Emanuele Negri
Programmare l'aleatorio: i progetti aperti di Maurizio Sacripanti 1961-1969.
Rel. Michela Rosso. Politecnico di Torino, NON SPECIFICATO, 2006
Abstract: |
Il dibattito culturale degli anni Sessanta si caratterizza per la molteplicità di ambiti che interessa, e per la quantità di questioni che affronta, spesso in chiave fortemente polemica. In architettura, la crisi del movimento moderno, apertasi nel decennio precedente, mina le certezze di una operatività consolidata, ed in parte accademizzata, aprendo la strada a ricerche diverse tra loro. Anche l'arte si caratterizza per le opposizioni tra correnti eterogenee: al filone dell'informale, che prosegue dagli anni Cinquanta, si contrappongono le proposte sperimentali dei gruppi internazionalmente ricondotti alle nouvelles tendances. Le esperienze di tali correnti, e soprattutto l'ispirazione neoavanguardista che emerge in quel periodo, saranno fondamentali nell'indirizzare le ricerche critiche verso l'idea della necessità di uno studio comune dei fenomeni sociali ed estetici contemporanei. Maurizio Sacripanti è in quegli anni figura di primo piano nell'ambito architettonico romano; amico di Mario Mafai, storico esponente della scuola romana, e del formalista Achille Perilli, con i quali collabora nel corso del decennio, la sua figura appare come enigmatica ed al tempo stesso ricca di fascino per gli architetti di quella generazione. Gli anni Sessanta rappresentano il cuore della sua produzione progettuale, che però rimane interamente sulla carta; le sue proposte di architettura riguardano spazi decisamente inconsueti, caratterizzati dalla ricerca di un linguaggio basato sul fattore tempo e sull'estetica della macchina e del movimento, ma anche dallo studio pratico delle possibilità realizzative. Il disegno di complesse strutture edilizie, nelle quali il movimento e la riconfigurazione continua degli spazi non appaiano solamente come una suggestione estetica, ma come una possibilità concreta, rappresenta il nodo essenziale di tale ricerca. I progetti che vanno dal grattacielo Peugeot a Buenos Aires al padiglione italiano per l'Esposizione Internazionale di Osaka del 1970, passando per il teatro di Cagliari, rappresentano un corpus che qualifica l'attività di Sacripanti sia rispetto alla sua produzione precedente, orientata nel solco razionalista, sia rispetto a quella successiva, nella quale vengono esplorate le potenzialità espressive del cemento armato. La raccolta del materiale relativo a tale attività professionale è stata condotta tramite uno studio bibliografico, rivolto soprattutto all'individuazione dei numerosi articoli apparsi a riguardo sulle riviste, e alla ricerca diretta effettuata nel fondo Sacripanti all'Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Si è inteso analizzare l'opera di Sacripanti attraverso la lente che viene fornita dalla ricerca di un importante studioso dei fenomeni estetici e linguistici quale è Umberto Eco, II dibattito che si sviluppa nel periodo preso in esame può infatti essere riassunto in due sue opere fondamentali, che colgono momenti diversi dello sviluppo delle principali questioni critiche del decennio: Opera aperta, del 1962, e La struttura assente, pubblicato nel 1968. Nella prima, egli introduce, o meglio fissa criticamente, l'idea di un atteggiamento comune alle poetiche contemporanee, basato sull'intenzionale inclusione del dato aleatorio nelle operazioni artistiche; la seconda, sei anni più tardi, sviluppa lo stesso tema nell'ambito linguistico, divenuto stringente ed irrinunciabile nel dibattito artistico ed architettonico. Lo studio dei temi culturali contemporanei passa dunque attraverso una serie di esperienze e situazioni che possono definire con più rigore il campo di indagine. Innanzitutto una lettura delle proposte