Luis Alberto Redondi
Biomassa forestale - Una risorsa energetica rinnovabile per la regione piemontese.
Rel. Guglielmina Mutani, Marco Corgnati. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale, 2015
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Abstract: |
L’elaborato nasce principalmente da un quesito: quanto sappiamo delle fonti energetiche rinnovabili presenti nel nostro territorio? Il termine di “Sviluppo Sostenibile” nel tempo ha assunto definizioni e valori differenti andando a compromettere le scelte politiche e progettuali originarie. La possibilità di “rispondere ai propri bisogni senza compromettere le esigenze della popolazione futura” diventa al giorno d’oggi un tema fortemente sentito sia da parte di organismi istituzionali ma al tempo stesso dalla popolazione. L’aspetto antagonista odierno dello sviluppo sostenibile è quello di poterlo ottenere solo ed unicamente attraverso un approccio “Ecologista”. L’apposizione del vincolo, o campana di vetro, su un determinato bene e/o categoria di beni non sempre si rivela come la scelta corretta, a volte si deve andare incontro a delle trasformazioni del territorio in modo da cerare nuovi paesaggi. L’elaborato non mira alla trasformazione territoriale attraverso ulteriore azioni ma pone l’obiettivo e attenzione al riconoscimento del “milieu” territoriale dei boschi come risorsa energetica rinnovabile sufficiente a rispondere ad una parte dei consumi energetici annui. Tra le numerose Fonti Energetiche Rinnovabili a disposizione la “Bioenergia” ha avuto nel tempo una forte crescita e radicazione nel territorio. L’utilizzo di “entità biologiche” come la biomassa, composta da rifiuti biologici degli immobili, giardini, campi, da coltivazioni dedicate, risultano essere un efficiente supporto per lo sviluppo sostenibile anche se molto dibattuto. Per poter avere una piena consapevolezza della risorsa boschiva in termini energetici bisogna calcolarne la massa prelevabile (mc/anno) e la biomassa da essa prodotta (t/ha). Tale processo avviene attraverso tre approcci: - Disponibilità di biomassa forestale teorica - Disponibilità di biomassa forestale delle “aree servite” - Disponibilità di biomassa forestale per “tipo d’intervento” Il calcolo della disponibilità interessa tutto il territorio regionale in modo tale da costruire una quadro completo in termini energetici e attraverso gli A.I.T., letture socio-economiche e fisico-morfologiche sono stati localizzati gli A.I.T. maggiormente predisposti all’impiego di biomassa boschiva. Gli A.I.T. oltre ad essere la piattaforma territoriale strategica del Piemonte sono, un unità territoriale caratterizzata da flussi di relazioni inteme-esteme e con il proprio territorio. E sulla relazione che sussiste con il territorio che l’elaborato pone attenzione. Analizzando gli A.I.T. d’Ivrea e Pinerolo si rileva che la superficie boschiva servita viene distribuita in modo disomogeneo nei territori in analisi e va invece ad addensarsi in “macchie” o “Hub”. L’alta contrazione di disponibilità di biomassa in aree definite pone le fondamenta per il passo successivo. Se ogni albero è appartenente ad un singolo comune, l’Hub ricavato deve appartenere ad un gruppo di comuni, l’area territoriale finale viene definita nell’elaborato come: Hub TreEnergy. In questo modo la centralità assunta da Ivrea e Pinerolo (singoli comuni) viene accantonata per creare un nuovo polo energetico capace di soddisfare, anche per il 50%, i consumi energetici annui del parco edilizio residenziale. L’Hub pone in gioco alcuni punti fondamentali: - Sensibilizzazione del ruolo energetico dei boschi. - Incremento delle relazioni individuo-bosco a scala sovra comunale e locale. - Consapevolezza dei processi a monte per il recupero e gestione dei boschi. - Grazie al riconoscimento degli “Hub” permette la diffusione del ruolo della risorsa locale Sono molti i punti avanzati ed evidenziati dall’elaborato e tutti convergono da un unico obiettivo: la possibilità di creare un box informativo, a monte dei processi di prelievo di biomassa per esprimere come tale procedura sia effettivamente un supporto soddisfacente