architettura prodotta per molto tempo è stata un'architettura basata sulla logica e, pertanto, fondata su criteri ugualmente razionali riguardo al clima. L'architettura bioclimatica quindi non è assolutamente complessa, giacché non richiede una tecnologia particolare o specifica che si allontani da quella che si utilizza nell'architettura convenzionale.

Costa molto?

Le misure più efficaci, quelle che possono rappresentare il grande apporto, non costano nulla, giacché sono il risultato dell'impiego logico degli elementi costruttivi e del disegno. Un secondo gruppo di misure, meno effettive, ma che appurano le nostre possibilità biodimatiche, che saranno il risultato dell'impiego di qualche materiale o sistema costruttivo speciale, potranno supporre qualche piccolo incremento, ma mai, nell'insieme, più del 15% del totale.

Javiér Neila Gonzàlez (*)

Relators: Mario Voerzio, Mario Grosso, Ignacio Guillén
Publication type: Printed
Subjects: S Scienze e Scienze Applicate > SH Fisica tecnica
T Tecnica e tecnologia delle costruzioni > TC Protezione degli edifici
Corso di laurea: Corso di laurea specialistica in Architettura
Classe di laurea: UNSPECIFIED
Aziende collaboratrici: Departamento de Física Aplicada - Universidad Politécnica de Valencia
URI: http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/5743
Chapters:

Prologo di Ignacio Guillén

1.Introduzione

2.Criteri di progettazione bioclimatica

2.1 Clima e architettura

2.1.1 II clima mediterraneo

2.1.2 Cambiamenti climatici

2.2 II microclima

2.2.1 Soleggiamento: effetti

2.2.2 Corrugazione del territorio: effetti

2.2.3 Presenza di masse d'acqua: effetti

2.2.4 Vegetazione: effetti

2.2.5 Ambiente costruito: effetti

2.2.6 Dimensionamento delle protezioni solari

2.2.7 Le maschere d'ombra

2.3 II comfort ambientale

2.3.1 Condizioni di light design

2.3.2 Condizioni di disegno igrotermico

2.3.3 Condizioni di disegno vincolate alla qualità dell'aria: la ventilazione

naturale controllata

3. Il SolarTeam UPV e la On&On HOUSE

3.1 II Solar Decathlon ed il Solar Decathlon Europe 2010

3.1.1 Le prove e le università partecipanti

3.2 On&On House

3.2.1 On&On e la strategia nodriza

3.2.2 On&On e la versatilità

3.2.3 On&On e lo spazio interno

3.2.4 On&On e l'energia

3.2.5 On&On e l'acqua

3.3 La sostenibilità nel progetto On&On

3.3.1 Sostenibilità, architettura e ingegneria

3.3.2 Strategie bioclimatiche

3.3.3 Acqua

3.3.4 Rifiuti solidi

3.4 Tecnologia costruttiva

3.4.1 Disegno costruttivo

3.4.2 Disegno strutturale

3.4.3 Disegno degli impianti e dei sistemi

3.4.4 Involucro del prototipo

3.5 Materiali

3.5.1 Pelle esterna

3.5.2 Ceramica di facciata

3.5.3 Isolamento termico

3.5.4 Deposito e tubi di polipropilene

4.Influenza dell'involucro sul comfort interno e sui carichi termici

4.1Definizione dell'involucro

4.1.1 II solaio

4.1.1 Le chiusure

4.1.1 La copertura

4.2 Attuazione delle strategie bioclimatiche

4.2.1 Captazione solare diretta

4.2.2 Protezione solare

4.2.3 Ottimizzazione dell'illuminazione naturale

4.2.4 Facciata ventilata ed involucro a bassa trasmittanza

4.2.5 Controllo dei ponti termici

4.2.6 Inerzia termica

4.2.7 Ventilazione naturale controllata

4.3Analisi del comfort e dei carichi termici

4.3.1 I parametri considerati

4.3.2 Le simulazioni di comfort termico

4.3.3 II calcolo dei carichi termici

5. Aspetti critici del prototipo On&On applicato al clima mediterraneo

5.1 II CTE: una normativa attuale ma ancora insufficiente

5.1.1 La On&On House a Torino

5.2 Massa termica: l'elemento mancante

5.2.1 L'alternativa: i Phase Change Materials

6. Allegati

6.1 Piante,prospetti e sezioni

6.1.1 piante

6.1.2 prospetti

6.1.3 sezioni

6.1.4 dettagli costruttivi

6.1.5 impianti

6.2 Analisi dell'insolazione

6.2.1 Serre chiuse

6.2.2 Serre aperte

6.3 Simulazioni di comfort termico

6.3.1 Primavera

6.3.2 Estate

6.3.3 Autunno

6.3.4 Inverno

6.4 Renders di progetto

7. Bibliografia

Bibliography:

Grosso M. Il raffrescamento passivo degli edifici in zone a clima temperato,

Maggioli Editore, Dogana, 2008;

International Energy Agency, Passive and hybrid solar low energy buildings. Design

contest. Design Information booklet number two, U.S. Government Printing Office,

Washington D.C., 1989;

International Energy Agency, Passive and hybrid solar low energy buildings. Design

guidelines: an international summary. Design information booklet number three,

U.S. Government Printing Office, Washington D.C., 1990;

Margani G., Murature massive e comfort sostenibile in clima mediterraneo,

Dipartimento di Architettura ed Urbanistica, Università degli Studi di Catania;

Neila Gonzàles F. }., Arquitectura biodimatica en un entorno sostenibile, Editorial

Munilla-Llerìa, Madrid, 2004;

On&On SolarTeam UPV , Informe de sostenibilidad, Entrega n.5, Version 2.0,

Universidad Politecnica de Valencia, 2010;

On&On SolarTeam UPV , Informe de balance energètico basico, Universidad

Politecnica de Valencia, 2010;

Zappone C, La serra solare, Sistemi Editoriali, Cercola, 2005;

Sitografia:

http://solarteam.webs.upv.es/

http://www.speraweb.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Criosfera

http://it.wikipedia.org/wiki/Pultrusione

http://ca.wikipedia.org/wiki/Xeroiardineria

http://it.wikipedia.org/wiki/CasaClima

http://it.wikipedia.org/wiki/Eutrofizzazione

http://www.ceracasa.com/620800 es/BIONICTILE®/ (bionictile)

http://www.nextville.it/index/412 (perlite espansa)

http://www.energyprofessionalnetwork.com (normativa italiana)

http://www.theoptimizer.it/innovazione/evoluzione-dellinvolucro/phase-change-materials.html (PCM)

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