sperimentali sviluppate in arte ed architettura, con particolare riferimento alle attività dei gruppi neoavanguardisti, e alle metodologie che le sottendono, per tentare un inquadramento della effettiva pregnanza dell'idea di apertura nelle poetiche contemporanee, e di rimando la trasposizione di tali considerazioni nell'ambito progettuale di Sacripanti. In seconda battuta, una lettura delle posizioni sostenute dalle diverse personalità sul tema del linguaggio nelle diverse discipline, dibattito questo condotto principalmente sulle pagine delle riviste, al quale lo stesso Sacripanti partecipa all'inizio degli anni Settanta, riassumendo le sue esperienze ed assunzioni critiche a riguardo. L'intento è in definitiva quello di cercare una chiave di lettura obliqua, per usare un termine caro a Bruno Zevi, utile per individuare una linea di operatività coerente e sufficientemente approfondita all'interno di ambiti e poetiche spesso bloccati da rigidità di posizioni teoriche e critiche di difficile superamento. |
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Relatori: | Michela Rosso |
Tipo di pubblicazione: | A stampa |
Numero di pagine: | 158 |
Parole chiave: | analisi critica - Sacripanti Maurizio |
Soggetti: | A Architettura > AO Progettazione A Architettura > AS Storia dell'Architettura |
Corso di laurea: | NON SPECIFICATO |
Classe di laurea: | NON SPECIFICATO |
Aziende collaboratrici: | NON SPECIFICATO |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/494 |
Capitoli: | Introduzione I - L'opera di Maurizio Sacripanti Biografìa Gli anni Cinquanta e i rapporti con gli artisti Le sperimentazioni degli anni Sessanta Le realizzazioni degli anni Settanta e Ottanta I progetti degli anni Sessanta Il grattacielo Peugeot L'insediamento residenziale Chynthia I! teatro lirico di Cagliari II centro ospedaliero per silicotici Gli uffici della Camera dei Deputati II museo di Padova II padiglione per l'esposizione di Osaka II - Apertura dell'opera come poetica consapevole 1962: Opera aperta La novità delle poetiche contemporanee La plurivocità della fruizione estetica Informazione e comunicazione II colore del suono bianco L'indeterminazione in arte e architettura negli anni Sessanta Gli esperimenti sulla percezione Movimento e progetto nell'operazione artistica II serialismo La tematica dell'opera aperta in architettura L'indeterminazione nei progetti di Maurizio Sacripanti Poetiche artistiche e progettazione architettonica Movimento e progetto II Teatro Lirico di Cagliari: apertura come impegno storico II padiglione per Osaka 70: programmazione come poetica dell'aleatorio III � Apertura dell'opera come programma linguistico 1968: La struttura assente Architettura e comunicazione Funzioni prime e funzioni seconde Metodo strutturale e operatività seriale II problema del linguaggio: il dibattito nelle riviste degli anni Sessanta Bruno Zevi e lo spazio come significato II fattore tempo e i valori denotativi Marcatrè e Op. Cit II rapporto fra arti e architettura II design industriale Funzioni prime e funzioni seconde nell'opera di Maurizio Sacripanti Città di frontiera: l'apertura come servizio di linguaggio Le invarianti come rifiuto dello styling il design e la comunicazione tautologica Conclusioni Bibliografia Allegati Articoli di Maurizio Sacripanti 1950 - L'evoluzione dell'organismo teatrale 1966 - // Mausoleo di Santa Costanza in Roma 1966 - Appunti su una struttura urbana 1966 - Un geroglifico spazio-temporale 1971 - Città di frontiera 1974 - Maurizio Sacripanti sulla linguistica architettonica 1976 - Restauro museo e sala mostre nella Calcografia Nazionale di Roma II fondo Sacripanti all'Accademia Nazionale di San Luca 1961 - grattacielo Peugeot a Buenos Aires 1965 - teatro lirico di Cagliari 1966 - centro ospedaliere a Domodossola 1967 - uffici della Camera dei Deputati a Roma 1968 - museo degli Eremitani a Padova 1968 - padiglione italiano per Expo 70 a Osaka 1974 - mausoleo della pace a Cassino 1976 - teatro comunale di Forlì Rilievi di San Lorenzo e Santa Costanza |