per coprire i consumi energetici, per lo sviluppo sostenibile, per la gestione del territorio ecc., tutti elementi che devono essere resi noti alla popolazione per un primo passo al consenso dell’impiego di biomassa (da boschi) come fonte energetica rinnovabile. L’elaborato si sviluppa attraverso 4 grandi fasi: La prima fase prevede anzitutto la chiarificazione del termine di “sviluppo sostenibile” andando ad indicare le sue varie funzioni e valori assunti nel tempo. Segue l’importante richiamo ai “Documenti Internazioni” per la sostenibilità. Su scala Europea vengono individuate le Direttive comunitarie per le Fonti Energetiche Rinnovabili, assunti come documenti a lessico comune europeo per adempiere agli obiettivi previsti dal Protocollo di Kyoto. A livello Nazionale sono illustrate le normative e i documenti pertinenti al tema energetico per arrivare al quadro Regionale del Piemonte. Ogni Regione ha autorità di legiferare in materia energetica e pertanto si farà riferimento a tali documenti, oltre al Piano Territoriale Regionale. Quest’ultimo avendo valore di pianificazione e programmazione inserisce fra i suoi obiettivi, profili energetici attuati attraverso unità territoriali a valenza strategica: gli Ambiti di Integrazione Territoriale. La seconda fase entra nel vivo dell’elaborato attraverso il calcolo della disponibilità di biomassa (anno) attraverso tre approcci: - Disponibilità di biomassa per i boschi globali del Piemonte. - Disponibilità di biomassa per i boschi serviti. - Disponibilità di biomassa per tipo d’intervento. Attraverso le tre scale citate si evidenzia come la biomassa possa avere valori più o meno significavi man mano che il calcolo si avvicini ad una situazione reale. Ciò porta ’utente finale (la popolazione) ad una maggiore consapevolezza di cosa s’intende per biomassa e soprattutto mediante quali pratiche e procedure viene prelevata. Calcolata la disponibilità di biomassa (t/ha) annua occorre avanzare ulteriori considerazioni in merito al ruolo assunto energetico assunto dai boschi attraverso gli Ambiti d’integrazione Territoriale. In questo modo analizzando le componenti socio-economiche e fisico-morfologico si individua l”Hub TreEnergy”. Unità territoriale non definita da limiti amministrativi e che si allontana dal ruolo attrattore dei comuni di Pinerolo e Saluzzo. Attraverso l’Hub si identifica la porzione territoriale in cui l’apporto energetico dato dalla biomassa boschiva, porterà esiti significativi ai consumi energetici anno.
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Relators: | Guglielmina Mutani, Marco Corgnati |
Publication type: | Printed |
Subjects: | A Architettura > AD Green architecture A Architettura > AO Design |
Corso di laurea: | Corso di laurea magistrale in Pianificazione Territoriale, Urbanistica E Paesaggistico-Ambientale |
Classe di laurea: | UNSPECIFIED |
Aziende collaboratrici: | Regione Piemonte |
URI: | http://webthesis.biblio.polito.it/id/eprint/4049 |
Chapters: | 1. INTRODUZIONE 1.1. Presentazione 1.2. Mappa concettuale e metodologia 1.3. Le dimensioni dello sviluppo sostenibile 1.3.1. Crescita e sviluppo 1.3.2. Sostenibilità 1.3.3. Ruolo del sistema sociale a scala globale 1.4. Strumenti Programmatici Intemazionali e Nazionali per la Sostenibilità 1.4.1. Convenzione a Stoccolma del 1972 1.4.2. Convenzione a Rio del 1992 1.4.3. Protocollo di Kyoto 1.5. Riferimenti Comunitari per le Fonti Energetiche Rinnovabili 1.6. Quadro Nazionale in materia di energia 1.6.1. Il Piano di Azione per le Energie rinnovabili 1.6.2. Legge n. 99 Luglio 2009 1.7. Pianificazione Energetica Regionale del Piemonte 1.7.1. L.R. 3 del 25 Marzo 2013 1.7.2. Piano Territoriale Regionale 1.7.2.1. Ambiti di Integrazione Territoriale 1.7.3. Osservazioni 2. FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI - LA BIOMASSA 2.1. Definizione e caratteristiche 2.2. La biomassa in Italia 2.2.1. Osservazioni 2.3. Biomassa forestale nella regione Piemonte 2.4. Calcolo della disponibilità di biomassa forestale 2.4.1. Disponibilità globale 2.4.2. Disponibilità da boschivi serviti 2.4.2.1. Modelli per il calcolo della