Bibliografia: | Maurizio Sacripanti, L'evoluzione dell'organismo teatrale, in "Rassegna critica di architettura", 13, maggio-giugno 1950 Maurizio Sacripanti, Un geroglifico spazio-temporale, in "Lineastruttura", 1, 1966 Maurizio Sacripanti, // Mausoleo di Santa Costanza in Roma, in "L'architettura: cronache e storia", 11 (25), marzo 1966 Maurizio Sacripanti, Città di frontiera, in "L'architettura: cronache e storia', 17 (1), maggio 1971 Maurizio Sacripanti, Maurizio Sacripanti sulla linguistica architettonica, in "L'architettura: cronache e storia", 20 (8), dicembre 1974 Maurizio Sacripanti, Restauro, museo e sala mostre nella Calcografia Nazionale di Roma, in "L'architettura: cronache e storia", 22 (1), maggio 1976 Mario Mafai, Ospedale San Giuseppe ad Empoli, in "L'architettura: cronache e storia", 2, novembre 1956 Renato Bonelli, Complesso residenziale a Verona - Santa Lucia, in "L'architettura: cronache e storia", 5 (47), settembre 1959 Architettura Italiana 1963, in "Edilizia Moderna", 82-83, 1964 Claude Parent, Patrice Goulet, Architecture italienne - un autre visage, in "au jour d'hui - art et architecture", (48), gennaio 1965 Concorso intemazionale per il teatro di Cagliari, in "L'architettura: cronache e storia", 11 (123), gennaio 1966 Maurizio Sacripanti, // total Teatro di Maurizio Sacripanti, in "Domus", 437, aprile 1966 Maurizio Sacripanti, Appunti su una struttura urbana, in "Domus", 437, aprile 1966 Maurizio Sacripanti, Un ospedale in montagna, in "Domus", 437, aprile 1966 Théàtre total, in "L'architecture d'aujourd'hui, 36 (128), ottobre-novembre 1966 Centro di cura e rieducazione per silicotici presso Domodossola, in "L'architettura: cronache e storia", (138), aprile 1967 Due progetti di Maurizio Sacripanti per Roma e per Padova, in "Domus", (458), gennaio 1968 Il modello del museo di Padova, in "Domus", (467), ottobre 1968 Osaka. Projet pour le papillon italien, in "L'architecture d'aujourd'hui, 40 (146), ottobre-novembre 1969 Per Osaka- l'idea di uno spazio in movimento, uno spazio pulsante, in "Domus", (473), aprile 1969 Lionelio Puppi, Un museo che non si farà: il progetto di Maurizio Sacripanti per Padova, in "Controspazio", 1 (2-3), Iuglio-agosto1969 Renato Pedio, Convergenze di spazi relativistici e di paesaggi in moto - Maccagno, Varese: Museo-ponte, in "L'architettura: cronache e storia", 37, ottobre 1991 Renato Pedio, Scuola a Sant'Arcangelo di Romagna, Forti, in "L'architettura: cronache e storia", 26 (12(302)), dicembre 1980 Maria Letizia Marini (a cura di), Una lezione di Maurizio Sacripanti, in "Parametro", 25 (201), marzo-aprile 1994 Andrea Grimaldi, Niccolò Sardo, 50 chiese per Roma 200: quattro progetti dela "scuola romana", in "Parametro", (213), marzo-aprile 1996 Paolo Ferrarlo, // museo-ponte di Sacripanti a Maccagno, in "Space & society", 21 (85), gennaio-marzo 1999 Domizia Mandolesi (a cura di), Maurizio Sacripanti maestro di architettura, in "L'industria delle costruzioni", (343), maggio 2000 Katia Accossato, Luigi Trentin, Museo Civico di Maccagno, Varese, in "L'industria delle costruzioni", (353), marzo 2001 Giovanni Chiari, II grattacielo Peugeot, in "L'architettura: cronache e storia", 9 (87), gennaio 1963 Achille Perilli, Esperienze dì un corso di metodologia visiva, in "Marcatrè", 8/9/10, luglio.agosto-settembre 1964 Progetto quartire Cinthya - Italsider Bagnoli - relazione tecnica, in "Marcatrè", 8/9/10, luglio-agosto-settembre 1964 Progetto per il teatro lirico di Cagliari 1965 - Maurizio Sacripanti, A. 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