spaziatura ottimale 2.4.2.2. Reperimento e gestione dei dati fonte 2.4.2.3. Calcolo della superficie comunale e boschiva per il territorio regionale 2.4.2.4. Rielaborazione dati della viabilità boschiva e ordinaria 2.4.2.5. Ampiezza fasce servite da viabilità ordinaria e silvo-pastorale 2.4.3. Disponibilità da interventi boschivi 2.4.3.1. Interventi boschivi con periodo di riferimento di 15 anni 2.4.3.2. Calcolo della biomassa per tipo d’intervento 3. BIOMASSA DA BOSCO NELLA PROVINCIA DI TORINO 3.1. A.I.T. come piattaforma strategica per la pianificazione energetica 3.2. Cenni al contributo della biomassa da scarti agricoli 3.2.1. Calcolo della disponibilità di biomassa da scarti agricoli in Piemonte 3.2.2. Osservazioni 3.3. Componenti fisiche e morfologiche 3.4. Componenti socio-economiche 3.4.1. Residenti 3.4.2. Diplomati e laureati 3.4.3. Tasso di disoccupazione 3.5. Osservazioni 3.6. Indice di valorizzazione della biomassa 3.7. Impianti alimentati a biomassa forestale 3.7.1. Impianto termoelettrico, di cogenerazione e rilevamento degli impianti nella Provincia di Torino 4. “HUB - TREENERGY” E CALCOLO DELLA QUOTA COPERTA DEGLI A.I.T. DI IVREA E PINEROLO 4.1. Hub TreEnergy 4.2. Hub TreEnergy di Ivrea 4.2.1. Calcolo della quota coperta 4.2.2. Massa legnosa necessaria alle centrali 4.3. Hub TreEnergy di Pinerolo 4.3.1. Calcolo della quota coperta 4.3.2. Massa legnosa necessaria alle centrali 5. CONCLUSIONI 5.1. Valorizzazione del ruolo energetico dei boschi 5.2. Risorsa locale per lo sviluppo sostenibile 5.3. Apporto alle politiche di “Govemance” |
Bibliography: | BIBLIOGRAFIA (Per la sitografia la data di ultimo accesso è 28 Gennaio 2015) CAPITOLO 1 - Introduzione generale Bibliografia - "Energia dal legno - Vademecum". Associazione svizzera per l'energia dal legno ASEL, Zurigo, IV edizione, 1997 - G. Giordano - "TECNOLOGIA DEL LEGNO, volume I LA MATERIA PRIMA" UTET, II edizione, 1981 - "Energia che si rinnova - dai boschi dell'Umbria". Compagnia delle Foreste S.r.l. 2007, (Pubblicazione realizzata nel'ambito del programma PROBIO, Programma Nazionale Biocombustibili) - Dematteis G., Governa F., Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, Franco Angeleri, 2010 - Ciaffi D., Mela A., Urbanistica Partecipata modelli ed esperienze, Carrocci editore, 2011 - Bartolazzi A., Le energie rinnovabili, HOEPLI, 2006, - Memoli M., Teorie dello sviluppo e della crescita: concetti e strumenti, Gravinese, UTET, 2012, pp. da 18 a 50 - Davico L., Mela A., Staricco L., Città Sostenibili, una prospettiva sociologica, Carrocci editore, 2010 Sitografia - Protocollo di Kyoto, www.reteclima.it - Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici, www.europa.eu - legislation - Rapporti statistici. Rapporto statistico impianti a fonti rinnovabili. Anno 2012. www.gse.it - Piano d'azione nel settore della biomassa, www.europa.eu - legislation CAPITOLO 2 - FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI - LA BIOMASSA Bibliografia - Disponibilità di biomassa teorica. L'energia del legno, nozioni, concetti e numeri di base. Regione Piemonte - I boschi del Piemonte, conoscenze e indirizzi gestionali, IPLA 2007 Sitografia - Interventi boschivi, Regolamento forestale, www.regione.piemonte.it/foreste - Rapporti statistici, Rapporto statistico impianti a fonti rinnovabili, Anno 2012, www.gse.it - Shapefile areale "boschi", Sistema Informativo Forestale Regionale, www.sistemapiemonte.it - Shapefile areale "Ccomuni"e "Viabilità", www.Opendatahub.it - Shapefile areale "boschi serviti Ipla", www.lpla.it - Interventi boschivi a valenza di 15 anni, www.sistemapiemonte.it CAPITOLO 3 - BIOMASSA DA BOSCO NELLA PROVINCIA DI TORINO Bibliografia - Impianti alimentati a biomassa. Progetto RENERFOR Alcotra 2007-2013 Sitografia - Ambiti d'integrazione territoriale. Relazione P.T.R.. www.regione.piemonte.it/territorio - Contributo biomassa agricola. Censimento AGIIe. www.sistemapiemonte.it - Consumi energetici annui degli A.I.T. Ivrea e Pinerolo. Provincia di Torino - Impianti alimentati a biomassa.www.provincia.gov.it/ambiente/energia |
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